Multirazzialità: verso una società mostruosa a "pelle di leopardo".

[Ichthys]

L’indagine previsionale sull’evoluzione dell’Italia "Delphi 2003, i nuovi perimetri" condotta dai ricercatori di Telecom Italia Lab [...] prefigura gli scenari politici che incontreremo nei prossimi anni. L’evento più eclatante sarà la crisi del sistema di Schengen. Con l’allargamento a est dell’Unione Europea i confini diventeranno più permeabili e l’immigrazione compierà un salto di qualità. Il declino demografico creerà un vuoto che richiamerà popolazioni allogene. Il tessuto sociale ed etnico allora si differenzierà. L’aspetto della società muterà fino ad assomigliare a una pelle di leopardo. Una sorta di caleidoscopio di gruppi umani, ognuno dei quali rivendicherà per sé una crescente autonomia. "Le comunità di questo tipo saranno molto solidali tra loro e costituiranno, nelle nostre città, dei piccoli Stati in altro Stato, propensi a patteggiare con le autorità ospitanti" [...]

Simone Paliaga, Linea

[Perdu]

e quindi?
linea è a favore o contro la perdita delle tradizioni? delle lingue? in nome di una lingua comune e di una tradizione (creata a tavolino...) comune?

[sacher.tonino]

Caro Ichthys
Io la considero una persona intelligente in quanto ho il piacere, a volte, di leggere i 3d sulla gnosi che Lei scrive accuratamente.
Non riesco invece a comprendere la difesa di alcune posizioni antiglobalizzatrici da Lei spesso assunte, mi sembra da un riferimento culturale di destra.
Il mondo moderno globale è nato nel 1492 con la scoperta delle Americhe, con la nascita della borghesia mercantile e gli scambi caommerciale planetari.
Lei sà che Marx affermava che: ogni fenomeno economico è anche un fenomenso sociale.
Mi sembra ovvio, quindi, che il mondo sarà sempre più globale, una sorta di Blade Runner colossale.
E' anche vero che possono esistere delle strategie di resistenza all'Impero.
La rimando per questo alla lettura del libro IMPERO di Toni Negri.
Un lavoro immane, che parte certo da una cultura marxista, ma a mio avviso molto interessante.
Saluti
sacher.tonino

[Vahagn]

In Origine Postato da sacher.tonino
Caro Ichthys
Io la considero una persona intelligente in quanto ho il piacere, a volte, di leggere i 3d sulla gnosi che Lei scrive accuratamente.
Non riesco invece a comprendere la difesa di alcune posizioni antiglobalizzatrici da Lei spesso assunte, mi sembra da un riferimento culturale di destra.
Il mondo moderno globale è nato nel 1492 con la scoperta delle Americhe, con la nascita della borghesia mercantile e gli scambi caommerciale planetari.
Lei sà che Marx affermava che: ogni fenomeno economico è anche un fenomenso sociale.
Mi sembra ovvio, quindi, che il mondo sarà sempre più globale, una sorta di Blade Runner colossale.
E' anche vero che possono esistere delle strategie di resistenza all'Impero.
La rimando per questo alla lettura del libro IMPERO di Toni Negri.
Un lavoro immane, che parte certo da una cultura marxista, ma a mio avviso molto interessante.
Saluti
sacher.tonino

"Mi sembra ovvio" che la SARS esiste, è un fatto. E che se non ostacolata provocherà milioni di vittime.
Che facciamo?
Ci rassegnamo?

