Il coraggio di Daniele Silvestri (e di Meg)

[Paddy Garcia (POL)]

Al concertone di ieri qualcuno è riuscito a dire qualcosa di molto vero, nonostante sia stato scomodo per i potenti di turno e "politicamente scorretto" per la falsa moralità della par condicio...

P.G.




"Se c'è una guerra di cui vorrei parlare è quella che il nostro governo sta dichiarando in questo momento alla magistratura italiana. Diffidate sempre da chi sorride troppo."
Daniele Silvestri

"Non ci sarà pace senza giustizia e non ci sarà giustizia finché governeranno persone in doppiopetto come Bush, e i loro vassalli Blair e Berlusconi. Onore a tutti i partigiani del mondo!"
Meg

[enrique lister]

A me Meg piace pure (esteticamente, intendo dire ).

Però diffido un po' degli "artisti" che si buttano a capofitto nell'impegno sociale (quello facile: dichiarazioni, aizzamenti di folla, slogan etc.).

Sarò maligno, ma mi sembra marketing



Certo, visti i tempi, c'è anche da dire che poi magari rischiano di trovarsi una scopa in culo (letteralmente) come successe anni fa a quel poveraccio del Bo.Bi., però....

[Paddy Garcia (POL)]

Originally posted by enrique lister
A me Meg piace pure (esteticamente, intendo dire ).

Maiale

Però diffido un po' degli "artisti" che si buttano a capofitto nell'impegno sociale (quello facile: dichiarazioni, aizzamenti di folla, slogan etc.).

E' una polemica vecchia! Io sono dell'idea a che l'artista deve rasentare l'impegno sociale quando diventa critica al *potere*. Questo si può fare senza slogan, lo ha fatto benissimo De Andrè che ben si vedeva da fare marketing.

Per il resto credo che sia Meg che Silvestri (almeno loro) siano sinceri quando dicono quello che pensano, senza secondi fini. Se questo li giova oppure no è un altro discorso.

P.G.

[Gianmario]

Originally posted by Paddy Garcia

"Non ci sarà pace senza giustizia e non ci sarà giustizia finché governeranno persone in doppiopetto come Bush, e i loro vassalli Blair e Berlusconi. Onore a tutti i partigiani del mondo!"
Meg

Sputano nel piatto dove mangiano, se non ci fosse il liberalcapitalismo invece di avere conti in banca a 9 zeri sarebbero in stazione astrimpellare qualcosa nella speranza che qualcuno gli dia 1€.
Poi iosto Meg non so nemmeno chi sia, parlo delle "Rockstar" in generale.

[Gianfranco]

doveva essere solo un concerto e non un palco per farsi pubblicità....a me non me ne fotte perkè a mio parere il 70% dei ragazzi che era in piazza e che lo ha applaudito non capisce una mezza sega di politica e non sà che differenza ci sia tra Bertinotti e Berlusconi.....quindi figurati se hanno capito a cosa Silvestri si riferiva....e poi che coraggio? era solo sul palco....decine di ragazzi che anke se avesse detto abbasso il gelato al pistacchio lo avrebbero applaudito lo stesso....non aveva contraddittorio.....che cazzo di coraggio ha avuto?semmai ha avuto il coraggio di abbassarsi talmente tanto da sparare una battuta a effetto sicuro col solo scopo di uscire su un mezzo articoletto il giorno dopo sui quotidiani......mah.....cos'è che diceva "vorrei addormentarmi su un ghiacciaio tibetano"?è cosi se non sbaglio.....ecco appunto.....se ne vada in Tibet....così vediamo se lì ha meno paura di esprimersi che in Italia.

[soviet999]

Il connubio fra arte e politica risale a moooolto moooolto tempo fa... è praticamente sempre esistito, sia come collusione col potere (arte di propaganda) che come opposizione.
A me personalmente la musica di lotta (come anche la pittura) piace moltissimo, è un modo come un altro per lanciare messaggi.
Ovviamente, però, ci sono moltissimi che di questo approfittano, come si approfitta dello stemma del Che o di slogan facili da lanciare, ma che pochi sanno cosa significhino.
Quello delle magliette di Che Guevara è ormai un buisiness... come si suol dire, i capitalisti venderebbero pure la corda della loro stessa forca... un sacco di gente ci specula sopra, anche se sa che le idee che quella bella faccia rappresenta li spazzerebbe dalla faccia della terra...

[Vahagn]

A me invece fa piacere vedere che da sinistra qualcuno non sia venduto agli interessi anglo-giudaici. Ma sono tutti bisbigli che non fanno nè caldo nè freddo ai padroni: ovvero agli sgherri che dirigono multinazionali e alta-finanza (gli amministratori in doppiopetto che ci governano, invece, sono solo i loro burattini). Quelli vanno avanti imperterriti anche con tutte le bandierine del mondo sventolate inutilmente e infantilmente.
Senza contare che le critiche di Meg, Bennato, Silvestri, e soci, sono sempre dirette - in genere - agli amministratori di cui si diceva sopra, e non ai veri mandanti, cui non si fa mai nemmeno il solletico. E che la militanza di sinistra è particolarmente prona a cadere nelle trappole psicologiche tese dal potere anglo-giudaico, grazie soprattutto al portentoso grimaldello del ricatto morale dell' "Olocausto". Quando saprete sbarazzarvi dei miti ipnotici del potere anglo-giudaico, allora forse comincerete a fargli paura.

