"I musulmani potrebbero lanciare nuovi attacchi...STANNO PER DISTRUGGERE DEI GIOIELLI! I nostri militari devono difendere le splendide chiese del Kosovo. Sono come San Marco. Custodiscono i vertici dell'arte bizantina. Se le abbandoniamo al loro destino, siamo da fucilare.
Dopo la pulizia etnica è venuto il repulisti della memoria. Cancellare i ricordi. Via i simboli, soprattutto quelli più forti: chiese, monasteri, monumenti della cristianità occidentale. Fare piazza pulita per togliere ogni pretesto di ritorno ai serbi. La guerra è finita nel 1999 ma il Kosovo, provincia autonoma della Federazione Serbia-Montenegro, in attesa di diventare Stato autonomo chissà quando, resta una polveriera. La linea moderata del partito del presidente Ibrahim Rugova, è schiacciata dagli attentati terroristici: su 28 assassinii degli ultimi mesi, 20 riguardano suoi collaboratori. E ben 122 chiese ortodosse sono state fatte saltare in aria, sotto gli occhi della Kfor, la forza multinazionale di pace. Un patrimonio artistico di valore mondiale sta andando all'estinzione.
La Chiesa di San Marco ha degli affreschi incredibili. Il monastero e la chiesa di Pristina sono Istanbul, sono Bisanzio. Il monastero di Decani, tutto affrescato all'interno, è di una bellezza pazzesca. Sono le cose più antiche dell'arte bizantina, diecimila volte più importanti delle chiese greche di Castoria, oppure dei resti bizantini di Salonicco. Ricordo anche chiese romaniche a livello delle grandi cattedrali dalmate di Zara, Sebenico, Trau. E' inaudito come la comunità internazionale, che si è strappata i capelli perché gli afghani hanno fatto saltare le due statuone del Budda, che dal punto di vista artistico valevano nada de nada, non abbia mosso un dito. Avendo anche lì le truppe.
Dal 1999 gli estremisti musulmani hanno raso al suolo 122 chiese ortodosse.
Appunto, è spaventoso. Quando ero ancora sindaco di Venezia, sono venuti a raccontarmi di questa situazione. Avevamo già una mezza idea di fare una mostra su quello che era accaduto, non ricordo più con chi.
Ma se i militari italiani si ritirano dai presidi, il rischio è elevatissimo.
Sarebbe come se facessero saltare in aria San Marco a Venezia. E' una follia, bisogna tenere lì i militari, bisogna assolutamente impedire che un'eventulità del genere accada. Allora io dico: se nell'ambito delle operazioni che l'Italia deve fare, non tutela un patrimonio di questo genere che non ha confronti al mondo, si fa corresponsabile della distruzione. Siamo da fucilare. Non ho altre parole: siamo da fucilare. Saremmo noi i liberatori, quelli che sono andati a portare la pace, che hanno scelto la civiltà contro la barbarie? Sono cose dell'altro mondo.
Come si può definire il suo: un appello al ministero della Difesa perché torni sulle sue decisioni?
Finché non siamo assolutamente certi che nessuno può mettere in pericolo queste chiese, non bisogna assolutamente sguarnire i presidi militari. Questo patrimonio artistico è unico, non esistono altri esempi. E' come San Marco, ripeto: chiese uguali in Europa non ce ne sono, non perché San Marco sia la più bella, ma perché quel linguaggio artistico non esiste altrove. purtroppo nessuno ne parla".
Tratto da un'intervista di Mazzaro con Massimo Cacciari