Dragone, se l'hai perso basta che vai in Comune che te lo ridanno
Dragone, se l'hai perso basta che vai in Comune che te lo ridanno
Perchè pensiero, tu non voti?
Originally posted by Bryger
Perchè pensiero, tu non voti?
beh....non ho amministrative per il momento, per la prossima volta vediamo come evolverà la situazione politica, se dovesse rimanere così certo che no.....
Scommettiamo una pizza?Originally posted by pensiero
beh....non ho amministrative per il momento, per la prossima volta vediamo come evolverà la situazione politica, se dovesse rimanere così certo che no.....
LN classificata 17esima su 17 liste, con ben 113 voti (1.5%) su 24 candidati...
= 4.7 voti raccolti da ciascun candidato (candidato + coniuge + 2 genitori + 0.7 figli).
Parlerei di sostanziale tenuta, solida prestazione se valutata
nel contesto del progetto di coalizione, accettabile base
di partenza per un proficuo lavoro di crescita a livello del territorio,
con un significato positivo che va molto al di la' di quanto una parziale
lettura del freddo dato numerico potrebbe indurre qualche sprovveduto
osservatore a credere....
...dati comunque che rappresentano una realta' particolare locale
che non puo' essere considerata indicativa del trend nazionale,
e comunque e' un risultato di gran lunga piu' positivo di quanto
i comunisti/stampa/tv/massoni pensavano che avremmo preso,
il che dimostra ancora una volta la lungimiranza delle scelte politiche
del segretario federale...
Elezioni comunali. La Civica dal 25 per cento scende al 9,4. Dellaiani travolti dall'effetto Pietro Matteotti
Riva, la Margherita dimezzata
Paolo Matteotti (centrosinistra) e Carlo Modena (Cdl) al ballottaggio
RIVA. E' un centrosinistra in caduta libera (ma per colpa quasi esclusiva della Magherita, che precipita dal 25 al 9,4 %) quello che i risultati elettorali di Riva lanciano al ballottaggio con la Casa delle Libertà. Domenica 1 giugno lo scontro per la carica di sindaco sarà tra Paolo Matteotti (28,6%) e Carlo Modena, del centrodestra (24%).
Le sorprese.
L'esito elettorale sul Garda è stato fortemente condizionato dal successo imprevisto di Pietro Matteotti (il candidato sindaco silurato dal centrosinistra e poi sceso in campo da solo) e dalla più prevedibile buona affermazione di Enzo Bassetti (un centro che guarda a sinistra, ma che con la Margherita, nella fase pre-elettorale, non ha raggiunto l'accordo).
Gli apparentamenti.
E mentre nella Civica di Dellai si prende mestamente atto che i personalismi hanno compromesso quella che poteva essere una passeggiata, diventano strategici gli apparentamenti. Ma non è detto che gli elettori, al secondo turno, seguano le indicazioni dei leader. La situazione è ancora aperta per ogni soluzione.
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RIVA. Risultato da copione. Nel senso che saranno proprio Paolo Matteotti (candidato sindaco del centrosinistra) e Carlo Modena (leader della Casa delle Libertà) a contendersi tra due settimane la conquista, in Municipio, della stanza dei bottoni di Riva. Ma dire che il voto del 18 maggio è stato senza sorprese, sarebbe quasi blasfemo. Al ballottaggio ci vanno sì i due uomini pronosticati, ma in un contesto politico sorprendente per molti aspetti. Primo fra tutti la semi-eclissi della Margherita.
