Al governo hanno le idee chiare, che bel governo.

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ROMA - ''I disperati che in questi giorni giungono sulle coste italiane non sono e non possono essere considerati profughi di guerra''. Lo afferma, in una intervista al Giornale, il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano il quale, tuttavia, assicura che ''il governo italiano garantisce la piena disponibilità di fronte all'eventuale arrivo di profughi di guerra dall'Iraq''.
E non sarà certo la legge Bossi-Fini a impedire o in qualche modo a limitare questa disponibilità all'accoglienza. ''Il diritto d'asilo - spiega infatti il sottosegretario - non è in discussione per chi è in fuga dalla guerra. Non potremmo comunque respingere i profughi dato che questo tipo di emergenze sono regolate dalla Convenzione internazionale di Dublino che il nostro governo ha ratificato e che ci vincola ad un certo comportamento''.
Piuttosto, per Mantovano, questa volta occorre ''evitare il ripetersi della situazione che si verificò ai tempi della guerra in Kosovo, quando l'emergenza profughi venne fronteggiata esclusivamente dall'Italia''. ''In questo caso - dice Mantovano - occorre gestire diversamente il fenomeno, ripartendolo su tutto il territorio europeo: come è già successo per i profughi che provenivano dall'Afghanistan''. In ogni caso, pur precisando che non esiste alcuna previsione di emergenza in tal senso, il sottosegretario ha assicurato che ''il problema dell'accoglienza dei profughi era ed è il primo punto all'ordine del giorno di tutte le riunioni del Comitato per l'ordine e la sicurezza''.

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e' mantovano che decide chi sta in una guerra e chi no.

A Mantova', in Italia non esiste nemmeno una legge sul diritto d'asilo, governo di asini guerrafondai.