MAFIA: SCARCERAZIONE BRUSCA, CASTELLI AVVIA ISPEZIONE
ROMA - Il ministro della giustizia Roberto Castelli ha chiesto all' ispettorato del ministero di avviare una inchiesta sulla vicenda della scarcerazione di Enzo Brusca. Il ministro ha chiesto all' ispettorato di verificare se siano state rispettate le normative procedimentali culminate nella concessione della detenzione domiciliare a Brusca e se siano state ''adeguatamente'' esaminate anche altre soluzioni, visto la particolare personalita' delinquenziale del condannato. Il ministro, nella richiesta al capo degli ispettori, sottolinea come la ''raccapriciante'' efferatezza del crimine compiuto dal Brusca, (il piccolo Di Matteo, di 11 anni, venne prima strangolato e poi sciolto nell' acido) non puo' essere oscurata dal successivo pentimento, e che la notizia appare idonea a ''destare grave sconcerto'' nell' opinione pubblica, con il rischio di compromettere il prestigio e la credibilita' dell' ordine giudiziario. Per questi motivi il guardasigilli chiede che si accerti se nella vicenda processuale della concessione della detenzione domiciliare da parte del tribunale di Sorveglianza di Roma ci siano profili meritevoli di valutazione disciplinare.
Fratello di Giovanni, Enzo Brusca, oggi collaboratore di giustizia, ha ottenuto gli arresti domiciliari su ordine dei giudici del tribunale di sorveglianza di Roma. Era stato arrestato insieme al fratello Giovanni nel maggio 1996 durante la latitanza, e condannato definitivamente a 30 anni di carcere per aver strangolato e poi sciolto nell' acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Mario Santo. Da un anno aveva ottenuto il cumulo della pena a tren'anni e da diversi mesi godeva dei benefici carcerari, tanto da aver ottenuto dei permessi. Enzo Salvatore Brusca e' sottoposto al programma di protezione e trascorre gli arresti domiciliari in una abitazione controllata dagli agenti della scorta. L' istanza di scarcerazione era stata avanzata dal suo difensore, l' avvocato Valeria Maffei, che ha fatto rilevare ai giudici del tribunale di sorveglianza la buona condotta tenuta in carcere da Brusca e la collaborazione offerta ai magistrati in decine di processi, molti dei quali lo vedevano imputato di omicidio.
Ma roba da matti, questo qui per me era già al creatore tramite sedia elettrica, e invece lo scarcerano per BUONA CONDOTTA!! Uno che è stato ritenuto colpevole di 7 omicidi comprese le stragi esce di galera perchè ritenuto un bravo uomo!