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Lega, i costi del matrimonio deducibili dalle tasse
Abiti da sposa, pranzo, fiori, addobbi nuziali: tutti i costi del matrimonio possono essere deducibili dalle tasse con la proposta della Lega Nord presentata ala Camera.
ROMA - Una legge per il giorno del "sì", per incentivare i giovani al matrimonio e per far pesare meno il portafoglio. La Lega Nord proprone una legge per i futuri sposi e, se dovesse essere approvata, tutti i costi della cerimonia, pranzo, abiti, fiori d'arancio, potranno essere deducibili dalle tasse.
La proposta di legge è stata presentata pochi giorni fa alla Camera. Cifre alla mano, complessivamente si potranno detrarre 10mila euro dalle tasse: 7.500 per il ricevimento di nozze e 2.500 per l'abito bianco della sposa e per quello dello sposo.
Il provvedimento della Lega interviene anche in relazione alle difficoltà economiche che i giovani sposi possono incontrare innanzi alla non proprio generosa spesa del giorno più bello. E, inoltre, il provvedimento farebbe tirare un sospiro di sollievo anche alle famiglie meno abbienti. Negli ultimi tempi - sottolinea Edouard Ballaman presentando la sua proposta - i costi della cerimonia, in seguito all'aumento dei prezzi causati dall'introduzione dell'euro, "sono sempre più alti e a volte disincentivanti, soprattutto per le famiglie meno abbienti. Sempre più spesso, accade che molte coppie sono talmente spaventate dalle spese che sono costrette a rinunciare al sogno di costruire una famiglia".
La dedzcione dei costi è prevista solo dietro presentazione di regolare fattura fiscale. Per quanto riguarda la copertura finanziaria, è stabilito, per il 2004, un plafond pari a 406,24 milioni di euro reperito dal "Fondo speciale" dello stato di previsione del ministero dell'Economia. "Naturalmente la finalità più importante - continua Ballaman - è quella di favorire le giovani coppie che decidono di costruire una famiglia in un momento particolare e di tensione finanziaria per molti lavoratori".
Infine questa proposta - conclude l'esponente leghista - si colloca in un'ottica importante in cui si sta muovendo il governo, finalizzata al sostegno e alla valorizzazione della famiglia come istituzione garante della salvaguardia di principi e valori morali. Io - conclude - credo e mi auguro che per tutti questi motivi la proposta possa avere un buon seguito".
(2 GIUGNO 2003, ORE 16:45)
mah mi sembra che i costi della festa nuziale non siano certo l'ostacolo principale alla crisi dei matrimoni. Conosco gente che ha fatto il pranzo nel ristorante del paese e la luna di miele a Valeggio sul Mincio (10 km da casa).
La solita boutade?