Il dramma del popolo irakeno

[agaragar]

in guerra dal 1980
crepano di fame
ogni tanto vengono vengono bombardati

e nessuno di loro comprende il perchè.

Gli embarghi servirebbero realmente a provocare in 6/24 mesi mesi la caduta dei regimi, non ad affamare i popoli.

Probabilmente del crollo del muro di berlino non se ne sono nemmeno accorti.

Il petrolio...forse sarebbe meglio che non ci fosse...

W l'amerika.

[marcejap]

Tranquillo pasqui. Tra poco i media verranno via dall'Irak, e quei poveracci continueranno a morire di fame... ma qui saranno tutti contenti perchè il "feroce saladino" è stato eliminato.

Gli iracheni? Puff, tutto dimenticato.

[Bryger]

A guerra finita e a petrolio rubato, gli Iracheni faranno la fine dei Kosovari... mutilati, malati e dimenticati.

[agaragar]

Una prova decisiva dell'insipienza della strategia americana in irak è il fatto che non abbiano costituito un governo provvisorio d'opposizione PRIMA dell'intervento militare,
diciamo una specie di quello che fu il CLN in italia.

Cio avrebbe comportato enormi vantaggi militari, ad es. le unità militari avrebbero potuto arrendersi senza combattere semplicemente aderendo al governo alternativo.

Hanno avuto 13 anni per farlo.....

Pieffebi, stress, condor, che ne dite?

[agaragar]

inoltre il consenso di tale tipo di governo avrebbe legittimato l'intervento usa.

[A Sinistra]

In Origine Postato da Pasquin0
Il petrolio...forse sarebbe meglio che non ci fosse...

W l'amerika.

Già, avessero campi di broccoli sarebbe stata una fortuna. Il nuovo stato canaglia non si sarebbe interessato a loro e almeno avrebbero avuto qualcosa da mangiare.

[Affus]

In Origine Postato da Bryger
A guerra finita e a petrolio rubato, gli Iracheni faranno la fine dei Kosovari... mutilati, malati e dimenticati.

e gli animali non li pensate ?
con tutte quelle botte e fuochi d'artificio notte e giorno su Bagdad
quelle povere cornacchie non stanno trovando un po di requie da due settimane .

Le vedo sempre svolazzare disorientate nel cielo ma ancora non sento nessun canista e animalista protestare .
A guerra finita bisognera pensare anche a loro e al trauma subito ! Sto vedendo tanti animalisti dileguarsi . Vegogna!
Gli animali sono uguali agli uomini , anzi sono meglio degli uomini !

[A Sinistra]

In Origine Postato da Bryger
A guerra finita e a petrolio rubato, gli Iracheni faranno la fine dei Kosovari... mutilati, malati e dimenticati.

Dagli atrii muscosi, dai fori cadenti,
Dai boschi, dall'arse fucine stridenti,
Dai solchi bagnati di servo sudor,
Un volgo disperso repente si desta;
Intende l'orecchio, solleva la testa
Percosso da novo crescente romor.
Dai guardi dubbiosi, dai pavidi volti,
Qual raggio di sole da nuvoli folti,
Traluce de' padri la fiera virtù:
Ne' guardi, ne' volti, confuso ed incerto
Si mesce e discorda lo spregio sofferto
Col misero orgoglio d'un tempo che fu.
S'aduna voglioso, si sperde tremante,
Per torti sentieri, con passo vagante,
Fra tema e desire, s'avanza e ristà;
E adocchia e rimira scorata e confusa
De' crudi signori la turba diffusa,
Che fugge dai brandi, che sosta non ha.
Ansanti li vede, quai trepide fere,
Irsuti per tema le fulve criniere,
Le note latebre del covo cercar;
E quivi, deposta l'usata minaccia,
Le donne superbe, con pallida faccia,
I figli pensosi pensose guatar.
E sopra i fuggenti, con avido brando,
Quai cani disciolti, correndo, frugando,
Da ritta, da manca, guerrieri venir:
Li vede, e rapito d'ignoto contento,
Con l'agile speme precorre l'evento,
E sogna la fine del duro servir.
Udite! Quei forti che tengono il campo,
Che ai vostri tiranni precludon lo scampo,
Son giunti da lunge, per aspri sentier:
Sospeser le gioie dei prandi festosi,
Assursero in fretta dai blandi riposi,
Chiamati repente da squillo guerrier.
Lasciar nelle sale del tetto natio
Le donne accorate, tornanti all'addio,
A preghi e consigli che il pianto troncò:
Han carca la fronte de' pesti cimieri,
Han poste le selle sui bruni corsieri,
Volaron sul ponte che cupo sonò.
A torme, di terra passarono in terra,
Cantando giulive canzoni di guerra,
Ma i dolci castelli pensando nel cor:
Per valli petrose, per balzi dirotti,
Vegliaron nell'arme le gelide notti,
Membrando i fidati colloqui d'amor.
Gli oscuri perigli di stanze incresciose,
Per greppi senz'orma le corse affannose,
Il rigido impero, le fami durâr;
Si vider le lance calate sui petti,
A canto agli scudi, rasente agli elmetti,
Udiron le frecce fischiando volar.
E il premio sperato, promesso a quei forti,
Sarebbe, o delusi, rivolger le sorti,
D'un volgo straniero por fine al dolor?
Tornate alle vostre superbe ruine,
All'opere imbelli dell'arse officine,
Ai solchi bagnati di servo sudor.
Il forte si mesce col vinto nemico,
Col novo signore rimane l'antico;
L'un popolo e l'altro sul collo vi sta.
Dividono i servi, dividon gli armenti;
Si posano insieme sui campi cruenti
D'un volgo disperso che nome non ha.

[agaragar]

Bene, vedo che non c'è risposta da parte dei baldi sostenitori dell'intervento americano....

[Affus]

In Origine Postato da Pasquin0
Bene, vedo che non c'è risposta da parte dei baldi sostenitori dell'intervento americano....

non ti crucciare ,qualche osso e un tozzo di pane in piu di saddam
non glielo negheremo .
Siamo pietosi noi .