Libero mercato nel trasporto aereo?

[Worldclimber]

da ieri:

Aerei: Tremonti contrario al libero mercato per le compagnie aeree
"Ho sempre trovato demenziale applicare l'idea di mercato alle aerolinee". A parlare così è il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che prosegue : "Non è questione di prevedere gli aiuti di Stato, è che bisogna capire che alcune cose vanno messe fuori dal mercato perchè sono la base del mercato". Tremonti ha portato ad esempio quello che succede nell'economia del turismo alpino dove ci sono "asimmetrie". "Tutti gli impianti di risalita - ha detto - sono in perdita mentre il resto, come i ristoranti, i bar e gli alberghi, sono in utile. Il turismo è sostenuto dalla perdita sugli impianti e quindi se uno non capisce che in un'economia come questa le aerolinee sono gli impianti ha una visione non particolarmente felice dello sviluppo". Allargando il discorso, Tremonti ha sottolinato che "serve la protezione della produzione nazionale. E' difficile competere, ad esempio, quando da una parte si applica la 626 e dall'altra parte producono come vogliono e inquinano. E' difficle produrre in un modo economicamente efficiente quando dalle tue parti ti chiedono l'articolo 18 e in Cina usano meccanismi di lavoro un po' meno regolati. E' difficile, quindi, competere avendo le mani legate"

commenti?

[AZJumbo]

non credo che lufthansa, air france o BA non abbiano le mani legate.
E correggetemi se sbaglio, ma dire che lo skylift non va è una scusa, comunque lo scopo economico è farlo funzionare. Che si cerchi cosi anche con alitalia!

[AZJumbo]

e scusate ma l'articolo 18 non è quello per le ditte con meno di 18 impiegati? Che cercasse di riferirsi al fatto che in AZ non si può licenziare quando si dovrebbe?

[I-DAVE]

Non sono d'accordo per svariati motivi, oltre che Tremonti si è sempre professato un liberista puro, quello del "o tutto o niente". Rimpastiamo la frittata? Comunque questo vuole evidentemente dire che AZ non sarà MAI privatizzata, per lo meno con il Polo al governo.

La similitudine con gli impianti di risalita mi sfugge alquanto. A parte che secondo me sono in utile eccome, se il discorso fosse "uso quel mezzo che anche se genera perdita di per sè, mi fa andare in attivo con l'indotto", non vedo come lo si potrebbe applicare ad Alitalia: potrebbero tutt'al più essere in attivo (come sono) gli aeroporti grazie al transito dei passeggeri che alimenta le attività commerciali sulle quali penso ci sia una percentuale, oltre all'affitto degli spazi; grazie ai servizi offerti alle compagnie (handling, ecc); grazie agli introiti della vendita di slot, aree di sosta, servizi al finger, ecc. Ma questo NON porta soldi alla compagnia, li porta allo scalo. Se lo scopo è far andare in attivo le società di gestione aeroportuale, ok, ma ai passeggeri chi ci pensa dopo?!
L'altro caso sono i servizi offerti dalla compagnia (i goodies offerti da FR sul suo sito: prenota l'hotel, l'auto, ecc). Se i servizi sono di proprietà della compagnia, forse ha un senso lasciare anche che il volo sia in perdita, se dopo il XX% dei passeggeri spende altri soldi su servizi i cui introiti sono al cento per cento in casa dell'azienda stessa; se i servizi offerti sono invece gestiti a percentuale, dipende dal vettore spuntare un buon margine (FR) o solo offrire un servizio su cui il guadagno non sarà MAI sufficiente per coprire le perdite del volo (AZ, e penso ogni altra compagnia nazionale). Insomma, secondo me il paragone fa acqua da tutte le parti (un giornaliero sulle piste costa circa 25€, un pranzo al ristorante supera i 30€, un camera d'albergo molto molto di più, i souvenir non ne parliamo, ed ecco che in un giorno solo con l'indotto superi la "perdita" iniziale), e porta solo svantaggi al consumatore, ma all'imprenditore che gliene frega del consumatore, quando sei monopolista? O c'è quello, o c'è quello...

DaV