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  1. #11
    suum cuique
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    Originally posted by Senatore
    Non può essere che l'Onu, proprio perchè ha fatto la parte della schiavetta di turno, continuerà comunque a giocare il suo ruolo di specchietto per le allodole? In un certo senso si potrebbe ricreare la situazione della Società delle Nazioni, che gli Usa vollero, cui non aderirono, che continuarono cionondimeno a controllare dall'esterno o tramite paesi "amici" (secondo l'accezione americana di una amicizia, come dire, spassionata e devotissima)...
    Difatti questa prospettiva delle situazione Senatore mi pare quantomai esatta.

    Anzi io credo che l' ONU giochi un ruolo fondamentale come asso nella manica del mondialismo.
    Se si guarda all' opinione pubblica del globo intero e al suo continuo richiamo all' ONU come garante di giusti rapporti tra le nazioni non si fatica a scorgere il sottile lavoro dei burocrati del nuovo ordine che instillano nelle coscienze la "necessita" di un organo sovranazionale che essendo superpartes posso prendere decisioni su scala mondiale.
    Che poi fino ad oggi abbia agito in modo fittizio e sia stato puntualmente scavalcato dall' arroganza deglu U.S.A questo e' secondario anzi fa proprio parte del meccanismo e rafforza e giustifica la sua esistenza.

  2. #12
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    non dobbiamo cadere in un "amore" per l'onu solo in odio all'imperialismo unilaterale u$a.
    L'onu è tutto ciò che è descritto nell'articolo (vedi sopra). Il consiglio di sicurezza è un obbrobrio (perchè GB e non la Germania? perchè la Cina e non l'India? perchè non ci sono Brasile e Nigeria?). La sede onu è in bella vista a new york, luogo tutt'altro che neutrale. Inoltre l'onu mette il naso dove non dovrebbe, e svolge male (lo vediamo) il suo ruolo principale: evitare guerre.
    Così com'è oggi, l'onu è meglio che sparisca.

  3. #13
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    Originally posted by Felix
    non dobbiamo cadere in un "amore" per l'onu solo in odio all'imperialismo unilaterale u$a.
    Qualcuno qui ama l'ONU? Dov'è, fuori il traditore?
    Beh, non mi pare Felix che qualcuno abbia espresso rincrescimento per il momentaneo eclissarsi delle Nazioni Unite; piuttosto si è paventato il pericolo che dopo la guerra queste ritornino a fare il lavoretto di copertura dei peggiori scempi

  4. #14
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    Si sente dire da più parti che questa azione sarebbe in violazione del diritto internazionale vigente, ma in realtà nessuno sa qual'è il diritto internazionale vigente.
    Una espressione del genere ha il solo scopo, comprensibile, di screditare gli Stati Uniti, ma cade nell'errore di ipotizzare come vigente un diritto internazionale "buono", che certe cose le impedirebbe. In realtà il diritto internazionale ha varie fonti e le direttive ONU non sono certo le più importanti: la soluzione del problema è stata individuata 50 anni fa da Carl Schmitt, che avendo una prospettiva "decisionista" badava più a chi in ultima istanza prendeva le scelte fondamentali che non alle contorte norme vigenti, come facevano i "normativisti". Chi prende le decisioni di ultima istanza è pure il legislatore. Ergo l'America è il legislatore del diritto internazionale dalla fine della prima guerra mondiale e questo attacco è ovviamente pienamente rispettoso del diritto internazionale. E questo potrebbe essere il colpo definitivo per quei sognatori che amando il tenore di vita occidentale immaginano che l'Occidente debba sempre avere le risposte giuste ad atti malvagi. Magari una volta tanto, pensano questi sognatori, la vecchia e saggia Europa può anche fare una rampogna all'America, che cade in qualche eccesso.
    E invece no, va tutto bene ed è tutto regolare. Nessuno scandalo o abuso o illecito. O si ribalta completamente il sistema o queste cose sono "giuste", cioè svolte secondo il diritto vigente, il diritto dell'America e non c'è moralismo che tenga. Per la verità Schmitt aveva anche visto come questo nuovo diritto internazionale modificasse tutti i principi che avevano retto i rapporti di pace o di guerra tra stati fino ad allora, e perciò lo giudicava illegittimo. Ma a distanza di cinquant'anni non è possibile cadere dal pero e non c'è nessunissima vecchia Europa che non sia decaduta al rango di vecchia zoccola.

