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  1. #11
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    10/A chi vanno gli appalti per la ricostruzione?
    di red

    La torta finanziaria è enorme: si parla di un programma di spesa per 100 miliardi di dollari per riparare e ammodernare l’industria petrolifera del paese, per migliorare le infrastrutture e per costruire scuole e ospedali decorosi oltre che per mettere in piedi la pubblica amministrazione. Sembra che gli americani agiscano in base al principio «le spoglie al vincitore». I primi contratti di appalto per la ricostruzione vengono aggiudicati dalla USAid Development Agency, un ente che risponde al Dipartimento di Stato. Le aziende americane sono favorite e persino le aziende inglesi vengono tagliate fuori. Finora la USAid ha aggiudicato quattro commesse per 82 milioni di dollari. Ma questo è solo l’inizio. Lo stanziamento integrativo di 80 miliardi di dollari approvato dal Congresso per coprire i costi della guerra e che abbraccia i prossimi sei mesi, è comprensivo anche di 5 miliardi di dollari per la ricostruzione.
    In risposta alle critiche interne, Washington sta costringendo la Halliburton, il gruppo specializzato in servizi nel settore petrolifero un tempo presieduto dal vice-presidente Dick Cheney, a partecipare alle gare di appalto per la riparazione delle strutture petrolifere. Il contratto di appalto garantito alla Halliburton è passato da 7 miliardi a 650 milioni di dollari.

    © The Independent
    Rupert Cornwell, Donald Macintyre, Robert Fisk, Patrick Cockburn, Christopher Bellamy, John Lichfield, Andrew Buncombe, Mary Dejevsky, Kim Sengupta, Katherine Butler.
    Traduzione di Carlo Antonio Biscotto
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  2. #12
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    11/La guerra era legittima?
    di red

    Tutto dipende dal destinatario della domanda. Secondo gli Stati Uniti l’Iraq stava già violando così tante risoluzioni dell’ONU che un intervento militare era consentito e, anche se le Nazioni Unite non erano pronte ad autorizzarlo, gli Stati Uniti erano liberi di agire. Secondo la posizione del governo britannico, enunciata dal ministro della Giustizia, la guerra era legittima perché la Risoluzione 1441 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU – approvata all'unanimità l’8 novembre del 2002 – citava tutte le precedenti risoluzioni e almeno una di queste prevedeva il ricorso a «tutti i mezzi necessari» (cioè a dire la forza) in caso di mancato rispetto delle risoluzioni da parte dell’Iraq. Spettava al governo giudicare se l’Iraq stava violando la risoluzione 1441 – i ministri hanno ribadito che l’Iraq la stava violando. Tuttavia in seno al Consiglio di Sicurezza la maggioranza era del parere che la risoluzione non contenesse un automatico meccanismo di ricorso alla guerra, che l’espressione «serie conseguenze» era lungi dall’essere equivalente a «tutti i mezzi necessari» e che era necessaria una ulteriore risoluzione per autorizzare l’intervento militare. Tutti, tranne gli americani sono d’accordo che se la «seconda risoluzione» fosse stata messa ai voti e fosse uscita battuta o nei suoi confronti fosse stato esercitato il diritto di veto, il voto avrebbe fatto cadere tutte le precedenti risoluzioni dell’ONU e di conseguenza un intervento militare sarebbe stato illegale. Per questo la Gran Bretagna ha ritirato la «seconda risoluzione» piuttosto che rischiare un voto.

