Sabato sciopero dei giornalisti del Corsera
Lo ha deciso l'assemblea dei redattori del quotidiano di via Solferino. Domenica il giornale non sarà in edicola
MILANO - L'assemblea dei giornalisti del Corriere della Sera ha proclamato uno sciopero per il 31 maggio 2003. Hanno votato 141 giornalisti: 104 sì, 31 no, 6 astenuti. Il Corriere non sarà in edicola domenica. Anche il sito di Corriere.it non sarà aggiornato nella giornata di sabato 31 maggio. Aggiornamenti e news sul sito del Corriere tornano in lina da domenica mattina.
Ecco le motivazioni dello sciopero emerse dall'assemblea
L’assemblea dei giornalisti del Corriere della Sera ha deciso un giorno di sciopero per protestare contro le ambiguità nella Proprietà che hanno portato all’avvicendamento al vertice del più importante quotidiano italiano con un “metodo” privo di chiarezza. Senza aver ancora ascoltato le motivazioni del direttore dimissionario, né il programma del collega designato dall’Editore a sostituirlo - non essendo entrambi coinvolti in alcun modo in questa iniziativa e meritando eguale rispetto -, i giornalisti del Corriere contestano la convinzione di chi pensa che l’informazione in Italia possa essere realizzata non in base al riscontro obiettivo dei fatti e dal libero confronto delle opinioni, ma pilotata e condizionata da accordi di composizione degli equilibri tra poteri economici e politici.
L’assemblea ha manifestato le sue preoccupazioni per questo, leggendolo come un ulteriore segnale del difficile momento della libertà di stampa in Italia. Ma ha espresso anche la sua irritazione verso chi strumentalmente, da una parte o dall’altra, ha già dato per scontate la conquista del Corriere e la sua capitolazione davanti a poteri orientati a stravolgere sempre di più i princìpi fondamentali su cui vive un quotidiano indipendente. Tutti i giornalisti riaffermano il loro rifiuto di essere schiacciati in schemi di appartenenza politica, economica o istituzionale. Si scusano per l’assenza domani nelle edicole del loro quotidiano a causa dello sciopero deciso dall’assemblea a larga maggioranza (con la concentrazione del dissenso nella redazione romana), dopo una lunga discussione, in cui l’elemento unificante è stato sempre l’orgoglio di appartenenza. E tutti insieme rinnovano pertanto ai lettori il loro impegno a garantire l’indipendenza, la completezza e la qualità dell’informazione che sempre devono caratterizzare il Corriere della Sera.