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  1. #11
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    Originally posted by Gianmario
    Dai Paddy, spiegaci un po' come mai se gli immigrati sono ubriachi e picchianogli italiani è una normale rissa tra ubriachi se invece succede il contrario metti sempre in ballo lo sfondo razziale dell'aggressione ?
    Ma davvero hai la faccia tosta di mettere sullo stesso piano Murazzi e quello che è accaduto? Ti ricordo ancora che i tizi (non era una persona ubriaca ma un gruppo intero) in questione sono stati condannati a omicidio volontario, perchè dopo aver buttato in fiume l'immigrato hanno lanciato bottiglie e lattine per 10 minuti affinchè affogasse, gridandogli frasi razziste. Casi illuminanti di lucida ubriachezza.

    Tutti sanno che al Murazzi esiste la pratica politica dei naziskin e dei fascisti nostrani, tutti sanno quali siano le loro abitudini di organizzare raid contro gli immigrati, tutti sanno dove si trovano le loro sedi di incontro, tutti sanno i loro programmi contro i tossicodipendenti, i barboni e tutti gli esclusi della società.

    Abdellah è stato ucciso dai dei fascistelli torinesi che gli hanno impedito di risalire pestandolo, insultandolo, gettando bottiglie e ogni altra cosa. Magari non sono usciti di casa con l'idea di farlo ma in quel momento era in atto un vero e proprio atto di squadrismo asssino che ancora qualche ngazionista cerca di far passare come rissa da bar. Due anni prima, nel 95, nel Po successe identicamente la stessa cosa, tanto per confermare che la intolleranza assassina esiste come: era stato buttato con le manette Khalid, pestato a sangue da buttafuori naziskin e poi dai poliziotti.

    L'odio razziale, l'ignoranza e l'oscurantismo culturale dettato dall'ideologia rerazionaria del fascismo può portare solo a questo tipo di barbarie.

    P.G.



    Quella di ieri è evidente che sitrattadi aggressione di un pazzo ubriaco, non ci sono dubbi nemmeno si conoscevanoe nemmeno hanno litigato non ci vuole moltoa capirlo, di sicuro se fosse successo a parti invertite avresti tentato di dimostrare il contrario.
    Questa è una tua supposizione che purtroppo (per te) non ha alcun riferimento concreto. Facile ragionare sui "se", arrampicandosi (goffamente) per tentare di mettere sullo stesso piano delle situazione distinte.

    P.G.
    "Vogliamo distruggere tutti quei ridicoli monumenti del tipo "a coloro che hanno dato la vita per la patria" che incombono in ogni paese e, al loro posto, costruiremo dei monumenti ai disertori. I monumenti ai disertori rappresentano anche i caduti in guerra perchè ognuno di loro è morto malidicendo la guerra e invidiando la fortuna del disertore. La resistenza nasce dalla diserzione"

    Partigiano antifascista, Venezia, 1943





  2. #12
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    Predefinito Re: Re: Dati

    Originally posted by Gianmario
    Ecco bravo, ora di a Manconi di fare una ricerca su quanti cittadini italiani vengono aggrediti da extracomunitarie quanti di questi fatti vengono messi in prima pagina nazionale.

    Continui a negare l'evidenza. Quando le vittime sono i fratelli migranti, la notizia non ha alcuna risonanza mediatica.

    Faccio un esempio lampante che tutti ricordano: qualche anno fa si erano verificati tre casi in due giorni di crimini mortali contro immigrati: due in Lombardia ed uno a Roma. Erano stati investiti per strada. Gli investitori erano tutti italiani ubriachi, le vittime erano tutte cittadini "extracomunitari". Di questi tre casi i giornali hanno parlato solo per un giorno, di passaggio; anzi in uno dei casi si è parlato un giorno in più, solo per il fatto che l'investitore, dopo essere fuggito, si era presentato in questura: quindi grandi elogi per il cittadino modello e tante altre amenità del genere.

    Invece, tutti ricorderanno il caso dell'albanese, immigrato regolare, che aveva investito un bambino: nome e cognome sbattuti su tutte le prime pagine dei giornali, insieme a tutta la sua storia, fino al processo e all'espulsione. Chi di noi ha saputo niente degli investitori autoctoni? Pensi che qualcuno saprà mai se un processo ci sarà , e come si svolgerà, e quale ne sarà la conclusione?

