Nichilismo e...

[mustang]

...civiltà.

Molti anni fa Bernard Henry Lévy e André Glucksmann erano i dioscuri del pensiero antitotalitario. In difesa delle vittime del comunismo reale riuscivano a celebrare persino la stretta di mano fra Jean Paul Sartre e Raymond Aron.
Oggi, con diversa fortuna, affrontano la divisione dell'Europa e l'"étrange défaite" della cultura francese.
BHL lo fa gettandosi sulla storia del reporter americano decapitato a Karachi dai terroristi islamici.
A.G. non ha aspettato l'11 settembre per mettere in guardia dal nichilismo che incombe sull'Occidente (saggio dal titolo "Dostoevsky à Manhattan").
Non ha dovuto attendere come andasse a finire Iraqi Freedom per accusare Chirac di gettare il ridicolo su una grande nazione.
Adesso scrive direttamente sul Wall Street Journal per denunciare la paralisi dell'Europa.
Non sappiamo più che pesci prendere, dice. "Persino il successo dell'unificazione monetaria non può farci dimenticare il crollo intellettuale dell'unione economica più vasta del mondo. L'Europa pensa a un ministro degli Esteri che parli con una sola voce. Ma costui che cosa mai potrà realizzare nel deserto concettuale in cui versiamo?".

In effetti, lo scontro tra pacifisti e interventisti durerà a lungo, secondo Glucksmann.
I primi sono una minoranza di governi, ma hanno la maggioranza dell'opinione pubblica; vogliono una Europa più forte e vedono in Bush un nemico.
I secondi raccolgono la maggioranza dei governi e una manciata di intellettuali; fedeli all'alleanza atlantica vedono un nemico in Saddam.
Per i primi, cioè Francia e Germania, l'Europa deve rompere con l'impero americano, perseguire un equilibrio di poteri multipolare, federando Russia, Cina, mondo arabo, India e America latina in una coalizione antiegemonica.

E' una visione ferma al 1914: niente Twin Towers, niente Ground Zero, niente armi apocalittiche, niente liberazione dal nazismo e dal comunismo e cinquant'anni di pax americana.
La scelta vera e vitale non è tra multilateralismo e unilateralismo, ma tra nichilismo e civiltà.

saluti

[Ronald]

Esatto , lo scontro è fra il nichilismo degli sconfitti dalla storia e la civiltà di quelli che hanno vinto.
Comunque la composizione dei due schieramenti , come è descritta dal tuo articolo , è un po' troppo schematica: non sono solo i governi ad essere atlantisti e non sempre l'opinione pubblica è anti-americana , ma dipende dai Paesi e anche dai tempi; le cose stanno cambiando.

saluti