sparano ai giornalisti

[Shambler]

quasi come se solo i giornalisti aggregati alle loro belle truppe fossero autorizzati, gli altri diventano bersagli.

[yurj]

riporto:

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Due reporter uccisi dai missili Usa lo stesso giorno ma in due luoghi diversi, piu' diversi feriti anche gravi. La circostanza è quantomeno indicativa e vediamo insieme il perché.
Partiamo dal bombardamento sulla sede della redazione irachena della Tv Al-Jazeera (considerata dai commentatori e politici Usa piu' erstremisti come filo islamica-estremista).
Ebbene, come scrive sia IlNuovo.it che Repubblica, "Il giornalista giordano Tareq Ayoub, 32 anni, rimasto gravemente ferito, è morto poco dopo". Si noti la concordanza dell'espressione tra i due giornali: un cameraman non muore subito ma "viene ferito" per poi morire. Non è ucciso dai missili, viene piuttosto solo ferito, soffre e poi muore. La morte appare come un evento slegato dal lancio di missili su palazzi pieni di giornalisti.
Non conosciamo bene la fonte primaria di provenienza della notiza diffusa utilizzando espressioni precise, sintetizzabili nelle due fasi "prima ferito poi morto".
Ma appare molto strano che diversi media usino la stessa espressione per descrivere l'evento: appare possibile che a diffondere la notizia usando questa espressione sia proprio un'agenzia di stampa o dei giornalisti filo- americani: civili e militari muoiono uccisi dalle bombe, mentre i giornalisti no: le bombe prima li feriscono e solo successivamente li uccidono. E' il sistema della celebre espressione "ferito a morte" usata dai giornalisti quando un poliziotto uccide una persona con la pistola: l'espressione cancella ogni traccia di volontà di morte dalla mano del poliziotto per consegnarla al caso: non uccide ma ferisce mortalmente: non ammazza ma ferisce a morte.
L'espressione usata nei riguardi di un giornalista di Al Jazeera - Tv invisa da molti media occidentali uno perché è filo araba due perché fa un giornalismo non allineato e spesso anche con molti scoop da invidia - ucciso dai missili Usa pone inquitanti interrogativi sulla fonte originale della notizia e di chi ha scelto un'espressione piuttosto che un'altra per farla conoscere al mondo. Ebbene, chiunque sia stato - Cnn, agenzie di stampa filo-Usa - stanno sortendo l'effetto del "Non volevo": non volevamo uccidere scagliando missili sulla redazione di Al-Jazeera (figurarsi) ma solo...cosa? Chi lo sa. Sembra spesso che un solo colpo di fucile o un movimento sospetto possa scatenare i missili (che in ogni guerra che si rispetti sono fatti per distruggere ed uccidere le persone).

Punto due, molto ma molto inquietante. Ucciso anche un cameraman nella sede dell'albergo dei giornalisti a Baghdad, dove lavorano fianco a fianco giornalisti di tutto il mondo e di ogni convinzione politica. Molto strano questo secondo bombardamento di morte lo stesso giorno e con un altro giornalista ucciso (è un cameraman ma non cambia molto la situazione). A testimoniare c'è pure Lilli Gruber in persona (per dire quanto sia stato ravvicinato il bombardamento dato che di solito i giornalisti in albergo sono i piu' protetti di tutti, mica come quelli che vanno sul campo).
Ebbene, tutto lascia pensare ad un conclusione: le battaglie sanguinarie in una città con 5 milioni di persone stanno per cominciare. In una città di cinque milioni di persone, di cui sicuramente qualche milione o comunque centinaio di migliaia a favore e fiancheggiattore attivo di guardie, soldati e militari iracheni da proteggere, sta inducendo gli Usa a scacciare gli occhi indiscreti dei giornalisti: due bombe oggi e 2 giornalisti uccisi dagli Usa, stesso giorno e stesso obiettivo.

Altro punto: puo' anche essere che i difensori della città, vistisi ormai in minoranza, stiano cercando di rifugiarsi nei punti ritenuti inbombardabili (come gli hotel dei giornalisti). In ogni caso l'effetto dei missili sarà di scacciare ed uccidere sia gli uni che gli altri, cioè meglio fuori tutti e al diavolo i bombardamenti chirurgici.

[yurj]

Baghdad, 12:03
Iraq, Tg1: ucciso un giornalista della Reuters

L'operatore polacco dall'agenzia Reuters ferito nel bombardamento di stamane all'Hotel Palestine di Baghdad è morto mentre veniva trasportato all'ospedale. Lo ha riferito la giornalista Rai Lilli Gruber al Tg1. Sempre secondo Lilli Gruber, operatori della tv francese riferisciono di avere filmato un carro armato Usa che sparava contro l'albergo dal ponte. (red)

[Bryger]

Stanno "liberando" anche i giornalisti...