    E' una doppia morale, che istiga la caccia all'immigrato, quando il migrante era l'investitore, ed al silenzio quando era la vittima, invece mettere in risalto il fatto che le vittime degli ubriachi hanno tutte la stessa dignità, e che gli ubriachi, qualunque sia il loro luogo di nascita, sono tutti uguali di fronte alla legge.

    P.G.
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  3. #13
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    Predefinito Re: Per rinfrescare la memoria: ancora sui fatti dell'Ostiense

    Originally posted by Gianmario
    Il Presidio


    In seguito alla rissa avvenuta nel quartiere Ostiense (dove e' sita la nostra sede) che ha avuto come triste epilogo l'arresto di quattro ragazzi degli Irriducibili colpevoli solamente di aver difeso le fidanzate dalle ripetute molestie di alcuni extracomunitari, si e' scatenata la solita vergognosa campagna diffamatoria operata dalla stampa.
    il manifesto - 15 Ottobre 2002
    E' arabo, ammazzalo
    Massacrato con spranghe e mazze da baseball un giovane marocchino a Roma, è in coma. L'agguato compiuto da un gruppo di «irriducibili» laziali, arrestati. Un quartiere lacerato fra degrado e violenze ultrà

    CINZIA GUBBINI
    ROMA
    E'stato un agguato in piena regola, un'aggressione preparata. I due ultras della Lazio che domenica sera hanno pestato a sangue il marocchino Abdel Kay a Roma hanno deciso una vera e propria spedizione puntiva ai danni di un immigrato. Probabilmente ai danni di un qualsiasi immigrato. Non si sa cosa sia successo all'incrocio tra via Carletti e via della stazione Ostiense: il movente dell'aggressione non è chiaro. I due appartenenti al gruppo laziale degli «Irriducibili» dicono che Kay - ora ricoverato in coma - avrebbe infastidito una ragazza. Ma le testimonianze di chi ha assistito al pestaggio, affacciato alla finestra di casa, gridando «Disgraziati, lasciatelo stare», raccontano un'altra storia: «Ho visto un ragazzo che correva, chiedeva aiuto, dietro di lui altri quattro con delle mazze da baseball in mano - racconta Filippo, un ragazzo che ha visto tutta la scena dalla finestra di casa - Al primo incrocio, è uscito un altro gruppo di persone, anche quelle con le mazze in mano. Saranno state in tutto sei o sette». Insomma, un accerchiamento. Abdel si deve essere trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato. «Lo hanno picchiato a sangue, io gridavo e due di loro si sono spaventati e sono scappati. Il ragazzo si è rialzato e si è appoggiato a una macchina dall'altra parte della strada. Allora uno di quei balordi gli si è messo davanti, e ha sferrato un colpo in pieno viso. Così, a sangue freddo». La Digos ha arrestato due persone del «commando»: si tratta di Stefano Celi, 28 anni, noto nel quartiere come «er pasticca», e Simone Belli, 19. Entrambi «Irriducibili», entrambi frequentatori della sede del gruppo che si trova all'incrocio tra via Carletti e Via Bossi. Kay, 31 anni, invece, è un facchino, lavora per una cooperativa e vive in Italia da quattro anni con la sorella più piccola, che ieri ha trascorso tutta la notte fuori dalla sala di rianimazione. Impaurita, quasi si vergogna di piangere quando vede il fratello che viene portato in radiologia attaccato a un respiratore, con la testa completamente fasciata e gli occhi chiusi. Il suo fidanzato, Vittorio, un italiano racconta: «Abdel lavora da sempre, stava finalmente per essere regolarizzato con la sanatoria. E' uno tranquillo, gli piace il calcio, ma non ha certo i soldi per andare allo stadio». Insomma, uno che non ha tempo da perdere, e figurarsi se ha voglia di importunare le ragazze dei bulli del quartiere come sostengono gli aggressori. Lui che in quel quartiere ci va ogni tanto e dorme da amici in un seminterrato. Oppure si appoggia a casa del ragazzo della sorella, a Tivoli e cerca sempre di non dare nell'occhio, perché è «clandestino». «Lo chiamavano il fantasma», racconta Vittorio.

