Tradizionale appuntamento con le cazzate di Bossi.
Esprimi con fiducia un tuo parere sulla sparata più grossa che ha fatto stavolta.
Il Nuovo.28.4.03
"Al Nord servono i rivoluzionari"
Bossi presenta l'appuntamento di Pontida: "Il nostro popolo si svegli, basta votare i partiti romani". Avviso a Berlusconi: "Senza una rete Rai a Milano, il governo va a casa".
ROMA - Sulla Rai: "Se il governo non dovesse dare una rete al Nord andrà a casa". E sulla devolution. "Diciamo che forse Berlusconi era impegnato altrove, con cose gravi come la guerra, si è un poco distratto e così i vecchi democristiani lasciati a se stessi hanno cercato di riportare tutto a Roma...". Umberto Bossi si sente già sul pratone di Pontida. E come avviene ormai da due decenni, scalda i motori in vista del tradizionale raduno che quest' anno è in calendario domenica 4 maggio.
E lo fa lanciando un doppio ultimatum al premier, che parte dalle riforme per coinvolgere il decentramento della Rai, cavalli di battaglia che i lumbard temono di vedersi scippati dagli alleati. Ieri erano stati i colonnelli Cé e Calderoli a mettere Berlusconi sul chi va là, "metta in riga i suoi", oggi ci pensa l'Umberto a tenere sulla corda la maggioranza. Ma le bordate stavolta sono dirette anche per dare una sveglia ai suoi, al movimento che - denuncia Bossi - si è seduto sugli allori. Ed ecco allora che vengono ripescate le vecchie parole d'ordine della Lega di battaglia: da Roma ladrona alla "rivoluzione padana".
Prima però c'è l'aut aut al governo. "Il federalismo come noi lo intendiamo si compone di tre cose - avvisa Bossi - il federalismo fiscale, quello culturale che comprende appunto la Rai e la cinematografia, e quello costituzionale. Il federalismo culturale è la possibilità per il Nord e per il Sud del Paese di avere proprie voci, di far sentire la propria cultura, di avere la propria identità"
Ma nello spiegare i motivi per cui gli elettori del nord dovrebbero votare Lega alle prossime amministrative, il Senatùr non lesina critiche ai suoi conterranei. "La gente del nord non capisce niente - spara il ministro delle Riforme - come spiegare altrimenti quelli che votano per i partiti romani? Al nord c' è la gente meno astuta e più impolitica che si possa immaginare...E' così facile da capire: Roma vuole i soldi del nord e se le voti pure i partiti romani le fai un bel favore no?".
Quanto al tipo di amministratori Bossi indica come i più adatti per il nord "non le brave persone, quelle magari stanno anche in altri partiti e non solo nella Lega, anche se da noi ce ne sono di più. Al nord servono persone rivoluzionarie". "Va bene stare nelle istituzioni per fare le riforme... - dice ancora il leader leghista - ma quando vedi dei sindaci che non hanno mai fatto una piazza Padania ti vien voglia di chiedergli che cosa stanno a fare lì".
Da domenica, a Pontida la musica dovrà cambiare. "Io dirò ai miei - chiosa Bossi - che il Movimento si è un poco seduto negli ultimi tempi, ma la Lega sta tornando sul territorio e nel contempo avvierò una campagna di ringiovanimento del Movimento a tutti i livelli".
(28 APRILE 2003, ORE 19:00, aggiornato alle 190)
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