Nubi nere quelle sul Comune di Civita Castellana. Nel ciclone ancora i dipendenti comunali e la gestione del personale da parte dell’amministrazione. E’ di ieri il caso del "zelante" addetto alla biblioteca che si è beccato una nota di demerito per aver rilasciato una dichiarazione ottimistica sul recente traguardo raggiunto dal comparto dove è impiegato (la consultabilità via internet dell’elenco completo dei volumi presenti sugli scaffali della biblioteca civitonica). Oggi invece l’attenzione si sposta su presunte agevolazioni nel trattamento economico ricevute da uno di quei dipendenti (anche se da parte degli esponenti della minoranza di centro sinistra c’è il sospetto che la situazione possa averne coinvolti altri) passati dall’azienda multiservizi al Comune.
Ci sarebbe un dipendente che negli ultimi 15 mesi avrebbe ricevuto regolare stipendio e premi di produzione senza mai timbrare il cartellino. La vicenda è emersa in sede di commissione unificata Bilancio e Lavori Pubblici (svoltasi nei giorni scorsi) a seguito di una domanda precisa rivolta dal consigliere di maggioranza Alberto Sacchi all’assessore Luciana Sacchi. Il quesito verteva proprio sull’argomento poco sopra esposto, ovvero se l’assessore fosse a conoscenza del fatto che alcuni dipendenti avessero usufruito di benefici senza aver documentato la propria presenza durante l’orario di lavoro. L’assessore ha dato risposta affermativa configurando addirittura, come riferiro da Danilo Corazza, consigliere del gruppo di Rifondazione, i reati di omissione di atti di ufficio e di abuso di potere. Sulla questione è intervenuto anche il presidente dei revisori dei conti, che ha chiesto l’invio degli atti alla Procura della Repubblica, richiesta avanzata anche dallo stesso Corazza.
Sulla vicenda si è svolta anche una seduta straordinaria del consiglio comunale a porte chiuse. «Sono venuto a conoscenza dei fatti solo in sede di commissione - dice il sindaco di Civita Castellana, Massimo Giampieri - ma ho disposto immediatamente di essere portato a conoscenza di tutta la documentazione. Ho anche disposto una indagine interna per accertare eventuali responsabilità. Naturalmente nulla esclude l’invio degli atti alla Procura dato che ho ricevuto richiesta a farlo dal consigliere Corazza».