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  1. #1
    sacher.tonino
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    Post Ebraismo, Cattolicesimo ed Islam.

    Ebraismo, cattolicesimo ed Islam.
    Tre Religioni monoteiste non riescono ad assicurare la convivenza pacifica dei popoli.
    Anzi, da quando l'uomo ha messo piede su questo pianeta, sempre le Religioni furono e sono origine di divisioni e conflitti.
    Le Religioni non hanno unito gli uomini, ma hanno lacerato l'umanità.
    Vorrei quindi stimolare un dibattito di alto profilo, sulle prospettive di convivenza delle religioni, sugli indirizzi che tale eventuale convivenza potrebbe avere negli equilibri geopoltici mediorientali ed internazionali.
    Infine, quale sarà in ruolo del POPOLO ELETTO, cioè Israele secondo le Sua Religione, negli scenari globali futuri?
    Saluti atei dal vostro
    sacher.tonino

  2. #2
    SENATORE di POL
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    Predefinito

    Beh il problema è complesso, ma in linea generale è da ricordare che i più grandi massacri e genocidi dell'età moderna sono stati generati da ideologie e non da religioni, e a volte nel nome dello Stato laico....se non del materialismo ateo.
    Shalom!

  3. #3
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    Predefinito

    Il problema è MOLTO complesso.
    E le maniere di affrontarlo e i livelli di analisi sono plurimi.
    Sconfesserei sia l'idea illuminista secondo cui sarebbero "le religioni" la causa delle discordie,
    e sia l'idea che le religioni debbano essere solo fonte di accordo e mancanza di violenza (si ricordi il - poco famoso - "Sono venuto a portare la spada").
    Da sempre il problema della violenza esiste, e i rapporti tra comunità, culture, religiosità, avvengono anche su base polemica - l'"accordo" essendo prerogativa di pochi che dall'interno delle diverse religioni comprendono la natura dell' "Uno" comune a tutti.
    Certo, la polemica fine a sè stessa, fine all'acquisizione di potere umano di per sè, la violenza slegata dall'ordine naturale e da un contatto legittimante con il sacro, è - questa sì - negativa e foriera di disordine e degenerazione.
    Ma nessun buonismo da "parlamento delle religioni".

  4. #4
    SENATORE di POL
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    Predefinito

    I post che invocano il moderatore, per indurlo a fare o non fare, o altre....forme.......... chiamandolo in causa con qualsiasi qualificazione ....saranno eliminati. Questo genere di comunicazioni deve avvenire privatamente.
    Riguardo al "popolo eletto" l'argomento fu già affrontato da me di recente, riportando elementi tanto della concezione cristiana che di quella ebraica.
    E' poi del tutto evidente che non esistono "popoli eletti " da qualcuno, tanto meno da Dio, per "dominare" e "soggiogare" gli altri, come invece secondo la follia degnere NazionalSocialista ( "Un popolo che sa guardare ai migliori elementi della propria stirpe, nell'epoca della mescolanza delle razze, dovrà essere un giorno il Signore del Mondo" - Adolf Hilter - le parole finali de "La mia Battaglia", cito a memoria) e le sue parodie messe in atto dai vari epigoni. Allo stesso modo non esistono "classi sociali" elette per, tramite una feroce tirannide proclamata transitoria, generare paradisi terrestri. Non è infine eludere l'argomento proposto da chi ha iniziato questo 3d il ricordare che la modernità ha visto l'umanità dividersi e combattersi sanguinosamente .....meno spesso in nome della religione che delle ideologie (deiste, atee, laiciste, neo-pagane...).... che poi qualcuno chiama poi....."religioni secolarizzate".
    Laddove si sono combattute invece cosiddette "guerre di religione", si può difficilmente attribuire alle religioni stesse le responsabilità principali dei conflitti. Semmai queste sono state spesso strumentalizzate da interessi d'altro genere, ed utilizzate come forze mobilitanti capaci di dare una "giustificazione" alle proprie brame....
    In epoca moderna e contemporanea le religioni sono state invece più spesso vittime di rinnovate persecuzioni feroci e anche sanguinarie. Dalla repressione della Vandea durante la rivoluzione francese, a quello che è accaduto in Messico dopo la rivoluzione, alla repressione antireligiosa della Repubblica Spagnuola, all'ateismo di Stato dei regimi comunisti con i suoi martiri, allo stesso atteggiamento fondamentalmente anticristiano del III Reich (contro gli ebrei non si trattava tanto di avversione alla religione ma alla presunta..."razza").
    Certo si possono ora citare i terrorismo e i fanatismi dei fondamentalisti islamisti o anche di taluni gruppuscoli di fondamentalisti ebrei d'Israele, recentemente ritornati in auge, come esempi contrari a quelli sopra esposti.... ma di questo ne riparleremo più avanti.

    Saluti liberali e Shalom!!!


    " Morti son tutti gli dèi, ora noi vogliamo che il SuperUomo viva "
    - F. Nietzsche - " Così parlò Zarathustra" .

  5. #5
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    Predefinito Esatto.

    Originally posted by antonio ...il senso di popolo eletto e' tutt'altro...
    _________________________________

    Ma cancellare un così antico e radicato - ancor oggi! - pregiudizio,caro Antonio,è davvero molto dura.

    Per il resto,mi rifaccio alle considerazioni del moderatore unico Pieffebi,considerazioni che condivido in toto.

