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[Dragonball (POL)]

Fazio?Guadagna cinque volte più di Greenspan


Il Governatore della Banca d'Italia è il più pagato tra quelli del G7: 620 mila euro dichiarati, contro i 424 mila di Duisenberg e gli appena 146 mila del Signore del dollaro. Un "miracolo" italiano
di Paolo Fior

ROMA – Che il Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio avesse molte virtù è cosa nota. Ma forse non tutte le sue doti sono venute compiutamente allo scoperto se – come dimostrano i dati ufficiali – i suoi emolumenti sono i più alti tra tutti quelli percepiti dai Governatori del G7. Proprio così: Fazio guadagna più del presidente della Bce, Wim Duisenberg, più degli omologhi britannico, francese, tedesco, giapponese, canadese e, addirittura, quasi cinque volte di più di Alan Greenspan, il “Maestro”, il Signore del dollaro e della maggior economia mondiale.

Il Governatore della Banca d’Italia, secondo i dati diffusi dalla Presidenza del Consiglio relativi alle dichiarazioni dei redditi presentate dai manager pubblici nel 2000, ha dichiarato poco meno di 620 mila euro (1,2 miliardi delle vecchie lire), contro gli appena 146 mila euro del presidente della Fed. Uno scarto che, understatment di Greenspan a parte, colpisce davvero, tanto più che al secondo posto dietro Fazio con 424 mila euro dichiarati c’è il presidente della Bce che – piaccia o non piaccia – governa pur sempre la moneta unica e i tassi di Eurolandia, mentre alla Banca d’Italia (così come alle altre banche centrali di Eurolandia) restano solo alcuni “marginali” poteri (tra cui la vigilanza sul sistema bancario).

Molto più modesti a paragone di Fazio i sui colleghi europei ed extra-europei: il tedesco Ernst Welteke guadagna più o meno quanto il nuovo governatore della Banca d’Inghilterra, Mervyn King, che ha spuntato un aumento dello stipendio del 2,5% rispetto al predecessore a 370 mila euro l’anno. Il Governatore francese, Jean-Claude Trichet guadagna poco più del canadese David Dodge (201 mila euro l’anno), mentre il presidente della Banca del Giappone, Toshihico Fukui, ha uno “stipendio” di 272 mila euro l’anno. Al terzo posto dopo Fazio e Duisenberg si colloca il Governatore svizzero Jean Pierre Roth, con 390.000 euro l’anno.

Che dire? Restiamo in fiduciosa attesa che almeno le più recenti previsioni del nostro Governatore (“la ripresa economica è questione di due o tre mesi”, ha dichiarato alcuni giorni fa) si avverino: forse così riusciremo ad apprezzare il “miracolo” del suo stipendio, pagato con le nostre tasse.


(22 MAGGIO 2003, ORE 170)


Aggiungiamo poi che Fazio che giorno si,giorno no parla di flessibilità su lavoro,ha il posto A VITA.

[Nanths]

una perla tutta itagliona...complimenti...

[A Sinistra]

620.000 € in un anno? Per il governatore della Banca d'Italia non è molto, se rapportati ai 2.000.000 di € che prenderà Bonolis con un contratto di due anni e quindi per un totale di 4.000.000 di €.

Non è molto ma è scandaloso in ambedue i casi. Più per Bonolis che per Fazio.

[asburgico]

Originally posted by A Sinistra
620.000 € in un anno? Per il governatore della Banca d'Italia non è molto, se rapportati ai 2.000.000 di € che prenderà Bonolis con un contratto di due anni e quindi per un totale di 4.000.000 di €.

Non è molto ma è scandaloso in ambedue i casi. Più per Bonolis che per Fazio.

Ma non direi proprio, evidentemente se a Mediaset hanno deciso di pagare così Bonolis è perchè i soldi poi tornano indietro con gli interessi, non credo che lo stesso si possa dire del "caro" (in tutti i sensi) Fazio, considerando gli stipendi dei suoi omologhi. Del quale Fazio peraltro ricordo una foto strappalacrime in cui era stato immortalato mentre dava 1000 lire d'elemosina a un mendicante...
Che Paese di merda.

[Erwann]

Il caso di Fazio è proprio esemplare...in questo "paese" si fa a gara a costruire burocrazie di privilegiati che si inventano regole, procedure e balzelli col solo fine di automantenersi.
Ricordo di quella puntata di Reporter dove confrontavano i costi e le trafile da fare per aprire un'attività in Germania e Italia: là come niente e spendendo pochissimo si apre, qua burocrazia a non finire e costi esorbitanti in termini di tempo e denaro.
E dire che in Padania di voglia di fare ce n'è tanta, chissà come si starebbe con un apparato burocratico all'altezza del sistema produttivo...