    Er pasticca, Stefano Celi, e Simone Belli invece sono due che si mettevano in mostra, eccome. Non appartengono a gruppi politici, ma la loro violenza è nota tanto che Celi aveva già subito il provvedimento di allontanamento dagli stadi. Due «mele marce», insomma, conosciute dalla polizia. Secondo la quale lo sfondo razziale dell'episodio non è da mettere in discussione, e il motivo addotto da due giovani per giustificarsi «è assolutamente pretestuoso». Adesso sono accusati di tentato omicidio con l'aggravante delle motivazioni razziali.

    Certo non erano soli. Altre due persone sono state individuate e risultano irreperibili, mentre si sta tentando di identificare almeno un quinto aggressore. E sicuramente non sono neanche troppo furbi, visto che per l'ansia di scappare hanno lasciato per terra un cellulare e tre mazze con su scritto «Irriducibili» e «Digos boia», simili a quelle trovate dentro la sede, ora sotto sequestro. Il gruppo ultras, tuttavia, sconfessa l'azione; e ieri pomeriggio parlava di «complotto», dolendosi per «l'evidente danno di immagine».

    Ma quel gruppo di ragazzi che il sabato prepara gli striscioni per la partita non è ben visto dagli abitanti del quartiere. «Disgraziati», «teste calde» , «pericolosi», sono gli aggettivi che usano gli abitanti della via, ancora sconvolti per l'accaduto e ben attenti a non dire il proprio nome per paura di ritorsioni. Ma le stesse persone sono anche stanche di vivere in un quartiere che ha perso il lustro di un tempo: «Io ho paura a portare fuori il cane la sera», confessa Sara. Sono tantissime le persone che dormono per strada, in una zona molto «ricca» della città, in continua ristrutturazione per «rivitalizzare» il quartiere ma dove mancano completamente interventi sociali e culturali. «Da queste parti chi lavora per costruire una convivenza democratica è abbandonato», dicono i ragazzi del vicino centro sociale Villaggio Gobale. «Quel quartiere è una bomba a orologeria».
    "Vogliamo distruggere tutti quei ridicoli monumenti del tipo "a coloro che hanno dato la vita per la patria" che incombono in ogni paese e, al loro posto, costruiremo dei monumenti ai disertori. I monumenti ai disertori rappresentano anche i caduti in guerra perchè ognuno di loro è morto malidicendo la guerra e invidiando la fortuna del disertore. La resistenza nasce dalla diserzione"

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  4. #14
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    La tua caduta di stile ha tutta la mia comprensione, credo di aver letto raramente una serie di sproloqui come questi, quanti articoli vengono dati dalla stampa o dalla televisione per il 90% degli abusi sessuali su minori che avvengono nell'ambito famigliare, o per il 85% di stupri compiuti da italianissimi, quanto spazio in proporsione è stato dato per l'episodio di Savona, coinvolto un marocchino, voglio ricordare che se ne è parlato per ben due settimane, 14 giorni, nello stesso tempo altri 10 minori venivano violentati da genitori o parenti, notizia zero, questa è la realtà.
    Provate ad andare sul trenino che da Ostia porta a Roma dopo le otto di sera, soprattutto se siete donna, guardate bene in faccia i tipi che girano, provacano, insukltano le persone, siamo perfino arrivati allo spuuto in faccia verso un anziano con moglie, marocchini, extracomunitari, no rapati, coatti imbecelli, chiamateli come volete, ma soprattutto italianissimi, anzi romanissimi.