  5. #15
    Paul Atreides
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    Però ''sovrano è chi decide sullo stato d'eccezione''.

    Ora, o esiste uno ''stato d'eccezione'', il che significherebbe una totale mancanza di norme vigenti [altra cosa dall'''anarchia'' delle relazioni internazionali teorizzata dai realisti politici], oppure qualche norma vigente c'è. Ad esempio la ''guerra d'aggressione'' [paradossalmente, ''inventata'' dagli americani] non mi pare sia ammessa. Idem per la ''guerra preventiva'' [anche se c'è il precedente della guerra dei ''Sei Giorni'']. Al riguardo potrebbero far testo sia la Carta dell'Onu che le varie costituzioni statuali che i vari trattati internazionali.

    Personalmente, io credo che gli Usa stiano facendo carta straccia di tutto ciò. Però hanno dalla loro la forza e quindi la capacità d'imporre decisioni. Ma tali decisioni, ed è qui la novità rispetto a Schmitt, nascono non da un ''nulla normativo'' ma dal solo diritto del più forte. In pratica non c'era uno ''stato d'eccezione'' precedente. A meno che non si pensi che gli Usa, nel momento stesso in cui dichiaravano guerra, dichiaravano pure lo ''stato d'eccezione''

    Ovviamente, io preferisco la situazione odierna. Almeno porta [dovrebbe portare] chiarezza.

    Che poi l'Europa preferisca ancora appellarsi a norme ridotte a zero dagli Usa, è segno della sua assoluta incapacità di capire il presente e quindi di scarsissima affidabilità politica. E su questo concordo

  6. #16
    Orazio Coclite
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    Purtroppo già oggi mi è parso di cogliere nei media l'ennesimo atteggiamento remissivo e passivo dei governanti europei nei confronti degli USA e del loro fantoccio ONU, che andrebbe a smentire le ottimistiche previsioni di Paul & Co.

    Quell'omuncolo di berlusconi (più adatto a comandare una salumeria che una nazione degna di tal nome, ma dopotutto ben rappresenta la situazione attuale) dopo l'ennesima figuraccia di fronte alle televisioni di mezzo mondo, si lancia in uno sproloquio senza senso sui recenti accadimenti in seno all'ONU. Il suo commento è laconico, con quel suo modo di fare pieno di supponenza e protervia, spiega che è stato inutile opporsi alla 'santa' guerra americana, perché in questo modo l'ONU ne è uscita delegittimata. Mentre, sempre a sentire il novello Macchiavelli, se l'ONU si fosse da subito sottomessa ai voleri USA, accettandone ogni istanza e volontà di potenza, ne sarebbe uscita fortificata evitando inutili figuracce. Siamo al paradosso! Questi spudorati camerieri dei banchieri, dall'alto delle loro posizioni, fanno discorsi di una stupidità che neppure alle scuole elementari capita di ascoltare. E' tutto così 'ridicolo' che stento a crederlo, come ridicola la nostra nazione e l'Europa intera. Siamo diventati un popolo di servi e faccendieri, di profittatori e biechi opportunisti. Ci stiamo ampiamente meritando la fine prossima ventura.

    Ricordiamo le parole di Léon Degrelle: "La sfortuna dell’Europa di oggi è che non c’è nessuno. Ai nostri tempi ce n’erano finché si voleva: c’era Hitler, c’era Mussolini, c’ero io in Belgio, c’era Franco, c’erano i polacchi, c’erano i turchi, tutti avevano un capo, era sorprendente; ora non ci sono più che larve politiche (…). Per 50 anni l’Europa sono stati incapaci di farla, dopo 50 anni sono ancora lì che dissertano di miserabili questioni finanziarie, questioni di salami e maiali, di polli; sono ancora lì."

 

 
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