[sacher.tonino]

E questo il punto, rassegnarci a cosa?
Lei non ha seguito il mio ragionamento.
Il mondo moderno è la realtà entro la quale si muovono le dinamiche globalizzatrici.
Il problema non è la società multietinica, che di fatto già esiste, ma come governare le politiche economiche e sociali della modernità.
Naturalmente io capisco, o cerco di capire il punto di vista della destra.Per me che parto da una prassi e una struttura progressista, non c'è nessun problema di multietnicità, ma di convivenza e di equilibri di sviluppo.
Il problema e molto complesso ed articolato.Bisogna evitare le semplificazioni.
La saluto cordialmente
sacher.tonino

[Felix (POL)]

appunto, i marxisti non hanno mai saputo offrire una spiegazione adeguata delle problematiche etno-culturali, appiattite sul discorso socio-economico. Non è con il marxismo che possiamo affrontare l'enorme problema che si va delineando a causa del traffico impazzito di gruppi etnici a scala globale.
Lo scenario per ora è terrificante, con la previsibile conflittualità crescente tra gruppi etnici, religiosi e sociali costretti a convivere in "società multi-tutto" senza punti di riferimento comuni fuori da una logica tecnico-economica asettica ed astratta condita con qualche salsa umanistico-cosmopolita buona per tutti gli usi.

[Ichthys]

In Origine Postato da sacher.tonino
...
Mi sembra ovvio, quindi, che il mondo sarà sempre più globale, una sorta di Blade Runner colossale.
...

Il problema non consiste tanto nel fatto che popoli vengono a contatto con altri popoli perché si tratta di fenomeni naturali sempre esistiti; quello che è più grave è la pianificazione a tavolino degli incontri, anzi, degli scontri tra civiltà. Sembra che la multirazzialità sia appositamente progettata per secondi fini e per pura strumentalizzazione politica. In questo caso parliamo di fenomeni artificiali e la pianificazione sartificiale della socità ha sempre prodotto gravissimi danni: URSS, ex Juoslavia, Medio Oriente, India... com'è possibile che tutti questi precedenti non abbiano insegnato nulla ai fautori della multirazzialità globale?

[Ichthys]

In Origine Postato da Perdu
e quindi?
linea è a favore o contro la perdita delle tradizioni? delle lingue? in nome di una lingua comune e di una tradizione (creata a tavolino...) comune?

Senti, quella italiana è, chiamiamola così, una "macro-tradizione", quelle locali sono "micro-tradizioni" che non devo essere esasperate a portate a livello di macro-tradizione, altrimenti arriveremmo a trovare una tradizione comune tra quartiere e quartiere, condominio e condominio e appartamento e appartamento col risultato di perdere coesione e di perdere forza di reazione a fenomeni culturali, come quello islamico, che mette da parte i particolarismi per abbattersi come una forza unica e compatta contro un'Europa dove ognuno si coltiva il proprio giardinetto guardando con sospetto il vicino.

[Kobra]

In Origine Postato da damps
L'Italia è una società "a pelle di leopardo" bellissima o mostruosa a secondo i punti di vista.

Nonostante il continuo omogeneizzarsi della cultura nazionale... non c'è dubbio che ogni regione o addirittura provincia o raggruppamento di province... ha delle peculiarità uniche per storia, cultura, lingua, modi di vivere...

E tutto questo, con vari difetti, costituisce un ottimo (secondo me)
tratto peculiare dell'essere italiani, la ricchezza della diversità.

ta ta ta ta.....

e gli amanti di una aurea società mai esistita che facciano il favore
di non infastidire troppo... non con i ragionamenti.. beninteso... che quelli piacciono a tutti.

Ma non infastidiscano e sobillino l'opinione pubblica con pericoli
inesistenti o quanto meno affrontabili e superabili come hanno sempre fatto le società civilizzate.

Sono ... pasito! Veramente... Per la prima volta posso apprezzare da Lei un parere degno di questo nome. E che condivido in pieno.

(Brutto segno, questo...)

[Vahagn]

Quello che sconcerta è la giocondità con cui quelli di sinistra (*)pensano di governare questo gigantesco ed inedito fenomeno del mescolamento universale incontrollato.
Spiegateci in base a quale miracolo pensate che le macedonie etniche che si verranno a formare possano funzionare e convivere pacificamente.
Qual'è il miracolo? Qual'è il vostro asso nella manica che non ci volete dire?
Fuori il rospo!

* (ma proporrei di farla finita con questo binomio obsoleto e che non definisce più nulla. "Destra-sinistra": e cosa definirebbero ormai?)