Originariamente Scritto da
Cuordileone
Gaucci racconta tutto su Fini:
"Così Gianfranco mi soffiò Elisabetta...
La vide con me e se n'innamorò subito"
Esce in libreria la biografia dell'ex patron del club umbro, del Catania e della Sambenedettese, rientrato in Italia dopo tre anni di latitanza a Santo Domingo. "Fini notò Elisabetta in mia compagnia nel centro di Roma. Bloccò il traffico per venirmi a salutare. In realtà, salutò lei e sentì le campane degli angeli"
Roma, 21 settembre 2009 -
Latitante a Santo Domingo per più di tre anni, è appena rientrato in Italia per approdare in edicola. Luciano Gaucci, ex-patron del Perugia calcio fa già riparlare di sè per la biografia, 'Luciano Gaucci. Un latitante...ai tropici', curata da Francesco Giuseppe Catullo, che lo vede singolare protagonista.
L'edizione (Armando Curcio Editore) non risparmia aneddoti legati tanto al mondo del calcio, quanto alla politica italiana. Racconti divertenti, anche se a volte cinici, tracciano un affresco fatto di le luci e ombre dell'ex presidente, arrivato all'apice del successo, per poi toccare il fondo della rovina. Ne esce il quadro di un uomo che è partito come ristoratore, per poi approdare al mondo dell'imprenditoria e coltivare un motto: "Con la volontà si ottiene tutto - non vince mai il bravo, ma chi vuole di più".
Una delle storie che emergono dalla biografia e che più faranno scalpore coinvolge anche le alte sfere della politica, in particolare Gianfranco Fini. Gaucci racconta di quando l'attuale Presidente della Camera ha avuto un 'colpo di fulmine' per Elisabetta Tulliani, fidanzata di Luciano. Secondo il racconto dell'ex patron umbro, Fini l'avrebbe vista per strada con la coda dell'occhio e l'avrebbe bloccata in pieno centro, mentre i clacson suonavano a più non posso in un traffico romano in tilit. Fini sarebbe riuscito nell'impresa e la bella trentenne è effettivamente diventata la sua compagna. Ecco il passo testuale: «A un certo punto incrociammo con lo sguardo l'onorevole Fini che stava uscendo dal parlamento, dall'altra parte della strada», confida Gaucci, «allora anche lui ci vide e siccome mi conosceva, senza curarsi del traffico, attraversò con tutta la scorta via del Corso, fermandosi quasi al centro della carreggiata per salutarci e abbracciarci. Meglio, per salutare e abbracciare lei! Mi ricordo che le macchine suonavano all'impazzata i clacson, perché quelli della scorta avevamo bloccato tutto; i due però non si facevano infastidì da niente. L'onorevole non stava a sentì i clacson della gente, ma solo le campane degli angeli! Come dire, anche l'onorevole se stava a innamorà!». Poco dopo la storia tra Gaucci e la Tulliani finirà.
Questi e altri i racconti del libro. Ora, risolte le vicende giudiziarie, Luciano Gaucci ha una nuova vita e con una nuova compagna e altri figli è definitivamente rientrato in Italia. Il resto da leggere nella biografia un po' romanzata, ma da cui esce un personaggio sicuramente anticonvenzionale e fuori dalle righe.
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