    © The Independent
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    Der Wehrwolf

  3. #13
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    12/Perché la guardia repubblicana si è dissolta?
    di red

    Il Centre for Defence Studies del King’s College ha detto la settimana scorsa che non c’erano segnali di un piano di difesa e che non esisteva un piano efficace per demolire i principali porti e snodi. Il Centre avanzava l’ipotesi che la Guardia Repubblicana potesse aver abbandonato il campo di battaglia. Ma prima dell’avanzata finale sulla capitale irachena ci sono state due settimane di incessanti bombardamenti aerei e di artiglieria contro i contingenti della Guardia Repubblicana. La rapida avanzata verso nord – bypassando il nocciolo duro della resistenza - da parte del Terzo Fanteria a ovest e del Primo Corpo di Spedizione dei Marines a est potrebbero aver colto i comandanti iracheni di sorpresa. Secondo una teoria non provata degli analisti dello Strategic Forecasting, molti comandanti della Guardia Repubblicana sarebbero stati comprati dagli USA. Ma i comandanti militari non avevano previsto il livello di resistenza da parte delle forze irregolari – compresi gli uomini dei servizi segreti e i Feddayn di Saddam – che in alcuni casi hanno combattuto con stupefacente tenacia. In una intervista rilasciata questa settimana all’Independent il generale di divisione Peter Wall ha riconosciuto che potrebbe esserci un «seguito» e che le forze irregolari, anche se non in «modo particolarmente ben organizzato», potrebbero raggrupparsi.

    © The Independent
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    Der Wehrwolf

  4. #14
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    Michel Collon

    Media-test sulla «liberazione» di Bagdad



    Bugie mediatiche a Bagdad? A che cosa possiamo credere di fronte alle immagini selezionate che passano? E soprattutto: quali immagini ci nascondono? Alcune domande e regole di attenzione dopo il 1989, 1991-1995, 1999, 2001... E prima delle prossime guerre.

    1) Al servizio degli eserciti in ogni guerra, degli « psy ops » (consulenti nelle comunicazioni) hanno organizzato la messa in scena della « liberazione di Bagdad » con l’abbattimento della statua di Saddam? Come per caso, proprio davanti all’hotel Palestina dov’era concentrata tutta la stampa internazionale.

    2) il giorno prima, l’esercito USA aveva sparato su quegli stessi giornalisti e su quelli di Al Jazeera. È un caso se il Ministro USA della Guerra aveva richiesto che gli inviati speciali si ritirassero dall’Irak?

    3) Non si voleva intimidirli per impedire loro di informare sulle scene di massacri nel resto di Bagdad? Il medico belga Geert van Moorter testimonia: "All’ospedale, vengono portati tanti di quei feriti gravi che noi siamo impegnati in permanenza. Le truppe USA hanno crivellato di proiettili anche l’ambulanza di questo ospedale che trasportava tre feriti gravi." Queste foto proprio non si sono viste...

    4) Quanti abitanti di Bagdad (città di cinque milioni di abitanti) erano presenti al famoso abbattimento della statua? Alcune diecine, secondo la BBC. Come ci è stata resa l’impressione di una folla numerosa? Privilegiando i primi piani molto serrati.

    5) France 3 ed Euronews hanno mostrato un ragazzo irakeno che reggeva un ritratto di Bush "I love you". Altri, la bandiera USA con un’aquila. Il genere di cose che si trovavano comunemente in Irak “sotto la dittatura di Saddam"? O del materiale portato dai soldati USA, eventualmente con un omaggio per chi l’avrebbe retto?

    6) Dopo aver sparato su Al Jazeera a Kabul nel 2001 e a Bagdad nel 2003, gli Stati Uniti hanno appena ritirato il suo accreditamento alla Borsa di Wall Street. « Imbavagliamento » anche qui?

    7) Chi ha organizzato questa "commedia" ? E’ il consulente speciale per le menzogne mediatiche di Tony Blair, Alastair Campbell, con una unità di guerra psicologica installata nel Kuwait. Un rapporto di questa unità, intercettato dai Russi, prevede diverse operazioni di comunicazione (in particolare mostrare degli Irakeni « liberati » che se la prendono con Saddam) per dare credibilità alla favola dei liberatori attesi con impazienza. Rivelato dal giornalista australiano Phillip Knightley, specialista in propaganda di guerra, che descrive le pressioni esercitate da Washington e Londra su diverse TV occidentali, specialmente sulla BBC.

