Si, come catava Mary Poppins. "...basta un poco di zucchero e la pillola va giù..." ed è la canzoncina che dà qualche giorno ascoltiamo nei circoli di partito, sui giornali e qui sul web...
Ci si compiace della flessione di A.N. ed è cosa buona e giusta, visto che sicuramente una delle cose (poche a dir la verità) che ci accomuna sembra proprio l'avversione per Fini & Co.
Ci si compiace della prevedibile esigua manciata di voti che il concorrenziale partito ha ottenuto qua o là.
Ci si compiace di qualche consigliere che il proprio partito ha allocato nel Comune di Vattela-a-presca.
Ci si compiace persino dei propri errori e delle proprie disfatte che vengono comunque opportunatamente camuffate da scelte di duri-e-puri.
Ora continuo a chiedermi e a chiedere che senso ha tutto questo. Dove può portare l'autoingannarsi di poter contare qualcosa in un sistema bipolare. Che speranze possiamo avere di fare ascoltare la nostra voce. Quali sono gli obiettivi che in realtà ci prefiggiamo. E vorrei che mi si rispondesse con la propria voce e con la propria anima senza essere cassa di risonanza del partito a cui giustamente si appartiene.
Che tristezza ho provato nell'entrare in quel seggio, fare la croce sul simbolo e sapere che quel mio gesto avrebbe avuto un valore solo per me ma non servirà a un c****o di niente! Io ho provato questo e Voi?
Ciao.
MarcoL.