  5. #15
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    1) La xenofobia esiste presso tutte le etnie, con la differenza che alcune sembran legittimate a mantenere comportamenti subdolamente razzisti verso altre a cui invece vien chiesto di immergere la coscienza nel senso di colpa e nella volontà auto-inibitoria. Così nessuno si scandalizza delle profonde barriere che gran parte del mondo ebraico pone nei confronti degli altri popoli, barriere innanzitutto razziali data l'essenza di tale fede, ma tutti si indignano se qualche gerarchia ecclesiastica pone accenti eccessivamente marcati sull'integrità del messaggio cristiano.
    2) I popoli europei sono anzi oggigiorno i popoli più tolleranti che si diano, poichè i suoi statuti di libertà sono condivisi e accettati, e certe "reazioni" di fronte alla presenza INVADENTE di culture estranee e inassimilabili o piuttosto a certe degenerazioni barbare da anni all'ordine del giorno (che possono essere ANCHE di natura sociale, ma che non possono trovare soluzione A SPESE dei cittadini, in quanto si tratterebbe di false soluzioni mistificatorie care al progressismo) sono nulla se paragonate a quanto avviene nei luoghi dei popoli presunti discriminati e comunque sempre proporzionali al tasso d'integrazione che le diverse comunità dimostrano.
    3) Compito dello stato è proteggere innanzitutto i propri cittadini, che eleggono i propri rappresentanti perchè costoro provvedano a GARANTIRNE la vita, la libertà, la proprietà, la ricerca della felicità. Uno stato ha senso a partire da questo compito, e ha il dovere di adottare ogni misura in proposito. Se gli extracomunitari rappresentano, dati alla mano, un problema sociale per coloro che detengono la CITTADINANZA, bisogna agire in base al dato di fatto. Altrimenti non si fa politica. E poichè si DEVE far politica, si deve sempre ragionare per GENERALIZZAZIONE, poichè la politica non può perdersi nel particolare o nella singolarità episodica. Non si possono vagliare gli extracomunitari a uno a uno e misurarne le caratteristiche sociali. Il principio di risposta al problema sociale e di prevenzione verso ulteriori mali impone di considerare i migranti nella loro generalità e di fronteggiare tramite questi tratti la situazione. Se poi si vuole fare religione, ed è giusto considerare anche questo aspetto, si farà religione: la società civile, gli enti preposti, il mondo associativo si adopereranno CARITATIVAMENTE per abbassare il tasso di sperequazione e avviare progetti di solidarietà, in collaborazione con la sfera politica la quale agirà e pretenderà azione nel rispetto della suddetta gerarchia naturale di fini.
    4) Anche in Europa esiste un tasso endemico di inciviltà e criminalità. Compito della politica è impedire che questo tasso diventi patologico. Bisogna quindi accettare come naturale un certo numero di crimini interni al tessuto sociale autoctono, cercare ovviamente di ridurli quanto più possibile, punirli, ma non scandalizzarsi di fronte a dati di fatto comunque ENDEMICI. Come vedete il cerchio si chiude in maniera estremamente razionale.
    5) Klassenkampf, vergognati di ciò che hai scritto. Cosa dovrebbe dire la gente allora di chi passa il tempo in un centro sociale, ossia in edifici abusivamente occupati a sottoculturizzarsi, fumare erba e propagandare l'alienazione sociale? Prima pretendi rispetto per un punkabbestia ucciso a Genova mentre sbandierava minacciosamente un estintore in faccia a un ragazzo messo con le spalle al muro e poi ti disinteressi della morte senza alcuna ragione di un ventiduenne che sognava semplicemente d'assistere a una partita di calcio? Vi rendete conto che siete i primi a distinguere i morti?

  6. #16
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    Predefinito Re: Per rinfrescare la memoria: ancora sui fatti dell'Ostiense

    Originally posted by Gianmario
    Il Presidio

    LIBERTA' PER GLI ULTRAS LAZIALI ARRESTATI ...






    [/B]

    SE DIFENDERE LE NOSTRE DONNE E' REATO SIAMO TUTTI COLPEVOLI

  7. #17
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    Predefinito Re: Dati

    Originally posted by Paddy Garcia
    In Italia, ogni 25 ore, uno straniero subisce un atto di violenza.

    Il 34,7% delle violenze su cittadini immigrati è di chiara matrice xenofoba.

    Solo l'1,5% degli eventi registrati diventa notizia di prima pagina.

    Tipologia degli articoli:



    Da una ricerca promossa da Luigi Manconi e curata da Michele Sorice, sugli atti di violenza contro gli stranieri nel corso dell'anno 2000.

