La Malfa: Berlusconi addio Sono deluso da questo governo

[Venom]

La Malfa: Berlusconi addio
Sono deluso da questo governo

Caro Direttore, lo scorso 4 settembre ho inviato al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi una lunga lettera per illustrare le ragioni del mio disagio nei confronti soprattutto della politica economica del Governo, tanto più in questa difficile crisi mondiale. Proprio la politica economica era stata, all’indomani dell’ingresso dell’Italia nell’euro, uno dei motivi determinanti che mi indussero a proporre al PRI di lasciare la coalizione di centrosinistra e di entrare nella coalizione guidata da Berlusconi. L’ingresso nell’euro rendeva indispensabile e urgente una profonda svolta nella politica economica italiana perché con l’euro non sarebbe stato più possibile tutelare la competitività industriale del Paese attraverso periodiche svalutazioni del cambio della lira con cui si coprivano le nostre debolezze strutturali.

Le due linee portanti del programma del centrodestra erano la riduzione della pressione fiscale e le liberalizzazioni. Viste le dimensioni del debito pubblico la riduzione delle imposte presupponeva una decisa riduzione della spesa corrente ed in particolare una contrazione dell’area delle amministrazioni pubbliche che soffocano le capacità di azione dei cittadini. Invece tra il 2001 ed il 2006 non vi è stata alcuna riduzione della spesa pubblica corrente; la pressione fiscale è rimasta quella che era; il progetto di liberalizzazioni che avevo sottoposto al Consiglio dei ministri come responsabile del progetto Lisbona, venne accantonato nel 2006 e mai più ripreso.

Ancora più deludente il bilancio di questo primo anno e mezzo di legislatura.

Accantonato ogni progetto ambizioso di riordino della Pubblica amministrazione (compresa l’abolizione delle Province) per ridurre la spesa corrente e quindi ridurre la pressione fiscale, il Governo ha finito per limitarsi ad una politica del giorno per giorno. Ma questo non ci garantisce affatto l’aggancio alla ripresa mondiale quando avverrà perché comunque l’Italia non è sufficientemente competitiva.

Non abbiamo condiviso la riforma federalista dello Stato dalla quale scaturiranno inevitabilmente, per il modo con cui essa è stata articolata, nuovi oneri per la finanza pubblica. In mancanza di una vera riorganizzazione di tutta la macchina politico-amministrativa, la promessa di devolvere al centro-nord maggiori risorse fiscali assieme alla necessità di garantire al Sud le risorse di cui gode attualmente porterà sicuramente ad un aumento del deficit o della pressione fiscale.

Su un piano più politico, ho molti dubbi su vari aspetti della politica estera, mentre una lunga serie di errori sta mettendo in crisi quel delicato equilibrio fra lo Stato laico e la Chiesa cattolica che fu uno dei frutti migliori della collaborazione fra DC e partiti laici nel dopoguerra.

Il tempo entro il quale l’Italia deve cambiare strada si sta facendo sempre più breve. Il mondo non attende le nostre pigrizie e le nostre esitazioni. Nuovi paesi si affacciano sul mercato e gli spazi per l’Italia tendono a ridursi perché le imprese hanno costi, tra cui quelli fiscali, troppo elevati. La scuola e l’Università, da cui nasce l’innovazione, versano in condizioni disperate. Il sistema pensionistico richiede, per essere sostenibile, un allungamento dell’età pensionabile. La Pubblica amministrazione è insopportabilmente estesa e costosa.

Ecco perché sono giunto alla conclusione che per noi una fase si è chiusa ed è necessario aprire una riflessione sul modo nel quale realizzare nel Paese la svolta politica indispensabile per fermare il declino italiano che dura da quindici anni e preparare un degno futuro per i nostri giovani.

Mi creda.

Giorgio La Malfa, Deputato del gruppo misto (Componente Repubblicani regionalisti popolari)

24 settembre 2009

La Malfa: Berlusconi addio Sono deluso da questo governo - Corriere della Sera

[Filippo Strozzi]

Ma La Malfa parla a titolo personale o anche a nome del PRI il cui segretario è Nucara? Chi può rispondere?

[Cavaliere Nero]

Ma La Malfa parla a titolo personale o anche a nome del PRI il cui segretario è Nucara? Chi può rispondere?

Chi vivrà vedrà.

[antenoride]

Quanto siamo bravi a trovare delle scuse.
Troppo tardi ! mi dispiace !!

La Malfa (giorgio) ha sradicato il PRI dal suo terreno naturale e lo ha reso leggero e in balia degli interessi e degli umori che agitano la politica.
La pianta è esangue perchè oggi è su un terreno incompatibile con la sua storia.
C'è una sola speranza per la sopravvivenza: ritornare sui terreni della propria giovinezza e lasciarsi curare da nuovi giardinieri.

[Ortodossia]

Iniziano gli smarcamenti, date tempo al tempo e in questo Paese sarà difficile trovare qualcuno che ammetterà di essere stato berlusconiano in passato.