Il partito che alle provinciali del 1998 era stato di nettissima maggioranza relativa (26,3 per cento: sospinto da Claudio Molinari) e che alle comunali dell'anno dopo con Cesare Malossini s'era in pratica confermato sugli stessi livelli (25%), da ieri è più che dimezzato. Il perchè del tracollo è chiarissimo: le incertezze della lunga e penosa vigilia elettorale (con l'angosciante tiremmolla sul candidato sindaco; con Claudio Molinari bypassato e quindi sull'Aventino) e l'accantonamento di quello che era palesemente l'uomo forte della Margherita (il vicesindaco Pietro Matteotti) sono stati sonoramente puniti dall'elettorato. I suicidi politici di chi governa, evidentemente, non sono ammessi. Con un elemento «squisitamente elettorale» che ora potrebbe aggiungere la beffa al danno: proprio Pietro Matteotti (amministrativamente non più «spendibile» in abbinata con il fratello Paolo: la legge non ammette due fratelli in Giunta e tutti lo sanno), forte di un risultato di cui andare orgoglioso (ha surclassato quel 10% di cui era accreditato dagli osservatori più ottimisti), potrebbe ora diventare un formidabile alleato del centrodestra di Carlo Modena. E' vero che quest'ultimo arriva al ballottaggio con un risultato non esaltante (colpa soprattutto della destra della coalizione: la Lega si è dissolta, An s'è ridimensionata platealmente), ma è altrettanto vero che la sua forza di oggi - anche psicologica - è quella di non essere molto distante dall'avversario con cui si giocherà il round senza appelli del 2 giugno. Il gioco degli apparentamenti diventa quindi importantissimo e qualora Pietro Matteotti decidesse di passare il Rubicone (giovedì sera è già atteso il grande pronunciamento della sua lista sull'inevitabile corteggiamento di Modena), la partita del secondo turno appare molto aperta e indecisa. Nessuno, infatti, a Riva, è disposto a mettere le mani sul fuoco circa la «fedeltà» degli elettori di Bassetti (il quarto incomodo della partita) nella decisione di vertice - quasi scontata - di rientrare nei ranghi del centrosinistra e quindi nell'orbita di Paolo Matteotti. I motivi per cui il ricompattamento è più probabile nelle intenzioni che nei voti efettivi sono almeno duplici: i bassettiani non sono mai stati entusiasti del candidato sindaco Paolo Matteotti come «sponda» e nella coalizione ha fatto passi da gigante Riva al Centro (altra sorpresissima del voto), che con la Margherita è in rotta di collisione da almeno tre anni. Non è quindi da escludere che nell'incertezza di un primo turno senza dominatori, sia Paolo Matteotti che Modena si trovino costretti a prendere in considerazione anche gli altri contendenti di domenica. Nè Rocco Frizzi (sinistra alternativa), nè Anna Maria Parolari (che non si colloca nè a destra nè a sinistra) hanno fatto faville - anzi! - ma oggi per puntellare meglio situazioni incerte potrebbero rientrare paradossalmente in gioco: il primo con Matteotti, evidentemente; la seconda con Modena se il centrodestra avesse bisogno di qualche utile briciola.
Questa la situazione politica rivana, nella sua complessa evoluzione verso il ballottaggio. Percentualmente, come illustra la tabella a destra, Paolo Matteotti parte da un 28,6 per cento che lo rende forse favorito. Ma il nocciolo vero è un altro: sia Bassetti che Pietro Matteotti come «baricentro» sono tuttaltro che spiazzati. Comunque scelgano di comportarsi, non potranno riflettere che - aggregandosi al carro del vincitore - in Giunta avranno un peso straordinario. In ogni caso, il governo che nascerà a Riva sarà comunque «anomalo». Nè il centrosinistra classico, nè il centrodestra del Polo tradizionale potranno avere un peso specifico importante. Se questa situazione di sudditanza rispetto agli alleati del secondo turno era abbastanza prevedibile per Modena, per Paolo Matteotti, pur cosciente che la sua era una candidatura più debole di quella di Cesare Malossini, il dato è una novità. Di sicuro la Margherita da qui al voto provinciale dovrà ricomporre i cocci di una serie di errori che l'hanno relegata, da protagonista assoluta, ai margini o quasi del reale potere amministrativo. In compenso riprendono quota (e importanza) sia Ds che Verdi-Progetto Democratico.
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corsini te l' ha fregato e va a votasre al posto tuo con i docimenti falsi
Sei un terroneOriginally posted by Dragonball
Se ciao...allora...chissà dov'è finito...
Puoi andare anche un minuto prima della scadenza delle votazioni e ritirarne uno nuovo.
Ovviamente è un'espediente per invitare la gente a stare a casa, e far votare solo quelli che hanno interessi, scambiano il voto, etc etc...
Originally posted by aussiebloke
LN classificata 17esima su 17 liste, con ben 113 voti (1.5%) su 24 candidati...
= 4.7 voti raccolti da ciascun candidato (candidato + coniuge + 2 genitori + 0.7 figli).
Parlerei di sostanziale tenuta, solida prestazione se valutata
nel contesto del progetto di coalizione, accettabile base
di partenza per un proficuo lavoro di crescita a livello del territorio,
con un significato positivo che va molto al di la' di quanto una parziale
lettura del freddo dato numerico potrebbe indurre qualche sprovveduto
osservatore a credere....
...dati comunque che rappresentano una realta' particolare locale
che non puo' essere considerata indicativa del trend nazionale,
e comunque e' un risultato di gran lunga piu' positivo di quanto
i comunisti/stampa/tv/massoni pensavano che avremmo preso,
il che dimostra ancora una volta la lungimiranza delle scelte politiche
del segretario federale...