Ma che fine ha fatto Franco Rocchetta ?

[Josef]

Qualcuno sa per caso che fine ha fatto Franco Rocchetta, già ideatore e fondatore della Liga
Veneta, madre di tutte le future leghe.
Quando la Liga Veneta confluì al congresso di Pieve Emanuele nella lega nord, ne divenne il
presidente federale, riconfermato poi nella carica anche al congresso di Bologna.
Qualche anno dopo in modo ingenuo pensando di essere in un movimento democratico, annunciò
con mesi di anticipo di volersi candidare alla segreteria della lega nord in alternativa a Bossi, venne
da questo immediatamente espulso dal partito.

[jotsecondo]

Nel 1991 alla fondazione della Lega Nord, attraverso il cartello formato da diversi movimenti e sigle, Rocchetta aveva imposto che sullo scudo di Alberto di Giussano vi fosse anche il Leone di San Marco.
Fu fatto un ritocco urgente infatti ancora oggi lo Scudo e il Leone di San Marco nel simbolo giacciono su piani prospettici diversi.
Cercò allora di far passare Mantova come capitale del Nord.

Fu un ottimo Presidente ma in seguito l'aver detto di candidarsi alla Segreteria della lega gli fu fatale.

E' una persona idealista, e essendo onesta non pensa male degli altri.
Quando in seguito, anni dopo, fece quella proposta di candidatura, lui, come moltissimi altri, non aveva capito a fondo il marchingegno.

Se adesso ci fosse un veneto che si candidasse a Segretario farebbe la stessa fine.

Adesso il Veneto deve stare bravo al prossimo congresso federale, e in cambio il Veneto avrà il primo presidente di regione leghista.
Per il Piemonte con le grane di questi giorni è un po' più difficile.

[Josef]

Nel 1991 alla fondazione della Lega Nord, attraverso il cartello formato da diversi movimenti e sigle, Rocchetta aveva imposto che sullo scudo di Alberto di Giussano vi fosse anche il Leone di San Marco.
Fu fatto un ritocco urgente infatti ancora oggi lo Scudo e il Leone di San Marco nel simbolo giacciono su piani prospettici diversi.
Cercò allora di far passare Mantova come capitale del Nord.

Fu un ottimo Presidente ma in seguito l'aver detto di candidarsi alla Segreteria della lega gli fu fatale.

E' una persona idealista, e essendo onesta non pensa male degli altri.
Quando in seguito, anni dopo, fece quella proposta di candidatura, lui, come moltissimi altri, non aveva capito a fondo il marchingegno.

Se adesso ci fosse un veneto che si candidasse a Segretario farebbe la stessa fine.

Adesso il Veneto deve stare bravo al prossimo congresso federale, e in cambio il Veneto avrà il primo presidente di regione leghista.
Per il Piemonte con le grane di questi giorni è un po' più difficile.

Ma oggi Franco Rocchetta si occupa ancora attivamente di politica ?

[Eridano]

Per il Piemonte con le grane di questi giorni è un po' più difficile.

In particolare, quali grane?

[jotsecondo]

Ma oggi Franco Rocchetta si occupa ancora attivamente di politica ?

spero che qualcuno più informato ti sia di aiuto.

Comunque qualche amico è stato attivato per risponderti appena possibile.

[Furlan]

Mah, che io mi ricordi Rocchetta scivolò su una buccia di banana, per l' eccessiva concetrazione di potere tra lui e la moglie (Marilena Marin), cosa che in quegli anni in Lega era inconcepibile ed imperdonabile

[jotsecondo]

In particolare, quali grane?

http://forum.politicainrete.net/pada...tml#post493460

[montecristo2006]

spero che qualcuno più informato ti sia di aiuto.

Comunque qualche amico è stato attivato per risponderti appena possibile.

Feci io stesso un tentativo di riprendere il filo originario delle leghe, ma Franco Rocchetta, sentito per telefono qualche tempo fa, mi disse che non aveva più nessuna intenzione di rientrare in politica....eventualmente, disse, avrebbe indicato taluni suoi "successori" interessati...ma non se ne fece nulla.
Anche Comino diede più o meno la stessa risposta. Gremmo invece parrebbe essersi avvicinato al MAV

Credo che sia ormai impossibile ripartire da dove eravamo rimasti...occorrerebbero capitali e capacità che non ci sono...
speruma!!!
vb

[jotsecondo]

Feci io stesso un tentativo di riprendere il filo originario delle leghe, ma Franco Rocchetta, sentito per telefono qualche tempo fa, mi disse che non aveva più nessuna intenzione di rientrare in politica....eventualmente, disse, avrebbe indicato taluni suoi "successori" interessati...ma non se ne fece nulla.
Anche Comino diede più o meno la stessa risposta. Gremmo invece parrebbe essersi avvicinato al MAV

Credo che sia ormai impossibile ripartire da dove eravamo rimasti...occorrerebbero capitali e capacità che non ci sono...
speruma!!!
vb

Occorre riconoscere che non si può pretendere che un militante con responsabilità di primo piano sia in grado di voler sempre essere in prima linea.

E' difficile combattere contro roma per decine di anni.

Un conto è lottare nell'ambito della lega dove tutti gli aiuti sotterranei sono possibili.
E' massacrante specialmente quando tutta la stampa , le televisioni accrescono il mito della lega quale difensore dei popoli del Nord quando si sa esattamente che è all'incontrario.
E non vi è modo di far conoscere questa truffa. .

Ripartire esattamente da come eravamo rimasti forse non si può, però l'esperienza ha reso forti tanti militanti, il bagaglio culturale autonomista è rimasto intatto.

[gagendra]

Rocchetta usci' dalla lega dopo il Congresso nazionale di Padova del 1994.
In quell'occasione, riusci' a far votare ai convenuti una mozione che esautorava Bossi il quale era pero' stato tempestivamente avvisato dell'andamento dei lavori e si precipito' al congresso prendendo la parola.
Nelle fasi successive Rocchetta in corsa per la Segreteria nazionale fu sconfitto da Comencini.
Rocchetta fu veramente un idealista. Fu lui ad ideare il movimento federalista, a fondare le leghe in altre regioni e a prendere contatto nel 1979 con l'Union Valdotaine di Salvadori.
Ma nei primi anni non volle essere identificato come la mente del progetto tanto che si espose perlopiu' come esterno, e in occasione della costituzione ufficiale della Liga Veneta scelse di non sottoscrivere l'atto.
Fu pero' legato ad una concezione troppo "integalista" del Veneto al quale l'attuale movimento autonomista (estraneo alla Lega) ha tratto ispirazione ripetendone gli errori.