La polizia internazionale si copre tutti e due gli occhi davanti ai crimini perpetrati da israele, crimini che vanno avanti da oltre un cinquantennio ormai. Leggete questa testimonianza.
La sorella di Tom Hurndall
Discorso a Trafalgar Square
L'attivista dell'ISM Tom Hurndall fu ferito gravemente alla testa da un cecchino israeliano l'11 aprile 2003. Il seguente e' un discorso che sua sorella, Sophie, ha tenuto a Trafalgar Square, Londra, il 17 maggio scorso, durante una manifestazione per la Palestina.
"Mi e' stato chiesto di parlare a questa manifestazione in quanto sorella di Tom Hurndall. Come molti di voi sanno, Tom e' stato sparato mentre cercava di salvare alcuni bambini dal fuoco dell'esercito israeliano. Mente sottolineo che la mia famiglia non ha affiliazioni politiche, vorrei dire che quello che Tom e noi abbiamo scoperto durante le nostre separate visite a Gaza ci ha causato profindo rincrescimento.
Sono qui per descrivere le mie esperienze.
Mio fratello Tom era un fotografo di talento ed un essere umano coscienzioso. E' andato a Gaza perche' aveva sentito parlare degli abusi dei diritti umani che avvenivano nei territori occupati e voleva vedere con i suoi occhi il modo in cui i palestinesi vivevano, e fotografare e documentare cio' che vedeva. Oggi Tom giace in un letto d'ospedale in coma profondo. Il suo cervello ha avuto danni irreparabili e i medici dicono che difficilmente riprendera' conoscenza.
Qualche giorno prima che fosse ferito, Tom ci invio' delle e-mail in cui raccontava dettagliatamente gli incidenti che aveva visto verificarsi, in cui civili palestinesi venivano sparati da militari israeliani e un attacco con elicotteri durante cui 46 palestinesi erano rimasti feriti, alcuni dei quali sarebbero morti in seguito. Tom ci aveva gia' inviato delle foto, inclusa quella di un bambino di 7-8 anni, che non rappresentava di certo una minaccia, colpito da un carroarmato israeliano.
Tom fu sparato mentre cercava di aiutare un gruppo di bambini. Mentre era sul ciglio di una strada a Rafah, vide la mitragliatrice di un tank diretta verso un cumulo di terra su cui stavano giocando una ventina di bambini. La maggior parte dei bambini scappo', ma tre bimbi erano troppo spaventati per muoversi: erano due bambine ed un bimbo, tra i 5 e gli 8 anni. Tom ando' verso di loro e prese il bimbo piu' piccolo, di nome Salem Baroum. Dopo aver messo Salem in salvo, torno' verso la seconda bimba. Un solo proiettile lo colpi' alla testa mentre si avvicinava a lei.
I rapporti emanati dall'esercito affermavano che Tom era armato, vestito in abiti militari e stava sparando verso i soldati quando fu colpito. Questi rapporti sono stati pubblicati su tutti i media mondiali, specie in Israele. Sono falsi. Molti di voi hanno visto le foto di Tom con la sua tenuta arancione fosforescente di attivista. Abbiamo foto di Tom immediatamente prima e dopo la sparatoria - di diverse fonti indipendenti. Ci sono oltre dieci testimoni oculari alla sparatoria, internazionali e giornalisti - e tutti sostengono il fatto che Tom sia stato sparato senza motivo, senza che ci fosse fuoco incrociato. Ma cio' che e' straordinario e' che nessuno di questi testimoni e' stato finora interrogato dalle autorita' israeliane. Come puo' essere condotta un'inchiesta credibile senza ascoltare i testimoni? Invece, molti di questi testimoni sono stati arrestati, sequestrati e illegalmente deportati.
Era chiaro che Tom non rappresentava alcuna minaccia ne' per l'esercito ne' per alcuno. Era con un'organizzazione umanitaria che si occupa di proteste pacifiche e della cui presenza l'esercito era a conoscenza. Tom ha agito nel modo in cui qualsiasi essere umano decente avrebbe agito, correndo in aiuto di un gruppo di bambini piccoli, indifesi e disperatamente vulnerabili. Tuttavia, molti di noi non avrebbero avuto il coraggio di fare cio' che Tom ha fatto. In cambio del suo coraggio e della sua altruistica dedizione, paghera' un prezzo salatissimo. Tom e' la vittima di un assassinio diretto e deliberato. Cio' sara' dimostrato dal prossimo documentario Dispatches in onda domani sera su Canale4.
La nostra richiesta di spiegazioni non e' irrazionale. I miei genitori, i miei fratelli ed io, abbiamo trascorso gran parte delle ultime cinque settimane presso il capezzale di Tom, in Israele, e a Gaza, per cercare di trovare delle risposte. Nonostante le numerose richieste effettuate anche tramite l'ambasciata britannica a Tel Aviv e i media, ci e' stata rifiutata qualsiasi comunicazione da parte delle forze israeliane. I miei genitori sono stati sparati contro mentre viaggiavano a Gaza con dirigenti dell'ambasciata britannica. Adesso e' stato loro rifiutato l'ingresso fino a che non firmino un documento in cui si assolve l'esercito israeliano da ogni responsabilita' nel caso in cui vengano sparati.
Sono queste la democrazia e la liberta' in Israele?
La mia famiglia sta conducendo una campagna per un'inchiesta pubblica e indipendente sul ferimento di Tom. Non solo per lui, ma perche' ogni giorno civili palestinesi sono mutilati ed uccisi dalle pallottole dell'esercito. Qualsiasi atto di violenza dovrebbe avere un processo giusto e lo stesso giudizio. Ma questo non avviene. I palestinesi sospettati di commettere violenze contro Israele vengono assassinati senza processo con attacchi missilistici. Un soldato israeliano, invece, molto difficilmente sara' rimproverato per i crimini che commette.
Non possiamo restare in silenzio e permettere che gente come Tom, Rachel Corrie, Brian Avery, Iain Hook e James Miller diventino tragiche vittime, ancora e ancora. Se non prendiamo posizione affinche' il governo israeliano sia responsabile delle sue azioni, non ci sara' fine a questa terribile perdita di vite umane in Palestina. Aiutateci ad esercitare pressioni, contattate il ministro degli esteri [britannico, ndt] Jack Straw per rafforzare la nostra richiesta di un'investigazione pubblica e indipendente. E visitate il nostro sito web - www.tomhurndall.co.uk. Aiutateci a fare la differenza. Grazie".
Tratto da www.arabcomint.com