da LIBERAZIONE 13 Maggio 2003
contro la guerra, per i diritti senza se e senza ma
ART. 18 Gay, lesbiche e transessuali per il Sì
Se il tuo capo può licenziarti in qualsiasi momento e senza una giusta causa, come puoi rivendicare altri diritti ed essere rispettato per le tue scelte di vita?
I lavoratori e le lavoratrici non hanno uguali diritti: per condizioni oggettive che attengono al mercato del lavoro, ma anche per scelte e condizioni personali che riguardano le culture, il genere, l'orientamento sessuale, il paese di provenienza. Le ideologie razziste e sessiste oggi ispirate al neoliberismo privano donne e uomini di diritti fondamentali.
I pregiudizi verso le persone omosessulai e transessuali alimentano ancora discriminazioni , mobbing, emarginazioni, violenze psicologiche, molestie nel mondo del lavoro. La direttiva europea 78/2000 e il referendum per l'estensione dell'articolo 18 rappresentano insieme, un'importante occasione per estendere tutele e garanzie a tutti coloro che oggi subiscono discriminazione.
Estendere i diritti del lavoro , renderli davvero universali, è un fatto di civiltà. Siccome non c'è pace senza giustizia, noi crediamo che il No alla guerra globale sia fortemente legato ad una necessaria alternativa al modello neoliberista che la genera, producendo sul fronte interno, lo smantellamento dei diritti fondamentali , a partire dal diritto a non essere licenziati "senza giusta causa".
Noi vogliamo concorrere alla costruzione di una diversa cittadinanza per uomini e donne , contrapposta al processo di precarizzazione che ha pervaso il sistema di garanzie e di tutele esistente, creando sempre più profonde disuguaglianze e esclusioni.
L'estensione dell'art. 18 è una tutela immediata per Tutti/e le lavoratrici e i lavoratori dipendenti e apre la strada all'estensione dei diritti anche per il lavoro atipicoe precario che dilaga fra donne e giovani.
La vittoria del Sì determinerebbe nei fatti la prima sconfitta del governo Berlusconi, un primo stop alle politiche neoliberiste e di smantellamento dello stato sociale.
Noi che ci battiamo per un altro mondo possibile, rivendichiamo una indivisibilità dei diritti sociali e civili. Per queste ragioni aderiamo alla campagna per il Sì, impegnandoci per la vittoria del referendum nelel città dove siamo presenti.
Hanno già aderito:
Agedo - Associazione nazionale genitori di omosessuali
Ali - Alternativa lesbica italiana
Antagonismo gay - Bologna
Arcigay Il Cassero - Bologna
ArciLesbica Nazionale
Associazione Altroquando - Palermo
Associazione Arcinuovagay - Cesena
Associazione culturale Youkali - Bologna
Associazione Crisalide
ArciTrans
Bari Pride 2003
Circolo Pink - Verona
Circolo Arcigay - Arcilesbica "Omphalos" - Perugia
Circolo Arcigay - Arcilesbica "Circomassimo" - Ferrara
Circolo Arcilesbica - Bologna
Circolo Arcilesbica " Lady Oscar" - Palermo
Circolo Arcilesbica - Roma
Circolo Arcilesbica - Trento
Circolo Arcilesbica Zami - Milano
Circolo Mario Mieli - Roma
Di' Gay Project Onlus
Fuoricampo Italian Lesbian Group
GayRoma
Glo - Gruppo di Liberazione Omosessuale
Mit - Movimento italiano transessuali
Mos - Movimento omosessuale sardo
e inoltre
Maria Gigliola Toniollo - CGIL nazionale, ufficio nuovi diritti
Mirella Izzo - Ufficio nuovi diritti CGIL Genova
Delia Vaccarello - giornalista, scrittrice
Giovanni Dall'Orto - Direttore di "Pride"
Eleonora Dall'Ovo - Radio popolare Milano
Gabriella Romano - regista
Massimo Consoli - Scrittore
Imma Battaglia
Michele Bellomo, portavoce Bari Pride
Helena Velena
Vladimir Luxuria
Titti De Simone
Nichi Vendola