    8) Campbell aveva già orchestrato le disinformazioni di Jamie Shea, portavoce della NATO all’epoca dei bombardamenti “chirurgici” sulla Yugoslavia nel 1999.

    9) Più in generale, perché i media dominanti hanno chiuso la porta dei loro telegiornali e dei loro dibattiti agli esperti in disinformazione mediatica? Perché hanno rifiutato di procedere a dei test mediatici, indispensabili perché l’opinione pubblica possa difendersi di fronte alla disinformazione organizzata?

    10) Perché si è continuato a ripetere con compiacenza certi trucchi grossolani dell’esercito USA? Ad esempio, quando gli Stati Uniti hanno ucciso almeno 62 civili a Shu'ale, vicino a Bagdad, il 29 marzo, perché i media hanno continuato a produrre la classica « scusa » che poteva trattarsi di un proiettile irakeno? Mentre parecchi dei sopravvissuti hanno udito il rumore dell’aereo e un testimone ha trovato un pezzo di metallo proveniente dalla bomba, con un numero di serie occidentale: 30003-704ASB 7492. 3003 che è il riferimento al Naval Air Systems Command, l’ufficio acquisti della forza aerea della US Navy.

    11) Perché certi media utilizzano frequentemente l’espressione « liberazione » dell’Irak mentre si tratta di un’invasione e di un’occupazione coloniale?

    12) Perché questo lunedì 7, TV5 accusa Saddam per la sua "terza guerra in 23 anni di potere" mentre Bush ne ha già scatenate due in soli tre anni?

    13) Perché è solo quando viene assassinato un giornalista francese che si apprende che le truppe USA e britanniche liquidano regolarmente dei soldati irakeni che si arrendono? Un altro cameraman, Daniel Demoustier: "Sono veramente furioso che siano gli alleati ad averci tirato. È possibile che gli Irakeni fossero il loro vero bersaglio, ma sono sicuro che essi si stanno arrendendo e, in ogni modo, essi sono tutti morti in pochi secondi." (Mail on Sunday, 23 mars) . I crimini di guerra sono crimini di guerra solo quando muoiono degli Occidentali?

    14) Perché la banda di Bush, giunta con l’imbroglio alla Casa Bianca, viene chiamata « governo » mentre i sui avversari sono sempre trattati da « regime » ?

    15) Non è tempo di costruire un’informazione alternativa, un media realmente indipendente, europeo ed internazionale con settore « test-mediale » in grado di ribattere in tempo reale alle disinformazioni delle prossime guerre? Se questo progetto vi interessa, trasmetteteci i vostri suggerimenti e contattateci. Grazie (michel.collon@skynet.be)

    Questo testo è una prima reazione a caldo. Esso sarà completato e sviluppato collettivamente nelle prossime settimane.



    Sulle disinformazioni mediatiche, cfr:
    Anne Morelli, Principes de la propagande de guerre, Ed. EVO.
    Michel Collon, Attention, médias!, les médiamensonges du Golfe, manuel Anti-Manipulation, Ed. EPO.
    Geoffrey Geuens, Tous pouvoirs confondus, (médias et capital à l'ère de la mondialisation)
    Kosovo et médias, débat avec Jamie Shea (Otan) en vidéo.



    L'immagine mostra il luogo dove i marines, la stampa e un piccolo numero di iracheni si sono radunati per abbattere la statua di Saddam Hussein. Come si può ben vedere, i presenti non sono più di un centinaio. La piazza è vuota ed è circondata dai blindati dei marines. Il tutto è avvenuto proprio davanti all'hotel Palestina, dove è alloggiata la stampa internazionale. Si è ovviamente trattato di un evento mediatico preparato con attenzione, per avvalorare le tesi della "liberazione" dell'Iraq e del popolo felice per la caduta dell'odiato tiranno. Gli iracheni pro-america coinvolti, sono invece membri del gruppo di Ahmed Chalabi (il Congresso Nazionale Irakeno - vedi http://www.asslimes.com/nel%20mondo/...condaparte.htm), giunti in Iraq in quei giorni. L'abbattimento della statua è stato raccontato dai media come una spontanea rivolta di massa. La realtà è evidentemente diversa. Questa è solo una delle tante menzogne raccontate dagli Yankee con la complicità dei vari giornalisti.



