Sul Legno Storto da alcune settimane stiamo pubblicando ogni settimana alcuni articoli e saggi sul mondo liberale. In questa serie non poteva mancare il Manifesto di Oxford del 1947. Rileggendelo si può notare quanto questo sia attuale. In particolare inviterei a dare uno sguardo al passaggio sulla guerra e la necessità di abolirla....


PERCORSI LIBERALI - Il manifesto di Oxford (1947)

Noi liberali di 19 nazioni, riuniti ad Oxford in tempo di disordine, povertà, carestia e paura causati da due guerre mondiali;convinti che le attuali condizioni del mondo sono largamente dovute all’abbandono dei principi liberali; affermiamo la nostra fede con la dichiarazione che segue

L’uomo è innanzi tutto un essere dotato del potere di pensare e di agire liberamente e della capacità di distinguere il bene dal male.

Il rispetto per la persona umana e per la famiglia è la vera base della società.

Lo Stato è soltanto uno strumento della comunità: esso non deve assumere alcun potere che possa venire in conflitto con i diritti fondamentali dei cittadini e con le condizioni indispensabili per una vita responsabile e creative, e precisamente:
-la libertà individuale, garantita da un’amministrazione indipendente della legge e della giustizia;
-la libertà di culto e la libertà di coscienza;
-la libertà di parola e di stampa;
-la libertà di associarsi o non associarsi;
-la libera scelta dell’occupazione;
-la possibilità di una piena e varia educazione, secondo le capacità di ognuno e indipendentemente dalla nascita o dai mezzi;
-il diritto di proprietà privata e il diritto di iniziativa individuale;
-la libera scelta del consumatore e la possibilità di godere pienamente dei frutti della produttività del suolo e dell’industria dell’uomo;
-la sicurezza dai rischi di malattia, disoccupazione, incapacità e vecchiaia;
-l’eguaglianza dei diritti tra uomini e donne.

Questi diritti e queste condizioni possono essere assicurati solo da una vera democrazia.La vera democrazia è inseparabile dalla libertà politica ed è basata sul consenso cosciente, libero ed illuminato della maggioranza, espresso in un voto libero e segreto, con il dovuto rispetto per la libertà e le opinioni delle minoranze.

La soppressione della libertà economica conduce inevitabilmente alla scomparsa della libertà politica. Noi ci opponiamo a tale soppressione, tanto se è conseguenza della proprietà o del controllo statale quanto se risulta da monopoli, cartelli o trust privati. Noi ammettiamo la proprietà di Stato solo per le imprese che vanno oltre le possibilità della iniziativa privata o là dove la concorrenza non ha più modo di operare.
Il benessere della comunità deve prevalere e deve essere salvaguardato contro l’abuso del potere da parte di interessi particolari.
Un miglioramento continuo nelle condizioni del lavoro, nell’abitazione e nell’ambiente di vita dei lavoratori è essenziale. I diritti, i doveri e gli interessi del lavoro e del capitale sono complementari; la consultazione e la collaborazione organizzata tra datori di lavoro e lavoratori è di vitale importanza per il buon andamento dell’attività produttiva.

Il servizio della comunità è il necessario complemento della libertà e ad ogni diritto corrisponde un dovere. Le libere istituzioni non possono funzionare efficacemente se ogni cittadino non ha un senso di responsabilità morale verso il suo prossimo e non prende parte attiva negli affari della comunità.

La guerra può essere abolita, la pace del mondo e la prosperità economica possono essere ristabilite soltanto se tutte le nazioni si attengono alle seguenti condizioni:
a) la partecipazione leale a un’organizzazione mondiale di tutte le nazioni grandi e piccole, retta da principi uniformi di diritto e equità, con il potere di imporre la stretta osservanza di tutte le obbligazioni internazionali liberamente contratte;
b) il rispetto per il diritto di ogni nazione di godere delle libertà umane essenziali;
c) il rispetto per la lingua, la religione, le leggi e i costumi delle minoranze nazionali;
d) il libero scambio delle idee, delle notizie, delle merci e dei servizi fra le nazioni, e la libertà i movimento all’interno di ogni paese e fra paese e paese, senza gli ostacoli costituiti dalla censura, dalle barriere commerciali protezionistiche e dalle restrizioni sui cambi;
e) lo sviluppo delle aree arretrate del mondo con la collaborazione dei loro abitanti, nel loro vero interesse e nell’interesse del mondo intero.


Facciamo appello a tutti gli uomini e a tutte le donne che accettano questi ideali e principi perché si uniscano a noi per ottenere la loro affermazione in tutto il mondo.

Wadham College - Oxford, aprile 1947

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