38 - Geopolitica

[Conterio]

Onu, sì a risoluzione su disarmo

Obama: un mondo senza armi nucleari

A Pittsburgh via al G20, gli Usa: riforma finanza primo punto
in agenda. La polizia spara lacrimogeni contro manifestanti

NEW YORK (24 settembre) - Il consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato oggi all'unanimità una risoluzione presentata dagli Stati Uniti riguardante il disarmo e la non proliferazione nucleare. La riunione, a livello di leader, è stata presieduta dal presidente americano Barack Obama.

La risoluzione indica come obiettivo un pianeta senza armi nucleari. Il documento chiede la fine della proliferazione delle armi atomiche e chiede ai Paesi firmatari del "Trattato di non proliferazione nucleare" (Tnp) di mantenere il loro impegno a non sviluppare armi atomiche. Il documento esorta gli stati che non hanno firmato in Tnp a partecipare allo sforzo per giungere al disarmo. La risoluzione non menziona paesi specifici, ma è un riferimento a India e Pakistan (mentre Israele non ha mai ammesso ufficialmente di avere ordigni atomici). La risoluzione, senza nominare direttamente Iran e Corea del Nord, menziona anche le «grandi sfide esistenti al regime di non proliferazione nucleare».

Obama ha detto che i prossimi mesi «saranno critici» per quanto riguarda i tentativi di combattere la proliferazione nucleare. «I prossimi dodici mesi saranno assolutamente critici nel determinare il
successo di questa risoluzione e dei nostri sforzi per combattere la diffusione delle armi nucleari», ha detto il presidente americano nel suo intervento di apertura della riunione dei leader dei 15 membri del consiglio di sicurezza. Obama ha espresso poi soddisfazione per l'approvazione da parte del Consiglio di sicurezza Unite di una risoluzione che prefigura un pianeta senza armi nucleari.

«È un grande giorno per l'Onu e per il Consiglio di Sicurezza». Con queste parole il ministro degli Esteri Franco Frattini ha commentato l'approvazione della risoluzione sulla non proliferazione e sul disarmo. Il titolare della Farnesina ha sottolineato come l'Italia - che non ha partecipato al dibattito, in quanto momentaneamente fuori dal Consiglio di Sicurezza - ha contribuito con un documento inviato ad Obama che ricalca le conclusioni del summit dell'Aquila su un mondo senza armi nucleari. Frattini ha osservato ancora come la risoluzione oggi sia stata approvata «per consenso» dai Quindici: «Quando l'Italia parlava della Russia come un partner strategico aveva ragione».

Dopo il Consiglio di sicurezza, molti leader sono partiti per Pittsburgh dove una cena ha dato il via al vertice G20.

La riforma delle regole finanziarie è il punto più importante della agenda del G20. Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha detto che la questione sarà quella cruciale fra i temi che verranno discussi al vertice di Pittsburgh. L'affermazione di Gibbs appare volta a rassicurare il cancelliere tedesco, Angela Merkel, che aveva espresso timori sulle priorità degli Stati Uniti al G20. Il portavoce della Casa Bianca, parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One, ha detto che il presidente Obama passerà «molto tempo nei mesi a venire ad affrontare
la questione della riforma delle regole finanziarie». La Merkel aveva espresso la preoccupazione che gli Usa mettessero a Pittsburgh il problema in secondo piano per concentrarsi invece sulla correzione degli squilibri della economia globale. Gibbs ha detto che i due temi «non si escludono a vicenda». Ma, rispondendo ad una domanda successiva, ha ammesso che la questione della riforma delle regole «sarà al primo posto» nei due giorni di lavori a Pittsburgh.

Scontri a Pittsburgh. La polizia ha lanciato lacrimogeni contro alcune centinaia di dimostranti in marcia a Pittsburgh per protestare contro «la cupidigia del capitalismo». Lo ha constatato un cronista dell'agenzia Ansa presente sul posto. La marcia ha sinora costretto alla chiusura di molte strade ed alla deviazione di alcuni dei percorsi che portano alla sede del summit del G20, distante circa due chilometri dalla piazza da cui è partito il corteo, al cui interno sono presenti molti giovani, con bandiere rosse e nere e inneggianti al commercio equo.

Onu, sì a risoluzione su disarmo Obama: un mondo senza armi nucleari*-*Il Messaggero


Notizia splendida… nel titolo, in quanto leggendo l’articolo poi, si viene a capire che chi ha le armi atomiche se le tiene con la promessa retorica di non costruirne altre…

Che novità, sono trent’anni che esistono accordi tra le due maggiori superpotenze per la proliferazione delle armi nucleari. Certo fa piacere che vi abbia aderito anche la Cina, ma restiamo ad una novità di 30 anni or sono : CHI HA LE ARMI, se detiene ben strette per continuare a fare il bello ed il cattivo tempo.
Ci hanno messo - gli USA - dentro tutti quelli che potevano per evitare una nuova corsa agli armamenti visto che economicamente hanno il culo per terra, e così oltre alla capra si prendono pure il cavolo !

L’ONU, chiaramente, sempre pronta a fare quello che serve …ai Paesi più forti, ha avallato questa “svolta epocale” :sofico:, legalizzando di fatto il predominio del più forte, USA, Cina, Russia, Gran Bretagna, Francia, India e Pakistan, e condonando i più furbi… Israele, che non avendo mai ammesso d’avere ordigni nucleari, non ha firmato un bel nulla, e continuerà a fare ciò che gli fa più comodo. Nel frattempo risulterà più pulito di un lenzuolo candido !

Gli altri naturalmente che aspiravano ad uguagliare i su detti, sono automaticamente considerati dei fuorilegge, con la possibilità neache a dirlo di poterli attaccare legalmente per "PREVENIRE" il loro progresso, su mandato dell'ONU chiaramente.

Nulla da eccepire dovendo aver a che fare con la follia di Corea del Nord o dell’Iran, ma che dire del legittimo diritto di qualsiasi altro pacifico popolo di questo pianeta ad accrescere la propria possibilità di difesa ?
Ma non sono tutti uguali i popoli di questo pianeta ?