    A sinistra, con la maglietta nera, Ahmed Chalabi e il suo seguito appena arrivati dagli USA. Chalabi è il favorito di Washington per guidare il nuovo governo iracheno. A destra uno dei suoi uomini (è alle sue spalle nella foto di sinistra) durante l'abbattimento della statua di Saddam, mentre, di fronte agli obiettivi delle telecamere, si fa passare per un entusiasta cittadino di Bagdad...





    Tratto dal sito www.voxnr.com
    Traduzione dal francese
    per l'Associazione Limes
    a cura di Belgicus
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  5. #15
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    Prova di conoscenza sulla guerra all'Iraq Post #1 di 12

    Ne sai abbastanza per giustificare la guerra contro l'Iraq?

    1. Domanda: Quale percentuale della popolazione mondiale hanno gli USA?
    Risposta: il 6%
    2. D: Quale percentuale della ricchezza mondiale possiedono gli USA? R. il 50%
    3. D. Quale paese ha le maggiori riserve di petrolio? R. L'Arabia Saudita
    4. D. Qual è il paese che ha le seconde maggiori riserve di petrolio? R: l'Iraq
    5. D. Quanto si spende ogni anno per i bilanci militari nel mondo? R: più
    di 900 miliardi di dollari

    6. D. Quanta parte di questa cifra è spesa dagli USA? R: il 50%
    7. D.: quale percentuale della spesa militare degli USA assicurerebbe
    l'essenziale per vivere a ciascuno sul pianeta, secondo le Nazioni Unite?
    R.: il 10%, circa 40 milioni di dollari, la cifra richiesta inizialmente
    per finanziare il nostro attacco all'Afganistan
    8. D. Quante persone sono morte nelle guerre dopo la fine della seconda
    guerra mondiale? R: 86 milioni
    9. D. Da quando l'Iraq possiede armi chimiche e batteriologiche? R. Dai
    primi anni '80
    10.D. Queste armi l'Iraq le ha costruite da solo? R. No sia i materiali che
    le tecnologie sono stati forniti dal governo USA insieme all'Inghilterra e
    a multinazionali private.
    11. D. Il governo USA ha condannato l'uso di queste armi contro l'Iran? R: No
    12. D. Quante persone sono state uccise da Saddam nella città curda di
    Halabja nel 1988? R: 5,000
    13. D. Quanti paesi occidentali hanno condannato ciò all'epoca. R: Nessuno
    14. D: Quanti litri dell'arma chimica agent Orange ha usato l'America in
    Vietnam? R: 35milioni di litri.
    15. D: Esistono collegamenti provati fra l'Iraq e l'attacco terroristico
    dell'11 settembre? R: No
    16. D: Qual è il numero stimato di civili morti accidentalmente nella
    guerra del Golfo? R: 35,000
    17. D. Quanti morti civili occidentali gli iracheni hanno provocato alle
    forze occidentali durante la guerra del Golfo? R: 0
    18. D: Quanti soldati iracheni in ritirata sono stati sepolti vivi dai
    carri armati USA con gli aratri montati sul davanti? R: 6,000
    19. D.: Quante tonnellate di uranio impoverito sono state lasciate in Iraq
    e Kuwait dopo la guerra del Golfo? R.: 40 tonnellate.
    20. D.: Secondo le Nazioni Unite quale è stato l'aumento percentuale dei
    casi di cancro in Iraq fra il 1991 e il 1994? R: 700%
    21. D.: Quanta della forza militare irachena ha dichiarato di aver
    distrutto nel 1991? R: 80%
    22. D.: Esistono prove che l'Iraq intenda usare le sue armi per altro che
    la deterrenza e la difesa? R: No
    23. D.: L'Iraq è oggi una minaccia per la pace nel mondo maggiore di dieci
    anni fa? R: No