[lucrezio]

Ci ha messo un bel pò di anni a capire che la politica di Berlusconi non è compatibile con la permanenza nell' Euro ! Certo tutta la legislatura 2001 2006 quando tutte le colpe della situazione economica venivano date all' euro, qualcosa la poteva dire , se non sbaglio era presidente della commissione finanze e poi ministro all' europa...
E visto che siamo in tema di resipiscenze il figlio di Ugo La Malfa (se non fosse per la somiglianza ci sarebbe da pensar male) qualcosa sui condoni potrebbe anche dirla.
Comunque meglio tardi che mai , vediamo cosa si inventano :gratgrat:

[edera rossa]

E visto che siamo in tema di resipiscenze il figlio di Ugo La Malfa (se non fosse per la somiglianza ci sarebbe da pensar male) qualcosa sui condoni potrebbe anche dirla.
:gratgrat:

e magari anche su tutto un modello di società che è il contrario dell'austerità propria della scuola repubblicana ( Ugo La Malfa incluso).
Ma poi mai una volta che uno dica ho sbagliato tutto e per un po' me ne stò in disparte.

[edera rossa]

Quanto siamo bravi a trovare delle scuse.
Troppo tardi ! mi dispiace !!

La Malfa (giorgio) ha sradicato il PRI dal suo terreno naturale e lo ha reso leggero e in balia degli interessi e degli umori che agitano la politica.
La pianta è esangue perchè oggi è su un terreno incompatibile con la sua storia.
C'è una sola speranza per la sopravvivenza: ritornare sui terreni della propria giovinezza e lasciarsi curare da nuovi giardinieri.

Antenoride ancora una volta li complimento con te; la prossima volta ti pago un'ombra.
Quanto ai giardinieri a forza di tirare l'edera da tutte le parti si sono dimenticati che cresce benissimo da sola e che basta, per l'appunto, non sradicarla. Qualche bella "giardiniera" , di quelle che ai tempi della carboneria si incontravano con tanto di pistola sotto la crinolina, farebbe magari piacere di incontrarla;, ma temo che nel frattempo siano un po invecchiate.

[lincoln]

Ma se andate a leggere nel merito le critiche che La Malfa rivolge al governo,critiche che io condivido in larga parte,vi accorgerete che uno di sinistra(di questa sinistra che abbiamo), vi direbbe con una indubbia coerenza dal suo punto di vista, che La Malfa critica ed abbandona Berlusconi da "destra",dal momento che le posizioni che La Malfa rivendica(dalla pressione fiscale che deve ridursi alle liberalizzazioni,dalla scuola e l'Università alla riforma(intesa nel senso di una corposa riduzione)della Pubblica Amministrazione per non parlare della riduzione della spesa corrente e quindi di quella sociale,sono perfettamente antitetiche a quelle tradizionali della sinistra ex PCI-PDS-DS-PD per non parlare di quei rimasugli di partitelli comunisti rimasti(si spera ancora per poco)in circolazione dopo essere stati sloggiati dal Parlamento nazionale e da quello europeo.Quindi, altro che pensare di essersi sbagliato nel lasciare a se stessa questa sinistra(cosa che La Malfa non dice e nemmeno pensa lontanamente).Semplicemente si stanno giustamente(anzi,si doveva farlo prima secondo me) prendendo le distanze da un esecutivo nel quale peraltro non siamo rappresentati, interrogandosi sulla possibile e sottolineo possibile apertura di una fase politica nuova che possa coinvolgere il PRI(ieri mi risulta ne ha discusso con Fini)con un occhio particolarmente attento a ciò che succede al centro.Se poi il PD(ma questa è solo un ipotesi fantasiosa) nel suo percorso congressuale mostra di far proprie certe posizioni quali quelle esposte da La Malfa nell'articolo...
Comunque, il partito in quanto tale non ha ancora assunto una sua posizione ufficiale che delinei una novità in merito alla sua attuale collocazione e alla sua posizione rispetto alla maggioranza.Quando lo farà,verrà assunta e resa nota nelle sedi competenti.
Intanto va avanti mi pare, il lavoro volto a riassorbire nel PRI quel che è rimasto della piccola diaspora(il MRE) seguita al Congresso di Bari e questa la reputo una buona notizia.
Se questo avverrà,ad essere maligni(ma non è il mio caso) si potrebbe asserire che ad accorgersi di aver sbagliato è stato qualcun'altro...
In realtà,ho sempre pensato che la vera diaspora, quella cioè che aveva la base un dissidio e forse un equivoco di fondo, fu quella che avvenne anni prima( e che non c'entrava nulla con questioni di collocazioni ed alleanze questioni che allora non esistevano) che vide l'allontanamento dal Partito di molte persone(non dico tutte) che in realtà avevano nel loro DNA,la vocazione dei "compagni di viaggio"di quella genia cioè(che andava al di là dei noti "indipendenti"di sinistra) che per lunghi anni nel corso della Prima Repubblica vuoi per convinzione,vuoi per vigliaccheria,vuoi per opportunismo, ha fatto il gioco dei comunisti e che Montanelli (che li definiva "portaborse") diceva di non temere ma di disprezzare mentre non disprezzava ma temeva il PCI.Di gente così attenzione, ce n'era in tutti i partiti dell'arco costituzionale(tranne nel PLI)e quelli o i loro figliocci che c'erano nella DC ,li puoi trovare oggi nel PD ben lieti di poter finalmente per certi versi esternare alla luce del sole la loro vera natura politica.

[Venom]

Già, perchè dal centro (UDC) arriveranno le liberalizzazioni, la riduzione della PA, la fine del parassitismo, ecc. ostridicolo: