Quale a vostro avviso è l'unica concezione politico-culturale che possa veramente difedere le nostre Identità etniche e le nostre millenarie Tradizoni dal mondialismo omologante ?
E perchè?
Popolo delle Libertà
Partito Democratico
Lega Nord
Italia dei Valori
Unione di Centro
Partito della Rifondazione Comunista
Partito Socialista
Sinistra Democratica
Verdi
Partito dei Comunisti Italiani
La Destra
Forza Nuova
Partito Comunista dei Lavoratori
Quale a vostro avviso è l'unica concezione politico-culturale che possa veramente difedere le nostre Identità etniche e le nostre millenarie Tradizoni dal mondialismo omologante ?
E perchè?
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
Mi sembra un sondaggio malposto (anche se interessante). Per renderlo migliore, suggerisco di abolire l'opzione "padanismo", dandola per scontata. Quello che voglio dire è che, pur con miliardi di differenze, più o meno tutti quelli che scrivono su questo forum e su Padania (tranne Larth) sono padanisti. Io sono libertario e padanista; altri si definiranno etnonazionalisti e padanisti; eccetera. Al tempo stesso, eliminerei "autonomismo/federalismo fiscale", in quanto di tratta di misure d'impatto minore ma che nessuno, credo, rifiuterebbe. Suggerisco dunque le seguenti opzioni:
* stato-nazionalismo.
* liberalismo/libertarismo/liberismo.
* etno-nazionalismo/etno-federalismo.
* globalismo giuridico.
Naturalmente, mentre l'opzione liberale è anti-statalista, le restanti tre rappresentano differenti declinazioni dello stato moderno: a livello "nazionale" (in senso ottocentesco), "etnico", oppure "mondiale".
Prima di votare attendo i vostri commenti sulla mia proposta.
"Non spargerai false dicerie; non presterai mano al colpevole per essere testimone in favore di un'ingiustizia. Non seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo per deviate la maggioranza, per falsare la giustizia. Non favorirai nemmeno il debole nel suo processo" (Esodo 23: 1-3)
Anti-statalista è anche l'etno-federalismo che rigetta il vecchio concetto di Stato-Nazione di matrice ottocentesca e massonica. Difficilmente uno Stato coincide con una Nazione. Lo Stato italiano è uno stato plurinazionale, composto cioè da più Nazioni o entità o comunità etniche: Veneto, Insubria, Piemonte, Trentino-Tirolo,Friuli, Emilia ...
L'insieme di queste comunità Alpino-Padane costituisce una Federazione/Confederazione di Nazioni cheprende il nome di Padania.
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
intendi in una padania indipendente o all'interno dello stato itagliano?Originally posted by Der Wehrwolf
Quale a vostro avviso è l'unica concezione politico-culturale che possa veramente difedere le nostre Identità etniche e le nostre millenarie Tradizoni dal mondialismo omologante ?
E perchè?
Questo non significa rifiutare lo stato (cioè, weberianamente, il monopolio della violenza legittima su un dato territorio). Significa solo sposare lo stato moderno, su una scala inferiore ("etnica", appunto, anziché "nazionale"). Comunque ci siamo capiti.Anti-statalista è anche l'etno-federalismo che rigetta il vecchio concetto di Stato-Nazione di matrice ottocentesca e massonica. Difficilmente uno Stato coincide con una Nazione. Lo Stato italiano è uno stato plurinazionale, composto cioè da più Nazioni o entità o comunità etniche: Veneto, Insubria, Piemonte, Trentino-Tirolo,Friuli, Emilia ...
"Non spargerai false dicerie; non presterai mano al colpevole per essere testimone in favore di un'ingiustizia. Non seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo per deviate la maggioranza, per falsare la giustizia. Non favorirai nemmeno il debole nel suo processo" (Esodo 23: 1-3)
In una Confederazione di comunità etniche o Nazioni Padano-Alpine ( Veneto, Liguria, Insubria,...)chiamate Padania, Confederazione o Federazione sovrana ed indipendente dal giogo itagliano, della UEe degli U$A.Originally posted by asburgico
intendi in una padania indipendente o all'interno dello stato itagliano?
