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Nello stesso Angelus, Giovanni Paolo II ha dato l’annuncio che il prossimo giovedì santo, 17 aprile, egli firmerà durante la messa vespertina "in Coena Domini" la sua nuova enciclica sull’Eucaristia. Sarà una "firma" singolare per una enciclica: nella basilica vaticana e durante la solenne celebrazione della messa che la sera del giovedì santo ricorda in modo particolare l’istituzione della stessa Eucaristia nell’ultima cena di Cristo. «La consegnerò simbolicamente ai sacerdoti - ha detto ieri - in luogo della Lettera che per quella circostanza solitamente a loro dirigo e, attraverso di loro, all’intero Popolo di Dio».
La quattordicesima enciclica di Giovanni Paolo II avrà un’ottantina di pagine e cercherà di rilanciare - come ha precisato ieri - «l’intrinseco valore e l’importanza per la Chiesa del Sacramento» dell’Eucaristia ripristinando atti di devozione - dall’ora di adorazione alle processioni - consueti fino ad alcuni decenni fa. Sebbene non entrerà nel merito "disciplinare" degli abusi, il documento richiamerà ad una corretta partecipazione al sacramento in campo ecumenico e per chi è in situazioni irregolari.
Lunedì 31 marzo 2003
Il Messaggero