http://amipalazzi.ifrance.com/amipalazzi/palazzi_it.htm
Ci vorrà un momento per caricare questa pagina, perché comprende molte immagini. Abbiate pazienza: vale la pena, se vi interessa conoscere la storia di un avventuriero davvero particolare.
Purtroppo una vicenda fantastica come questa non si riassume in poche righe.
Tra fatwa, mormoni, medaglie mussoliniane, agenti del Sismi, golpisti somali, il Supremo Ordine Salomonico dei Principi del Shekal, suore, un morto strangolato, nazisti esoterici, trenta bellissime ucraine, bandiere dell'Uygurstan, dittatori africani e dittatori comunisti ebbri di Dio.
Vi assicuro che vale la pena leggerlo...
Alcune chicche tra le tante...
Le straordinarie avventure di
Se cercate "Abdul Hadi Palazzi" su Google, vi accorgerete che lui non viene praticamente mai citato da fonti islamiche, mentre centinaia di siti di evangelici apocalittici americani convinti del valore biblico dello Stato d'Israele lo citano.
Un esempio per tutti - un sito evangelico interamente dedicato ad attaccare l'Islam mette un link al sito di Palazzi accanto a quello a un altro che afferma che "L'annientamento finale dell'Islam è predetto nella Bibbia.
Palazzi viene sempre chiamato "eminent Muslim cleric", un eminente chierico musulmano, che sostiene il diritto assoluto degli ebrei a tutta la Palestina e ha addirittura emesso una fatwa di condanna dell'Intifada. Egli afferma anche che solo lo Stato d'Israele dovrebbe avere autorità sulla città di Gerusalemme.
Basandosi su un versetto di controversa interpretazione del Corano (17:104), Palazzi sostiene che Dio stesso avrebbe decretato il "ritorno" degli ebrei in Terra Santa, un'affermazione che gli ha procurato tra l'altro un incontro personale con il presidente dello Stato d'Israele Moshe Katsav nel febbraio del 2001.
(...)
Hebron è nota per la presenza di una colonia di estremisti ebrei. Tra gli esponenti dell'insediamento, pochi raggiungono l'aggressività della famiglia di Baruch Marzel, un americano di New York e capo in Israele del Kach di Kahane, movimento messo fuorilegge per razzismo in Israele nel 1994 e dichiarato ufficialmente una "foreign terrorist organization" negli Stati Uniti. Decine di volte, Marzel ha aggredito fisicamente i suoi vicini di casa palestinesi. Non solo: assieme ad altri, egli dirige l'associazione Amici di Goldstein, in onore di una persona descritta dai suoi ammiratori nei termini che seguono:
"Il giorno del Purim, il dott. Baruch Goldstein, vestito da ufficiale dell'esercito, entrò nella Tomba dei Patriarchi e colpì a morte 29 arabi, ferendone all'incirca un altro centinaio. È nostra grande sfortuna che Baruch Goldstein, che D-o ne vendichi il sangue e che è stato brutalmente assassinato dagli arabi, non sia più tra di noi".
Gli Amici di Goldstein avevano dedicato un parco nella colonia di Kiryat Arbà al loro eroe, con tanto di tomba monumentale, poi rimossa dalla polizia israeliana.
Su un piano meno sanguinario, Marzel aveva organizzato una campagna di scritte e vandalismi contro la visita del Papa in Israele[6].
Marzel è talmente estremista che persino il Consiglio dello Yesha, che raggruppa i coloni nei Territori Occupati [7] ha preso le distanze da lui dopo che aveva aggredito il Presidente d'Israele. Mentre Abraham H. Foxman, direttore nazionale dell'Anti-Defamation League dei B'nai B'rith - organizzazione decisamente sionista - ha descritto il movimento di cui fa parte Marzel come "un culto basato sulla violenza e sul razzismo" che "viola sia la sostanza che lo spirito della tradizione ebraica"[8].
Questa premessa ci permette di capire cosa significhi esattamente il fatto che quando apriamo il sito dei coloni religiosi di Hebron, ci troviamo una foto di Palazzi a colloquio proprio con Marzel, in data 4 febbraio 2001.
Palazzi (a sinistra) con il terrorista Marzel
A proposito di Kahane, Palazzi ha fatto un paragone davvero singolare, che fa venire in mente la sua fatwa contro i girotondini:
"Il linciaggio morale di Rabbi Kahane ha molti punti di contatto con quel che è successo in Italia a Bettino Craxi." [8a]
Già nel 1998, Palazzi aveva pubblicato una "lettera da un chierico musulmano a due fratelli musulmani: Israele dovrebbe dichiarare nullo l'accordo di Oslo", in cui sosteneva la non esistenza di un popolo palestinese e dichiarava che "il governo israeliano dovrebbe trattare Arafat […] allo stesso modo in cui trattò Adolf Eichmann". Se, come auspica Palazzi, dovessero venire abrogati gli accordi di Oslo, quale dovrebbe essere il destino dei nativi palestinesi?
Dubitiamo che possa essere la concessione della cittadinanza israeliana, con perdita quindi del carattere etnico dello Stato di Israele. Un oscuro riferimento nel testo di Palazzi alla Giordania come il naturale Stato palestinese sembra auspicare la loro deportazione oltre il fiume.
In ogni caso, è Dio stesso che comanderebbe ai palestinesi di rassegnarsi al loro destino di subordinati in casa o esuli:
"Durante la sua recente visita in Canada Sheikh Abdul Hadi Palazzi ha detto in un'intervista al CJN che il Corano riconosce la Terra D'Israele come eredità dei Figli d'Israele e che l'attuale Stato d'Israele è adempimento della profezia coranica secondo cui, prima del Giorno del giudizio, il popolo ebraico tornerà a dimorarvi.
Coloro che insorgono contro Israele mettendo innanzi il nome dell'Islam in realtà commettono 'fitnah', ribellione e sedizione - ha detto Palazzi - e coloro che spingono gli ignoranti a fare una cosa del genere sono criminali del terrore."[9]
Con un curioso innesto biblico, Palazzi aggiunge un elemento razziale: una maledizione colpisce, a quanto pare, i canaaniti, cioè i palestinesi, che lui contrasta con gli ismailiti, gli arabi a suo avviso "veri".[10]
(...)
Quando Palazzi era un "antisemita"
Più interessante è il fatto che Palazzi non è affatto sempre stato sionista. Non lo era certamente quando lavorava presso l'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran a Roma. In quegli anni curò la traduzione e l'introduzione di libri "khomeinisti" come L'insegnamento islamico dell'ayotallah Tabataba'i e Vita e condotta del profeta Muhammad di Mortada Motahhari, oltre a Gesù profeta dell'islam pubblicato dalla casa editrice esoterica Atanor, creata da un'ala degli ex-militanti del movimento di destra Europa Civiltà che era entrata poi in Massoneria.
Certamente nessuno considerava Palazzi un sionista il giorno in cui si fece orgogliosamente fotografare accanto al capo spirituale di Hezbollah, lo Shaykh Fadlallah:
Palazzi con il capo spirituale del Hezbollah, lo Shaykh Fadlallah