    24. D.:Quanti morti civili ha previsto il Pentagono in caso di un attacco
    all'Iraq nel 2003? R: 10,000
    25. D.: Quale percentuale di questi saranno bambini? R: Oltre il 50%
    26. D.: Da quanti anni gli USA sono impegnati in attacchi aerei sull'Iraq?
    R.: 11 anni.
    27. D.:Gli Usa e l'Inghilterra erano in guerra contro l'Iraq fra il
    dicembre 1998 e il settembre 1999? R: No
    28. D.: Quanti chili di esplosivi sono stati lasciati cadere sull'Iraq fra
    il Dicembre 1998 e il Settembre 1999? R: 8 milioni.
    29. D.: Quanti anni fa è stata introdotta la Risoluzione 661 delle Nazioni
    Unite che impone sanzioni strette alle importazioni ed esportazioni
    dall'Iraq? R.: 12 anni fa.
    30. D.: Quale è stato il tasso di mortalità dei bambini nel 1989 in Iraq su
    1000 nati? R: 38
    31. D.: Quale è stato il tasso stimato di mortalità infantile in Iraq nel
    1999 (su 1000 nati)? R: 131 (che rappresenta un aumento del 345%)
    32. D.: Quanti iracheni si stima che siano morti entro l'ottobre del 1999
    in conseguenza delle sanzioni delle Nazioni Unite? R: 1,5 milioni
    33. D.: Quanti bambini iracheni si stima siano morti dal 1997 a causa delle
    sanzioni del 1997? R: 750,000
    34. D. E' stato Saddam a metter fuori gli ispettori dall'Iraq? R:No
    35. D.: Quante ispezioni ci sono state in Iraq nel novembre/dicembre 1998?
    R00
    36. D. Quante di queste ispezioni hanno avuto problemi? R
    37. D. Gli ispettori che cercavano le armi hanno avuto libero accesso alla
    direzione del partito Ba'ath? R.: Sì;
    38. D. Chi ha affermato: "L'Iraq ha di fatto disarmato ad un livello senza
    precedenti nella storia moderna"? R: Scott Ritter, il capo dell'UNSCOM, la
    prima missione di ispettori delle Nazioni Unite in Iraq.
    39. D. Nel 1998 quanta della capacità dell'Iraq posteriore al 1991 di
    sviluppare armi di distruzione di massa gli ispettori delle Nazioni Unite
    hanno preteso di aver scoperto e smantellato? R: il 90%
    40. D. L'Iraq è disposto a permettere agli ispettori di tornare in Iraq? R: Sì
    41. D: Quante risoluzioni delle Nazioni Unite Israele ha violato fino al
    1992? R: Oltre 65;
    42. D: Su quante risoluzioni delle Nazioni Unite a proposito di Israele
    l'America ha posto il veto fra il 1972 e il 1990? R: più di 30.
    44. D: Quanti paesi si sa che possiedono armi nucleari? R: 8
    45. D.: Quante testate nucleari possiede l'Iraq? R: 0
    46. D: Quante testate nucleari hanno gli USA? R: oltre 10.000;
    47. D: Quale nazione ha usato le armi nucleari? R: gli USA

    48. D: Quante testate nucleari possiede Israele? R: Più di 400.
    50. D: Chi ha detto, "La nostra vita comincia a finire il giorno che
    diventiamo silenziosi sulle cose che contano"? R: Martin Luther King, Jr
    ---------------------------------------------------------------------------------
    Charles Sheketoff, Direttore Esecutivo dell' Oregon Center for Public
    Policy PO Box 7, Silverton, OR 97381
    Jeffrey R. Cram, Ph.D.

    TEL & FAX: 530 478 9660 Email: cram@semg.org Web: www.semg.org
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