Madrid e il ministro dell'interno
Aria di repressione a Madrid, dove la chiara politica adottata dal governo
spagnolo é l'intento di frammentare e impaurire i movimenti e le migliaia
di persone scese in piazza negli ultimi giorni.
Già dalla domenica circolavano voci, ancora a livello confidenziale, che il ministro dell'interno Acebes accusasse come"provocatori e violenti" i compagni del Csoa laboratorio, già noti per utilizzare scudi, caschi e protezioni durante le manifestazioni.
si tratta della solita manovra, da noi già tristemente conosciuta, per cui si viene etichettati e arrestati non tanto per ciò che in concreto si ha fatto, ma per il passato e per le probabilità che ciò si ripeta in futuro.
Tra ieri e oggi la notizia è stata riportata anche nei tg nazionali, da cui risultava che secondo il ministro le cariche reano state originate, durante la manifestazione del sabato, per colpa dei violenti che si sono presentati con gli scudi, con il chiaro intento di provocare, e che la polizia è in possesso di filamti in cui si attesta che gli scudi e le protezioni arrivavano dal laboratorio. sono inoltre già pronti 150 nomi, e ci sono possibilità di arresti e denuncie.
I compagni del laboratorio hanno rivendicato la loro partecipazione alla manifestazione con strumenti di autodifesa, soprattutto dopo che il giorno precedente vi erano state cariche violentissime, con più di 50 feriti, la maggior parte dei quali anziani o non militanti, ovvero persone cheerano scese in piazza forse per la prima volta, facilmente isolabili e picchiabili.
C'è inoltre da aggiungere che il sabato a reggere scudi e a indossare caschi non erano solo i ragazzi del laboratorio, ma molte altre persone, anche non affini a tali pratiche, che rivendicavano il diritto a poter manifestare e a difendersi dalle brutalità poliziali.
questo è probabilmente ciò che più spaventa il governo, che ha deciso deliberatamente di far caricare una manifestazione assolutamente pacifica. Ma a tali cariche i manifetsanti hanno risposto con una presenza determinata e per niente impaurita; molti si sono presi manganellate e calci dietro agli scudi, altri pallottole di gomma indiscriminate, anche in pieno volto.
Oggi si è svolta all'università Complutense un atto molto partecipato, con la presenza di LLamazares, cordinatore generale del partito Izquierda unida, partito sempre molto moderato, che ha però deciso questa volta di difendere i manifestanti, rivendicando il diritto all'autodifesa e anche alle pietre che sono poi volate, quando le cariche già si erano fatte troppo violente per resistere. Ciò è molto importante, perchè il rischio maggiore in questo momento è quello di cadere nella spirale violenza-non violenza; sono infatti stati sollecitati i nomi dei "veri violenti", se si sostiene che chi utilizzava gli scudi non lo era; ovvero di chi ha creato barricate e tirato cose per distanziare le cariche. Molte di queste persone erano normalissimi cittadini che hanno risposto con l'organizzazione al posto del panico.
A Llamazares sono stati consegnati una pallottola di gomma di quelle sparate dalla polizia, delle dimensioni di una palla da tennis; e un casco, da consegnare allo stesso Acebes.
Domani sciopero studentesco, e si continua, contro la guerra e la repressione...non possono chiudere la bocca ad un'intera nazione scesa in piazza.