"Non mangiate cioccolato belga", ha ordinato il console israeliano in Florida...

[Orazio Coclite]

Da: http://www.arabcomint.com/ilcioccolato.htm

Il cioccolato belga e' OK
di Uri Avnery

Tutto cio' non ha nulla a che vedere con l'anti-semitismo.
L'uso di questa diffamazione contro tutti coloro che osino
criticare Sharon ed i suoi compari mi fa ricordare di un detto
del dott. Samuel Johnson: "Il patriottismo e' l'ultimo rifugio
del farabutto".



Quindi mangiate il cioccolato belga. Anche quello di qualita' amara.
"Non mangiate cioccolato belga", ha ordinato il console israeliano in Florida alla numerosa comunita' ebraica del luogo.
In Israele, le imprecazioni anti-Belgio hanno raggiunto un nuovo crescendo spacca-timpani. Belgio miserabile! Belgio pazzo! Belgio megalomaniaco! E, al solito, Belgio antisemita! Belgio neo-nazista! Naturalmente, l'ambasciatore israeliano e' stato richiamato da Bruxelles. Non meravigliatevi: come Israele potrebbe mantenere un ambasciatore nella capitale mondiale dell'antisemitismo?
La tempesta e' scoppiata quando una corte belga ha deciso che Ariel Sharon poteva essere processato per crimini di guerra, ma solo dopo aver terminato il suo mandato come primo ministro di Israele. Gli ufficiali dell'esercito israeliano coinvolti nel massacro dei campi profughi di Sabra e Shatila nel 1982 possono essere processati gia' da ora. In un programma sulla TV israeliana, il presentatore, un avvocato, la mise in questo modo: "L'anti-semita Belgio vuole giudicare i dirigenti di un paese secondo per crimini commessi in un paese terzo, mentre gli accusati non hanno alcuna connessione con il Belgio, non sono su territorio belga e l'intera faccenda non riguarda il Belgio. Questa e' megalomania, davvero una questione da psichiatri".

"Strano", replicai io nello stesso programma. "Mi pare di ricordare un caso in cui il paese A rapi' nel paese B il cittadino di un paese C per aver commesso, nel paese D, crimini contro i cittadini dei paesi E, F e G, nonostante il fatto che questi crimini fossero stati commessi prima che il paese A esistesse!" Mi riferivo, ovviamente, al processo ad Adolf Eichmann, per il quale tutti fummo d'accordo. "Come puo' paragonare le due cose!", urlarono oltraggiati gli altri partecipanti al programma.

E' vero: come si possono paragonare i crimini commessi dagli ebrei con i crimini commessi dai goyim contro gli ebrei? Furono gli ebrei che chiesero, dopo la II Guerra Mondiale, che tutti i paesi mettessero sotto processo i gerarchi nazisti ed i loro alleati. Eichmann fu processato in Israele seconda la "legge israeliana per consegnare alla giustizia i nazisti ed i loro fiancheggiatori", la quale non riconosce alcuna frontiera. Piu' recentemente, la Knesset ha emanato un'altra legge, secondo cui le corti israeliane hanno il diritto di giudicare i perpetratori di ogni crimine commesso contro ebrei in qualsiasi parte del mondo. Se e' cosi', cosa c'e' di sbagliato nella legge belga sulla "giurisdizione universale" che permette ai tribunali belgi di processare i criminali di guerra di tutto il mondo? Emanuel Kant promulgo' l'Imperativo Categorico: "Agisci come se il principio con cui agisci fosse una legge universale di natura". Ma, probabilmente, Kant era un antisemita. Centinaia di anni fa, il mondo adotto' una dottrina legale che permetteva a qualsiasi paese di processare ed impiccare i pirati, senza riguardo per la loro identita' etnica, origine ed area di attivita'. Il principio era che il pirata era un nemico dell'umanita' intera e, quindi, ogni paese aveva il diritto - o, meglio, il dovere - di processarlo.

La legge belga contro i crimini di guerra e' un passo in questa direzione, e spero che altri paesi seguano questa strada. Naturalmente, sarebbe meglio se la Corte Criminale Internazionale dell'Aja realizzasse questo obiettivo, ma passera' molto tempo prima che sara' in grado di farlo. Vengono esercitate tremende pressioni politiche, sono state imposte vergognose limitazioni, le sue mani ed i suoi piedi sono legati. Ancora peggio: l'unica superpotenza, gli USA, sta apertamente cercando di distruggerla (come fu smantellata la Lega delle Nazioni dopo la II Guerra Mondiale). Il mio sogno e' che prima della fine del 21esimo secolo, venga realizzato un nuovo ordine mondiale basato su un parlamento internazionale, una corte ed una polizia internazionale che giudichera' i conflitti tra le nazioni allo stesso modo in cui le corti nazionali oggi giudicano le controversie tra uomini. La strada e' lunga e piena di ostacoli, decenni passeranno prima che l'umanita' raggiunga questo stadio, ma dobbiamo sforzarci di raggiungere questo obiettivo. Nel frattempo, altri paesi dovranno seguire l'esempio belga, specie per quello che concerne i crimini di guerra. Alcuni dicono che non sia giusto estradare i propri concittadini, e che sia dovere di ogni stato giudicare da se' i suoi criminali di guerra. Cio' e' un'utopia: nessun paese al mondo lo ha mai fatto. E questo e' abbastanza naturale: non solo vi sono paesi recalcitranti ad ammettere tali vergognosi crimini e propensi a cercare di nasconderli, ma generalmente tali crimini vengono commessi da agenti dello stato stesso. L'affare di Sabra e Shatila fornisce un ottimo esempio. Ecco, brevemente, i fatti: Nell'estate del 1982, l'esercito israeliano invase Beirut ovest, violando una promessa esplicita fatta al mediatore americano Philip Habib di non farlo. In quel periodo, le forze dell'OLP avevano gia' lasciato la citta'. Da quel momento, Beirut ovest, inclusi i campi profughi palestinesi di Sabra e Shatila, divenne un territorio occupato da Israele, e dunque l'esercito israeliano era responsabile di tutto cio' che vi fosse accaduto. Dopo l'occupazione, l'esercito fece entrare i "falangisti", membri del gruppo estremista cristiano-maronita, nei due campi. Questa gente aveva gia' commesso massacri orrendi in altri campi profughi palestinesi. Era guidata dal noto assassino di massa Eli Hobeika.

Tutti gli ufficiali israeliani coinvolti in Libano sapevano che i falangisti stavano commettendo atrocita' allo scopo di far fuggire i palestinesi dal paese. Quando il gabinetto israeliano fu informato dell'intenzione dell'esercito di lasciar entrare i falangisti nei campi, il ministro David Levy, che era nato in Marocco, ammoni' che cio' avrebbe causato un disastro. I suoi colleghi ignorarono l'ammonimento.
Immediatamente dopo essere entrati nei campi, i falangisti iniziarono a massacrare indiscriminatamente uomini, donne e bambini. Il comandante dell'operazione, Hobeika, controllava l'eccidio dal tetto del quartier generale dell'esercito israeliano, locato proprio all'ingresso dei campi. Gli ufficiali agli ordini del generale israeliano Amos Yaron udirono Hobeika dare istruzioni ai suoi uomini con un walkie-talkie su come assassinare donne e bambini e lo riferirono a Yaron, che ignoro' il messaggio. Durante la notte, mentre il massacro andava avanti (duro' circa tre giorni), il Capo di stato maggiore israeliano, generale Raphael Eytan, ordino' all'esercito di illuminare l'area con dei fanali. Fu lui che forni' ai falangisti un trattore (che, si suppone, servi' a seppellire i cadaveri).



Un giovane ufficiale che aveva udito le storie orribili narrate da donne fuggite dai campi in preda allo shock corse da un ufficiale all'altro, intimandogli di intervenire. Tutti rifiutarono.

Dopo il massacro, il governo Begin si rifiuto' di ordinare un'investigazione indipendente. In una colossale manifestazione a Tel Aviv, obbligammo il governo a nominare una commissione investigativa statale ad alto livello, guidata dal giudice della Corte Suprema Yitzak Kahan. Nella sua conclusione, la commissione dichiaro' che il ministro della difesa (Sharon), il Capo di Stato Maggiore ed un gran numero di ufficiali israeliani erano "personalmente ma indirettamente responsabili" dell'eccidio. Siamo certi che la commissione si mantenne moderata per proteggere la reputazione dello stato d'Israele e che dagli stessi fatti sarebbero potute essere tracciate conclusioni ben piu' compromettenti.

La commissione raccomando', tra l'altro, di rimuovere Sharon dal suo incarico e Yaron dal comando attivo delle truppe sul campo. Non consiglio', invece, il ritiro totale di Sharon dalla vita pubblica ne' la rimozione di Yaron dall'esercito. Nessun procedimento fu intentato contro il Capo di Stato Maggiore che, comunque, stava per terminare il suo mandato. Gli altri ufficiali furono condannati a pene minori.

Oggi, Sharon e' primo ministro, praticamente il capo dell'esercito e Amos Yaron e' direttore generale del ministero della difesa. Come al solito, tutti gli accusati del crimine sono stati promossi.
Cosa ancora piu' importante, nessuno dei sospettati del massacro e ' mai stato processato.

