Baglioni: "Ecco il mio disco fatto col cuore"
Il cantautore volta pagina e sceglie di tornare sotto i riflettori con un disco istintivo battezzato Sono io, l'uomo della storia accanto. A giugno via al tour negli stadi.
MILANO – Brizzolato e abbronzato come George Clooney. Claudio Baglioni è tornato sotto i riflettori con un nuovo album e un’immagine curata nel minimo dettaglio. Gli anni Settanta dei capelli incolti e di Questo piccolo grande amore sono lontani. Ma i fan, ancora moltissimi, accoglieranno con entusiasmo la nuova uscita discografica battezzata Sono io, l’uomo della storia accanto, nei negozi da venerdì. “E’ un lavoro ispirato dal bisogno di far prevalere un linguaggio più autentico e vero – spiega il cantautore romano – dov’è il cuore a tenere il timone. Un disco nel quale le parole chiave sono passione ed emozione, ma anche leggerezza”.
Baglioni lascia da parte gli arrangiamenti più complessi per una forma di minimalismo musicale. “Togliere più che aggiungere – spiega – per arrivare al nucleo delle cose”. Il risultato sono tredici canzoni figlie dell’istinto. “Non è un disco ricercato – precisa – ma un disco che mi ha cercato. Mi ha emozionato e appassionato. La speranza è che queste canzoni facciano altri altri quello che hanno fatto a me”. Sono io l’uomo della storia accanto è stato concepito per regalare emozioni. Le canzoni si muovono dalla dimensione acustica a quella sinfonica, ma i testi sono forgiati per creare empatia. Non si tratta di un disco con un filo conduttore, come il precedente Viaggiatore sulla coda del tempo: “Non è un album-storia nel quale le canzoni sono legate insieme dal filo rosso di una vicenda, ma è un album di canzoni sulle mille facce di un tema centrale. E il tema centrale è l’amore. Non un disco di canzoni d’amore, ma di canzoni sull’amore”.
Baglioni non si limita a considerare l’amore di coppia, ma spinge il suo sguardo più in là, fino a toccare tematiche sociali in diversi episodi, a partire da Requiem, inno alla musica come linguaggio universale e veicolo di pace. “Penso all’amore per la vita – racconta – quindi quello per la pace, per l’altro, per la varietà e molteplicità di identità, culture, espressioni”. Gli anni Settanta sono lontani ma la voglia di scrivere e condividere rimane. Tra gli inediti anche una canzone, Fianco a Fianco, dedicata al rapporto tra artista e pubblico che si instaura durante un concerto quando prevale la voglia di “stringersi intorno al sogno mai stanco che è in noi”. L’artista romano affronterà un tour impegnativo a partire dal 14 giugno. In programma sette date nei grandi stadi. La prima tappa è prevista per il 14 giugno allo Stadio del Conero di Ancona che nel 2001 aveva ospitato il debutto trionfale del tour Incanti. Seguiranno Milano il 19 giugno, Padova il 23, Firenze il 27, Roma il 1 luglio, Napoli il 5, e Catania il 12