[brunik]

Beh, c'era un cecchino che sparava dall'albergo della stampa, e nessuno dei 150 giornalisti se ne era accorto.

Capita a tutti di sbagliare. E' stato un incidente.

(ANSA) - BUDAPEST, 8 APR - Quello che e' successo a Baghdad all' hotel Palestine ''e' indubbiamente un incidente grave'.
Lo ha detto il ministro degli Esteri Frattini. Il ministero degli esteri italiano, da Budapest dove si trova in missione, ha dato istruzioni formali agli ambasciatori italiani a Washington e a Londra perche' si 'attivino presso le autorita' statunistensi e britanniche affinche' venga garantita la sicurezza dei giornalisti italiani a Baghdad'.

(ANSA) - LONDRA, 8 APR - 'Non e' stato un incidente' l'esplosione nell'hotel Palestine della capitale irachena, dove alloggia la maggior parte dei corrispondenti esteri.
Lo afferma il corrispondente di Sky News da Baghdad, David Chater, che si trovava sul balcone dell'albergo poco prima dell'esplosione. 'Non ho sentito un solo colpo provenire da nessuna zona qui intorno, certamente non dall'hotel'', ha detto alludendo alla presunta presenza di cecchini di cui hanno parlato gli americani.

[yurj]

Frattini, il servo che dice le bugie, ha ancora la faccia di presentarsi alla stampa?

[pthome66]

Ma come mai non hai aperto una discussione quando i giornalisti li hanno ammazzati i soldati irakeni?

[brunik]

Gli irakeni già si sa che sono tutti cattivi. Lo ha detto più volte Bush.

Giustamente gli americani fanno notare che i giornalisti a Bagdad sono di troppo, glielo avevano già detto di andarsene perchè lì è pericoloso, ti puo' scappare un colpo di cannone sul giornalista e poi magari sono anche capaci di imbastirci su delle polemiche strumentali.

Martedì 8 Aprile 2003, 14:43

Baghdad, Cannonata Usa Sull'Albergo Della Stampa, Morti Due Cameraman
(AGI) - Roma, 8 apr. - Una cannonata sparata da un carro armato Usa ha colpito questa mattina il quindicesimo piano dell'hotel Palestine di Baghdad, l'albergo che ospita peraticamente tutti i giornalisti stranieri che da venti giorni a questa parte seguono la guerra dalla capitale irachena. Lilly Gruber del Tg1 ha detto che un operatore di France3 e' riuscito a filmare il momento in cui il tank che era sul ponte davanti all'hotel girava la torretta posizionandola in direzione dell'albergo". Il Pentagono ha ammesso la responsabilita' dicendo che l'edificio e' utilizzato come copertura dai cecchini iracheni. La fonte ha anche stigmatizzato le polemiche sul fatto che si sia trattato di un attacco intenzionale e ha ribadito che i giornalisti sono stati piu' volte avertiti del pericolo che corrono restando a Baghdad. Ma la Gruber ha confutato la tesi delle autorita' militari Usa "Non e' credibile che un cecchino possa raggiungere inosservato il tetto dell'albergo". Il bilacio dell'azione e' gravissimo. Un operatore di origine ucraina della tv Reuters e' morto cosi' come un cameraman della spagnola Telecinco, Jose' Couso, di 37 anni. Un ingegnere della Reutersm che assisteva anche il Tg1 per le dirette, e' rimasto ferito in modo gravissimo al volto e ad una gamba. Anche altri due giornalisti dell'agenzia Reuters sono rimasti feriti in modo meno grave. Nella mattinata un missile aveva colpito la sede della televisione pan-araba nella capitale irachena, causando la morte di un corrispondente. Scontri strada per strada a Baghdad, colpita ancora da pesanti bombardamenti; battaglia campale per la conquista di due ponti sul fiume Tigri strategici; un tank americano ha raggiunto l'estremita' orientale del ponte Jumhuriya: e' la prima volta che le forze statunitensi attraversano il fiume Tigri ed entrano nel cuore della citta'.

[Bryger]

In effetti i delinquenti sembrano sempre più gli americani, gli Iracheni e i loro combattenti in questa guerra sono molto più corretti (e coraggiosi), se li relazioniamo con i cowboy senza scrupoli invasori colonizzatori super-tecnologici americani diventano addirittura simpatici.

Bombe sui mercati e sui civili con stragi apocalittiche, bombe a grappolo vietate, cannonate sui giornalisti senza giustificazioni, su Al jazeera per farla star zitta, sul convoglio Russo come monito, bombe in Turchia, in Siria, in Iran, trattamento inumano dei prigionieri come testimoniano foto e immagini, false informazioni come al tempo del nazismo, saccheggio delle ricchezze nei palazzi di Saddam...

W l'America

[pthome66]

Appunto Brunik!
Se stai in zona di guerra ci può scappare l'incidente e il morto (o i morti).
Strumentalizzare il fatto e presumere la colpevole volontarietà è poco intelligente.