Faccia a faccia Moratti-Cuper


Il presidente sale alla Pinetina per parlare con il tecnico dopo le critiche dei giorni scorsi. "Abbiamo litigato" dice scherzando. Poi spiega: "Gli ho confermato la mia fiducia". Che però resta a termine.


APPIANO GENTILE - Dopo le dichiarazioni minacciose dei giorni scorsi, Massimo Moratti è salito alla Pinetina per incontrare i giocatori e soprattutto Cuper. Dopo il pareggio di domenica con la Lazio, che ha estromesso definitivamente i nerazzurri dalla lotta scudetto, il destino del tecnico è appeso a un filo. O, per usare le parole di Moratti, "è legato ai risultati". Oggi, il presidente ha ribadito il concetto direttamente all'interessato, pur con toni distesi. In sintesi, Cuper resta se batte il Milan e va in finale di Champions, va via se non raggiunge l'obiettivo, lasciando spazio a Mancini.
"Abbiamo litigato" ha esordito scherzando Moratti davanti ai cronisti. Poi, più serio, ha detto: "Abbiamo parlato, e gli ho rinnovato la fiducia, come è normale". Poche parole, più che altro di circostanza. Tanto per ribadire che la stima verso l'allenatore resta intatta, e che però il presidente è pronto a una drastica scelta, seppure a malincuore.
"Vincere non è un hobby" aveva detto il numero uno nerazzurro lunedì. Oggi, Cuper ha ricevuto personalmente il messaggio, dopo averlo letto sui giornali.
Intanto, la squadra comincia a dare segni di nervosismo di fronte all'apporssimarsi della sfida che deciderà la stagione. Il capitano Zanetti ha buttato acqua sul fuoco: "Moratti viene spesso qui, ci viene a guardare, si ferma a parlare spesso con la squadra e con l' allenatore. La sua presenza non è una pressione. Sappiamo da soli l'importanza delle partite che stanno per arrivare. La squadra sa cosa deve fare...".

Intanto, è iniziata la trattativa tra l'Inter e i procuratori per ridurre gli stipendi dei giocatori. L'obiettivo è tagliare gli ingaggi del 30%: capitan Zanetti ha detto che la squadra "andrà incontro alla società".