    P.G.

    Se stanno a casa loro non gli succede niente

  8. #18
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    Originally posted by KLASSENKAMPF
    1- appunto xkè esiste, bisogna metter fine alla sua esistenza.
    2- Per puntualizzare: chi non si scandalizza è proprio la feccia razzista itagliota che trova nell'apologia del mito olocaustico e delle cd "vittime innocenti" israhelliane lo sdoganamento al proprio razzismo. Una volta ho sentito il porco Le Pen dire a FR1: "Moi antisémite? Mais si pour moi Israel est l'état idéal?!" (la dieresi su "Israel" ce la metti tu.)
    3- "reazioni" rima con "reazionari". Non direi che la "reazione" sia "nulla".
    4- Me li passi sti dati? (possibilmente non di fonte sionista, come quelli di Mannheimer).
    5- Allora uso le tue procedure:
    a) parlo da svizzero: fuori dai coglioni tutti i giornalieri extraconfederali che vengono dal comasco e dal varesotto a tastarci le donne; a fregarci il lavoro e non pagano nemmeno le tasse!
    b) parlo da tedesco: fuori dai coglioni i mafiosi italiani che vengono qui, buttano la mondezza per le strade; puzzano di cipolla; diffondono malattie; non imparano la lingua manco dopo 30 anni; lavorano un mese, poi si licenziano e beccano i soldi della Sozialhilfe a spese di noi contribuenti tedeschi;vanno nelle Stuben, si ubriacano e non pagano il conto; molestano le ns ragazze e se provi a guardare una delle loro ti becchi una coltellata.
    DEVO CONTINUARE A GENERALIZZARE?
    6) "Senza lacuna ragione"? Chi l'ha detto? Qualche scimmia mediatica? Puoi provare che non sia stata "la povera vittima" a provocare "una reazione" da parte del rumeno?
    7) Parlo per me: sicuramente distinguo.
    In ogni caso la xenofobia è naturale e inestirpabile: si può attutire episodicamente, ma se pensi di ribellarti alla natura sei un ingenuo. Ogni stato sovrano ha comunque il diritto e il dovere di generalizzare nell'interesse dei propri cittadini, chiaramente non secondo schemi "volgari", ma statistiche alla mano: la politica è tecnica, non istinto . Comunque vedo che oramai è diventato spontaneo per voi schierarvi dalla parte di Caino, pervertendo ogni principio sociale. Questo fatto la dice lunga su tante cose. Ciò va a vantaggio di noi "reazionari", poichè la parte sana del paese capisce bene quale possa essere il vostro "altro mondo possibile", davvero indesiderabile.

    Saluti

  9. #19
    faccia di merda
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    e tu, alto atesino, stattene in suttiroler, che nfastidio dava un ragazzo che veniva a TORINO, perche tu, non viaggi mai?? ed allora, se ti accoltellassero, e qualcuno dicesse: invece di rompere i maroni ad IBIZA O CANGUN(IPOTESI), POTEVA RESTARE A CASINA SUA ... comunque, proprio voi tirolesi parlate, ringraziate lo stato italiano, siete una regione a statuto speciale, e i privilegi che vi hanno dato, altro che noi in PIEMONTE,
    voi, gli italiani li avete sempre trattato come i cani, beccatevi un po di albanesi o rumeni o maruchen, poi mi dici, chi e' il meglio

  10. #20
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    Predefinito

    Originally posted by KLASSENKAMPF
    - A me non interessa estirpare (ausrotten) la xenophobia. Mi interessa estirpare gli xenophobi!
    - "Parte sana"?!
    Ma come parli? Che hai preso lezioni di retorica ottocentesca da quel vecchio rincoglionito delinquente di Gustavo Selva?
    Come parlo io? Mi sembra con proprietà di linguaggio. Parte sana è un concetto chiaro e distinto per indicare quella parte della società consapevole delle proprie responsabilità cosiccome dei propri diritti, ben distinta dai "germi" sociali senza arte né parte. Germi che del resto è fin troppo facile "estirpare" (levà da u belin) , poichè si auto-estirpano già da loro stessi. Che triste essere di sinistra.

 

 
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