Saluti.

[enrique lister]

Originally posted by soviet999

Quello delle magliette di Che Guevara è ormai un buisiness... come si suol dire, i capitalisti venderebbero pure la corda della loro stessa forca... un sacco di gente ci specula sopra, anche se sa che le idee che quella bella faccia rappresenta li spazzerebbe dalla faccia della terra...

Appunto.
Il dirigente della Sony (mortacci loro.... ) è ben contento di avere tra le proprie file non solo le Destiny child ma (faccio nomi a caso) anche Gaber, 99 Posse, Silvestri etc.etc.
Diciamo che è la diversificazione del prodotto e quindi la diversificazione del target.
Esattamente come Mtv ha sbandierato bandiere della pace, video dei System of a down, messaggi antibellici....

Diciamo anche che l'unica strada seriamente "anticapitalista" sarebbe l'autoproduzione (come fanno molti gruppi, a cominciare dalla Banda Bassotti, con la Gridalo forte records), la quale peraltro a sua volta spesso cade nella stessa trappola
__________________________________________________ ______________________

Al tempo stesso capisco anche che non si può negare ad un "artista" il diritto di parola solo perché ha un contratto con una casa discografica, né si può interpretare tutto quello che dice e pensa come sempre e solo finalizzato al marketing.

poi, secondo molti, esistono anche discorsi "tattici": è chiaro che se vuoi che il tuo messaggio venga diffuso devi anche entrare in quel sistema che ti permette la notorietà.
I coerenti al 100%, di solito, suonano alle fermate della metro e non diffondono nulla

[soviet999]

Originally posted by enrique lister
Appunto.
Il dirigente della Sony (mortacci loro.... ) è ben contento di avere tra le proprie file non solo le Destiny child ma (faccio nomi a caso) anche Gaber, 99 Posse, Silvestri etc.etc.
Diciamo che è la diversificazione del prodotto e quindi la diversificazione del target.
Esattamente come Mtv ha sbandierato bandiere della pace, video dei System of a down, messaggi antibellici....

Diciamo anche che l'unica strada seriamente "anticapitalista" sarebbe l'autoproduzione (come fanno molti gruppi, a cominciare dalla Banda Bassotti, con la Gridalo forte records), la quale peraltro a sua volta spesso cade nella stessa trappola
__________________________________________________ ______________________

Al tempo stesso capisco anche che non si può negare ad un "artista" il diritto di parola solo perché ha un contratto con una casa discografica, né si può interpretare tutto quello che dice e pensa come sempre e solo finalizzato al marketing.

poi, secondo molti, esistono anche discorsi "tattici": è chiaro che se vuoi che il tuo messaggio venga diffuso devi anche entrare in quel sistema che ti permette la notorietà.
I coerenti al 100%, di solito, suonano alle fermate della metro e non diffondono nulla

L'autoproduzione è un'ottima via di coerenza... anche se non si può generalizzare e definire "venduti" tutti i gruppi militanti che incidono per etichette famose... è (come tu dici) un discorso tattico, basti pensare a gruppi come Rage Against the Machine, Ska-p, o cantautori impegnati...
...la via migliore, a mio parere, resta quella dettata dal grande Jello Biafra, dei Dead Kennedys: se vuoi combattere i media, diventa media!

[Paddy Garcia (POL)]

Un po' sorrido quanto leggo che per essere artisti impegnati bisogna come minimo fare gli eremiti a piedi scalzi!

Mi ricorda (devo averlo letto da qualche parte) la vicenda di Enzo Del Re, cantautore degli anni '70 che era solito vagare per le feste militanti a suonare i suoi pezzi. Siccome era contro la proprietà privata non possedeva nessuno strumento musicale: una volta salito sul palco individuava una sedia dalla platea, la prendeva e la percuoteva rappeggiandoci sopra le sue strofe. Adirittura ho letto che una notte costrinse dei suoi amici che lo ospitavano a farsi assieme a lui 10 km a piedi per tornare a casa dalla festa, perchè rifiutava di salire su un auto di un privato anche se apparteneva a un compagno!
Beh a quei tempi Guccini cantava:

"Voi critici, voi personaggi austeri,
militanti severi chiedo scusa a vossia
però non ho mai detto che a canzoni
si fan rivoluzioni, si possa far poesia!"

S'incazzo un po' difatti quando dopo un concerto a uan festa militante aveva osato chiedere trecentomilalire di pagamento e gli organizzatori lo constrinsero a sorbirsi due ore di assembela post-concerto dal titolo "E' giusto che il compagno Guccini chieda trecentomilalire a concerto?"

A parer mio oggi, anche per non rasentare questi grotteschi scenari, bisognerebbe cambiare in modo radicale il modo di pensare all'egemonia culturale (perchè è di questo che si tratta). Diventa media dice Soviet e ha ragione: alle volte per "capovolgere" il sistema abisogna usare la sua stessa forza e i suoi stessi mezzi. Ce lo ha insegnato Marcos, ce lo hanno insgnato le ultime esperienze di *comunicazione* politica di GlobalTV e delle televisioni di quartiere: "non spegnere la TV, fanne una tua!".

P.G.