Dopo che il Belgio lascio' passare la legge sulla giurisdizione universale, i sopravvissuti al massacro hanno citato in giudizio Sharon e gli altri ufficiali israeliani a Bruxelles. Questo e' il caso che ha scatenato l'attuale tempesta.
Nessuno metta in dubbio l'integrita' del sistema giudiziario belga. Se Sharon e i suoi uomini sono certi della loro innocenza, perche' non dovrebbero prendere al volo l'occasione per dimostrarlo? Dopo tutto, il governo israeliano ha messo a loro disposizione i migliori avvocati, tutti pagati dallo stato. (si potrebbe, naturalmente, chiedere perche' mai io debba pagare gli avvocati a gente portata in giudizio per crimini di guerra. Ma non importa).

Tutto cio' non ha nulla a che vedere con l'anti-semitismo. L'uso di questa diffamazione contro tutti coloro che osino criticare Sharon ed i suoi compari mi fa ricordare di un detto del dott. Samuel Johnson: "Il patriottismo e' l'ultimo rifugio del farabutto".
Quindi mangiate il cioccolato belga. Anche quello di qualita' amara.

[Donald 2]

Tempo fa , ho seguito su Radio Radicale una trasmissione , che era la registrazione della presentazione di un libro di Fiamma Nirenstein , non ricordo il titolo.
Fra gli intervenuti Paolo Mieli , il mancato presidente della RAI.
Egli , a proposito di Sabra e Shatila , di cui sappiamo tutto e di cui francamente ci siamo stufati di sentir parlare , ricordava che più o meno nello stesso periodo si consumava , nella vicina Siria , un genocidio ben maggiore , quello della città di Hama.
Si trattava di una roccaforte dei fondamentalisti Islamici , combattuti dal governo del presidente Assad , esponente del partito Baath , acerrimo nemico del fondamentalismo...
Io ricordo che i giornali riportarono vagamente l'episodio.
Eppure si dà sempre giù per la testa a Israele , dimenticandoci che è l'unica Democrazia e Stato di diritto del medio oriente.
Dove c'è una opposizione , anche a Sharon , che è in grado di far sentire la sua voce senza essere sbattuta in galera o massacrata.
Facile prendersela con Israele , vero ?
Provate un poco a prendervela con le orrende tirannie del medio oriente.
Provate ad andare a fare una dimostrazione contro Assad o Saddam...vedrete cosa vi succede....
Beh , quanto al Belgio e al suo cioccolato...confesso che questo stato mi piace sempre meno , come la sua vicina Francia....
Sono paesi in piena decadenza , che hanno perso la bussola....e lo stesso sembra fare la Germania.....
Povera Europa , consumata e annientata da secoli di guerre , la maggior parti delle quale scatenate proprio dalla Francia e dalla Germania.....
Saluti.

[anton]

In Origine Postato da Max50
Tempo fa , ho seguito su Radio Radicale una trasmissione , che era la registrazione della presentazione di un libro di Fiamma Nirenstein , non ricordo il titolo.
Fra gli intervenuti Paolo Mieli , il mancato presidente della RAI.
Egli , a proposito di Sabra e Shatila , di cui sappiamo tutto e di cui francamente ci siamo stufati di sentir parlare , ricordava che più o meno nello stesso periodo si consumava , nella vicina Siria , un genocidio ben maggiore , quello della città di Hama.
Si trattava di una roccaforte dei fondamentalisti Islamici , combattuti dal governo del presidente Assad , esponente del partito Baath , acerrimo nemico del fondamentalismo...
Io ricordo che i giornali riportarono vagamente l'episodio.
Eppure si dà sempre giù per la testa a Israele , dimenticandoci che è l'unica Democrazia e Stato di diritto del medio oriente.
Dove c'è una opposizione , anche a Sharon , che è in grado di far sentire la sua voce senza essere sbattuta in galera o massacrata.
Facile prendersela con Israele , vero ?
Provate un poco a prendervela con le orrende tirannie del medio oriente.
Provate ad andare a fare una dimostrazione contro Assad o Saddam...vedrete cosa vi succede....
Beh , quanto al Belgio e al suo cioccolato...confesso che questo stato mi piace sempre meno , come la sua vicina Francia....
Sono paesi in piena decadenza , che hanno perso la bussola....e lo stesso sembra fare la Germania.....
Povera Europa , consumata e annientata da secoli di guerre , la maggior parti delle quale scatenate proprio dalla Francia e dalla Germania.....
Saluti.

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DELLA SERIE GLI ASSASSINI NON SONO MAI SOLI.....

[corneliu zelea]

non voglio nemmeno sapere perché, mi basta il titolo del thread.

stasera compro due tavolette dell'ottima cioccolata COTE D'OR .