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
libertarismo e padanismo sono 2 concetti in contraposizione visto che uno è per la globalizzazione (economica, sociale...) e padanismo è recupero di radici (lingue, etnia, tessuto imprenditoriale) messe in pericolo non solo dallo stato italiano ma sempre di più dagli effetti del liberismo e cioè imigrazione terzomondiale che distruggono il ns tessuto etnico, invasione delle multinazionali che distruggono il ns tessuto produttivo, invasione culturale dei sottoprodotti del liberalismo (american way of life..MTv) che distruggono (anche se ci vuole poco visto il grado di cerebrolesità dei padani) le nostre culture...mentre etnofederalismo è sinonimo di difesa (economica-etnica) delle nostre radici
Concordo!Originally posted by Il Patriota
libertarismo e padanismo sono 2 concetti in contraposizione visto che uno è per la globalizzazione (economica, sociale...) e padanismo è recupero di radici (lingue, etnia, tessuto imprenditoriale) messe in pericolo non solo dallo stato italiano ma sempre di più dagli effetti del liberismo e cioè imigrazione terzomondiale che distruggono il ns tessuto etnico, invasione delle multinazionali che distruggono il ns tessuto produttivo, invasione culturale dei sottoprodotti del liberalismo (american way of life..MTv) che distruggono (anche se ci vuole poco visto il grado di cerebrolesità dei padani) le nostre culture...mentre etnofederalismo è sinonimo di difesa (economica-etnica) delle nostre radici
Il pensiero etnonazionalista/etnofederalista non è una concezione utopistica come sono invece quellea liberista o quella marxista.
Il pensiero etnofederalista da delle risposte CONCRETE per preservare e difendere le Identità etniche e le Tradizioni religiose,spirituali,culturali,storiche ed economiche dei Popoli Padano-Alpini. Fissa dei paletti chiari ed oggettivi che non possono essere elusi o interpretati soggettivamente.
Il libertarismo invece è una concezione astratta che ognuno interpreta soggettivamente ovvero come vuole ( diversi pensatori libertatristi ne hanno dato visioni differenti ).
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
Naturalmente la difesa dell'identità è in stretta relazione al riconoscimento istituzionale delle Piccole Patrie, che a sua volta non può non costitursi secondo i residuali criteri etnici. Io sono piuttosto pessimista sulla possibilità di attribuire forti tonalità, oggi, all'elemento "etnico", perchè sarebbe necessario "violentare" eccessivamente le risultanti storiche con le quali volenti o nolenti dobbiamo confrontarci, pena pericolose cadute in controproducenti populismi e demagogie. D'altro canto quello di etnicità è un concetto "aperto", e la sfida risiede nella possibilità di pensare l'appartenenza comunitaria nel terzo millennio, dove è forte la consapevolezza dei diritti sanciti in epoca rivoluzionaria. Ogni lotta è una lotta di sintesi, mai di negazione esclusivamente reazionaria. Il realismo consiglia quindi di "armeggiare" con i postulati liberali da un lato e identitari dall'altro. I liberali chiederanno che venga rispettato il diritto all'autodeterminazione A PRESCINDERE, gli identitari forniranno le ragioni storiche a partire da cui si invoca libertà; i liberali proporranno una cornice istituzionale moderna e idonea alla coscienza che, piaccia o non piaccia, è stata posta in essere dal 1789 a oggi. Gli etnofederalisti costruiranno l'ethos, ossia quell'insieme di valori e simboli necessari a creare uno spazio sociale condiviso. In sintesi il cammino di autodeterminazione prevede al suo inizio la logica bipolare che poi animerà le diverse comunità una volta costituite come repubbliche sovrane.
Il problema è capire comunque che queste repubbliche sovrane non devono porsi come stati giacobini in scala ridotta, perchè l'unica appartenenza che oggi abbia un senso, permettendo la conciliazione di identità e libertà, è quella a un lembo di terra omogeneo (città metropolitane,cantoni, comunità montane, comprensori, comuni) , ossia al VERO orizzonte fisico, concreto, d'azione sociale del cittadino, il quale è tale nella misura in cui è fisicamente possibilitatato a partecipare direttamente alla sfera pubblica. Senza democrazia diretta o comunque partecipata non sarà mai possibile estraniarsi dalla dimensione antipolitica degli attuali stati nazionali.
La mia risposta al quesito è quindi questa: l'identità è sempre identità costituitasi all'interno del concreto spazio d'azione dell'individuo, che sempre entro questo spazio si pone come cittadino e quindi come "appartenente" a un insieme che lo trascende. Poichè questo spazio d'azione è storico oltrechè territoriale, è chiaro che è sito nella storia, ossia nella tradizione, il vero principio d'autorità: il popolo è sovrano, ed esercita direttamente queste prerogative nei limiti sanciti da valori e principi fondamentali capaci di misurare il bene comune e l'interesse generale.
Facendo almeno 2,1 figli per famiglia,altrimenti il resto sono solo chiacchere da accademia.Come preservare le nostre Identità e Tradizoni dal mondialismo globalizzante?