Il ddl tutela "i ladri e a rimetterci sono i pensionati e gli operai"
Il leader dell'Idv accusa: "E' un provvedimento criminale"
Scudo fiscale, Di Pietro attacca
"Legge di un parlamento mafioso"
Fini e Schifani: "Così si lede il prestigio delle istituzioni"
Scudo fiscale, Di Pietro attacca "Legge di un parlamento mafioso"
Scudo fiscale, Di Pietro attacca "Legge di un parlamento mafioso" - economia - Repubblica.it
ROMA - "Un provvedimento criminale di un Parlamento mafioso": così Antonio Di Pietro ha definito lo scudo fiscale appena approvato al Senato e ora in discussione alla Camera. La lotta contro la speculazione tanto invocata da Berlusconi? "E' lui la prima persona che bisogna colpire quando si parla di evasione fiscale", continua il leader dell'Italia dei Valori. "E' inaccettabile - rispondono i presidenti delle Camere - così si lede il prestigio delle istituzioni", ma l'ex pm continua: "la credibilità viene massacrata da leggi inique, non da chi le denuncia". E accusa: "La casta degli intoccabili fa quadrato quando viene presa con le mani nel sacco".
Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, durante l'incontro con i lavoratori dell'azienda Spx di Sala Baganza, realtà industriale a rischio chiusura, si scaglia così contro lo scudo fiscale definendolo un provvedimento "criminale" di un Parlamento "mafioso". Secondo l'ex pm: "Lo scudo garantisce a un gruppo di criminali, falsificatori di bilanci ed evasori fiscali, di farla franca. Ancora una volta il nostro Paese è in mano a un gruppo di persone massone, piduiste, criminali e mafiose che fanno gli interessi propri ai danni del paese". E a chi gli fa notare che la parola d'ordine di Silvio Berlusconi è "lotta alla speculazione fiananziaria", Di Pietro risponde: "Il premier quando dice di voler intraprendere questa battaglia si deve guardare allo specchio e menarsi da solo. E' lui la prima persona che bisogna colpire giudiziariamente quando si parla di speculazione finanziaria, di evasione fiscale e di paradisi fiscali all'estero, che ora dice di odiare ma di cui ha approfittato". Di Pietro invita i cittadini a ribellarsi perché "questi criminali non pagando le tasse fanno in modo che l'onere di far funzionare la macchina dello Stato ricada solo su pensionati, operai e disoccupati".
Immediata la replica de presidenti delle due Camere, Renato Schifani e Gianfranco Fini, che in una nota scrivono: "Le scelte del Parlamento, indipendentemente dal giudizio di merito che ciascuno ne può dare, costituiscono in ogni caso espressione della sovranità popolare e come tali debbono essere considerate e rispettate. Definirlo 'mafioso' è del tutto inaccettabile, in quanto falso e offensivo verso tutti i suoi componenti, e gravemente lesivo delle nostre Istituzioni rappresentative e del loro prestigio".
Alla nota il leader dell'Idv risponde secco: "Come al solito la casta degli intoccabili fa quadrato quando viene presa con le mani nel sacco. Infatti, invece di interrogarsi sugli effetti devastanti di certi provvedimenti che intaccano la credibilità delle istituzioni e delle conseguenze che comporta lo scudo fiscale, che è una legge che favorisce i criminali, se la prende con chi denuncia questi comportamenti".
(25 settembre 2009)