... così è stato definito dalle autorità israeliane l'assassinio, perpetrato con fredda e cinica determinazione, di una pacifista americana che a Gaza cercava di impedire la demolizione di un gruppo di case di palestinesi.
Un chiaro messaggio rivolto da Israele ai 'pacifisti' dell'intero mondo, cui l'essere di nazionalità americana non costituisce certo giustificazione del loro 'comportamento irresponsabile' [tale è stata la causa di questo 'incidente' sempre secondo le autorità di Israele...]
Gli altri sono avvisati!...
domenica 16 marzo 2003, 22:44
Pacifista Usa uccisa a Gaza da un bulldozer israeliano
GAZA - E' morta schiacciata da un bulldozer dell'esercito israeliano nel vano tentativo di opporsi alla demolizione di un gruppo di case palestinesi a Rafah, nella Striscia di Gaza. Aveva appena 23 anni, Rachel Corry, pacifista statunitense che militava nell'International Solidarity Movement, un'organizzazione di volontari che opera stabilmente a Gaza e che lotta da sempre contro la demolizione delle case dei palestinesi. Manca ancora una versione ufficiale dell'accaduto, ma il 'Centro di documentazione alternativa' denuncia che Rachel Corry 'aveva un distintivo e si esprimeva in inglese', per cui i militari israeliani incaricati di demolire una casa sapevano che si trattava di una cittadina straniera, e non di una palestinese. Secondo le prime ricostruzioni dell'accaduto, fornite dai testimoni oculari la pacifista era stesa a terra davanti al bulldozer per impedirgli di avanzare e questo le ha prima rovesciato addosso un'enorme massa di sabbia e poi è avanzato schiacciandola.
Israele intanto si rammarica per quello che definisce 'un deprecabile incidente'. La dinamica dei fatti sarebbe ancora al vaglio delle autorità di Gerusalemme, ma in via generale le fonti militari interpellate dall'agenzia Ansa ritengono che il comportamento dei pacifisti internazionali in quella zona 'non è responsabile' e con le loro azioni 'mettono in pericolo se stessi, la popolazione locale e i soldati israeliani'.
Una morte tragica in ore tragiche, quelle che precedono il vertice alle Azzorre tra il presidente americano George W. Bush e i premier di Gran Bretagna, Spagna e Portogallo. Tra poche ore, infatti, potrebbe concludersi quella che i collaboratori di Bush definiscono la 'fase diplomatica' della crisi irachena e, contestualmente, ripartire lo slancio negoziale per la creazione di uno Stato palestinese. Intanto, sempre oggi a Rafah un palestinese di 43 anni, Ahmed Najar, è stato ucciso dai soldati israeliani e a Khan Yunes l'esercito ha aperto il fuoco uccidendo un adolescente.
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Nobis ardua
Comandante CC Carlo Fecia di Cossato