Il nuovo leader deve poter combattere ad armi pari. Deve quindi avere anche il nostro i suoi bei trascorsi poco limpidi. Perchè Berlusconi ha il processo Sme e non può averlo anche il nostro leader? Ho la soluzione; candidiamo Prodi!!!!
Fassino candida Prodi per sfidare il Polo
Il segretario dei Ds indica il presidente della Commissione Ue come "candidato naturale" per sfidare il premier. Anche se le elezioni saranno anticipate. Accuse alla destra: è faziosa.
ROMA – Il Polo vada pure alle elezioni anticipate. Sulla sua strada, questa volta, troverà l’attuale presidente della Commissione europea Romano Prodi. A chiederne la scesa in campo, dopo due anni di governo Berlusconi considerato un “fallimento totale”, è il segretario dei Ds Piero Fassino. Che, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, accusa il presidente del Consiglio di “alzare il tono delle polemiche” per nascondere le sue defaillances.
L’avvertimento è chiaro. Se la Casa della Libertà pensa a una chiamata alle urne prima della primavera del 2004, allora il Professore potrebbe lasciare la Commissione europea in anticipo. "Le politiche coinciderebbero con le Europee e con le decisioni che stanno maturando nella Unione per le nomina del nuovo presidente della Commissione - spiega Fassino - Il nuovo parlamento europeo nominerà il successore di Prodi. Quindi... a meno che ci sia una riconferma per Romano a Bruxelles, sarà lui il nostro candidato. Anche se si votasse nel 2004".
Sarà dunque Prodi, annuncia Fassino, il “candidato naturale” dei Ds. Che, secondo il segretario, devono ora aprire una nuova fase costituente dell’Ulivo. Perché da molto tempo, conclude Fassino, non vivevamo giorni così difficili e un clima così pesante. “Questa destra – sostiene – è faziosa e per colpa sua l’Italia è più piccola”.
Ma Prodi non sarà in ticket con Cofferati, assicura il presidente dei deputati della Margherita, Pierluigi Castagnetti. "Nel 2006 l'Ulivo non farà ticket, ma si presenterà con un solo candidato. Cofferati, comunque, avrà un ruolo di primo piano", dice Castagnetti, che è sicuro che le polemiche relative al caso Sme non avranno alcun effetto sull'immagine di Prodi. "Romano Prodi - assicura - continua a godere della fiducia degli italiani così come dei leader europei. Credo che gli italiani abbiano capito che Berlusconi ha voluto sollevare un vergognoso polverone per non rispondere alle domande dei giudici".
Castagnetti per la verità ha ancora qualche dubbio sul fatto che Prodi sia il candidato dell'Ulivo nel 2006, figurarsi nel 2004: "E' presto per dirlo - dice - ma non c'é alcun dubbio sul fatto che ha le carte in regola per guidare la coalizione". Tuttavia, anche lui è convinto che Berlusconi sta lavorando per le elezioni anticipate. "E' l'unica spiegazione possibile - afferma -. In caso contrario non si comprenderebbe il motivo per il quale ha deciso di alzare il tono dello scontro politico, lanciando accuse gravissime, rispolverando l'anticomunismo più grottesco e tornando ad indossare i panni della vittima di un fantomatico complotto". E, sul fatto che si possa andare al voto "non siano affatto preoccupati - conclude Castagnetti -: l'Ulivo è pronto alla sfida".
(14 MAGGIO 2003, ORE 7: 50, ultimo aggiornamento ore 100)