Alla luce di documenti relativi al periodo della seconda Amministrazione Clinton (1998), si sbriciolano tutte le argomentazioni USA e dei filoamericani che cercano di legare l'azione militare al terrorismo internazionale che ha colpito duramente NYC, il Pentagono e Washington nel 2001.
Una lettera ("letter to President Clinton on Iraq" 26 gennaio 1998) da parte degli attuali "falchi" dell'Amministrazione Bush all'ex Presidente Clinton svelano i piani della destra riunita attorno al "Project for A New American Century" per la conquista dell'Iraq. Chi sono questi bravi signori democratici e rappresentanti del "Bene" che volevano a tutti i costi rovesciare Saddam già cinque anni fa con la forza e senza l'ONU? Donald Rumsfeld, Richard Armitage, William Kristol, Elliot Abrams, Dick Cheney, Lewis Libby, Zalmay Khalilzad, Peter Rodman, tra le figure principali.
"Le ragioni di mantenere una consistente forza militare americana nel Golfo" - si leggeva nella lettera - "trascendono la questione se al potere vi sia o meno Saddam Hussein".
Lo scopo dell'azione? Ovviamente, il controllo strategico dell'area e delle risorse petrolifere, come mossa per riaffermare il dominio globale americano.