    P.s.L' argomento è assai affascinante ed attuale,ma proprio per questo,a mio modesto avviso,si corre il rischio di scadere nella banalità e nella logorroicità.

    Shalòm!


    Tsabar

  6. #6
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    Predefinito Re: Ebraismo, Cattolicesimo ed Islam.

    Originally posted by sacher.tonino
    Ebraismo, cattolicesimo ed Islam.
    .
    Vorrei quindi stimolare un dibattito di alto profilo, sulle prospettive di convivenza delle religioni, sugli indirizzi che tale eventuale convivenza potrebbe avere negli equilibri geopoltici mediorientali ed internazionali.
    Infine, quale sarà in ruolo del POPOLO ELETTO, cioè Israele secondo le Sua Religione, negli scenari globali futuri?
    Saluti atei dal vostro
    sacher.tonino
    a Sacher,
    Non le religioni ma alcuni uomini sono fonte di conflitto fra gli uomini!
    La religione è probabilmente un bisogno umano ma non le Chiese e gli uomini fondatori di religioni. Le Chiese hanno bisogno degli uomini uniti in una comunità in cui l'individuo conti solo per il suo spirito e non conti nulla nella comunità.Di qui ecco spiegato il fenomeno del suicidio/omicidio senza patemi d'animo per il martire che altro non è che un semplice in termini di raziocinio.
    Il popolo Eletto? Si tratta di una favola unificante come la dittatura del Proletariato.
    In quanto al suo dichiarato ateismo,caro Sacher,Lei ritornerà sui suoi passi.
    Non per il bisogno di religione ma per la domanda(che non è per tutti)che ci si pone prima o poi: perchè l'infinito,i mondi non collidono ma si muovono in un ordine micro(atomo) e macro(nel cosmo)? Perchè il positivismo non si rende conto che è un mero metodo d'indagine per conoscere a ritroso l'origine del tutto?
    Se l'umanità scientifica fosse così certa di ciò che afferma perchè indagherebbe se stessa? Conoscere è già dimostrare che la Natura creatrice non si appaga di noi ma ci vuole partecipi della sua creazione non dei suoi scopi.

  7. #7
    SENATORE di POL
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    Predefinito

    Non mi era affatto sfuggito che il bersaglio del 3d fosse il famoso concetto religioso dell'elezione di Israel da parte del Dio Unico.
    A proposito ricordo alcune cose già da me riportate in altre discussioni, e strettamente correlate a questo tema.
    Inizierò con alcuni versetti del Nuovo Testamento, e precisamente di una nota epistola paolina:
    " 25 Infatti, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un indurimento si è prodotto in una parte d'Israele, finché non sia entrata la totalità dei Gentili [pagani] ; 26 e tutto Israele sarà salvato, così come è scritto: " Il liberatore verrà da Sion. 27 Egli allontanerà da Giacobbe l'empietà; e questo sarà il mio patto con loro, quando toglierò via i loro peccati ". 28 Per quanto concerne il vangelo, essi sono nemici per causa vostra; ma per quanto concerne l'elezione, sono amati a causa dei loro padri; 29 perché i doni e l'elezione di Dio sono irrevocabili. " ( Romani = 11:25-29..Verbum Domini)

    per passare a due trattazioni ebraiche:

    " Quando un ebreo dice: i "Dieci Comandamenti" dice la Torà; dice quello che il babbo o la mamma gli hanno insegnato, dice quello che i maestri gli hanno illustrato, sa di dire l'essenza, lo spirito della Torà. Tutti noi sappiamo questo, eppure ogni volta che torniamo su questa pagina, ogni volta che la meditiamo, avvertiamo come un senso di sgomento dinanzi alla maestà del racconto biblico, sentiamo di essere troppo piccoli dinanzi a questa sconfinata grandezza, sentiamo che il nostro animo si smarrisce come nella vastità di un orizzonte senza limiti. Proprio come dinanzi all'infinità del cielo e del mare o alla profondità di un firmamento stellato, noi avvertiamo in questa pagina la presenza e la grandezza di Dio. È la parola di Dio che ci sta dinanzi ed essa è immensa ed infinita come e più delle creazioni di Dio nel mondo della natura. Forse perciò quella parola è risuonata nel deserto, in un paesaggio rupestre e desolato: perché solo la maestà delle montagne sinaitiche o la sconfinata grandezza dei deserti, potevano essere degna cornice a un evento di tanta grandezza. - Il Midrash, anzi, dice di più: dice che la parola di Dio fu proclamata nel deserto, perché potesse essere egualmente retaggio di tutti gli uomini, di tutti i popoli; non fu annunciata nel territorio di alcuno Stato perché nessuna gente ostentasse l'orgoglio di averla per sé sola posseduta o creata! A conferma di questo valore universale della Torà, il Midrash aggiunge che la Parola dei divini comandamenti miracolosamente risuonò e si diffuse nell'aria, da un estremo all'altro della Terra, nelle 70 lingue del mondo allora conosciute , sicché ogni popolo avrebbe potuto udirla direttamente . Ma perché proprio ad Israele doveva essere direttamente rivelata la parola di Dio? Perché questa schiera di liberti, or ora usciti da un regime di schiavitù, doveva avere il privilegio o forse l'onere di ascoltarla per primi di mezzo alla tempesta di fuoco dei cieli e della terra? È qui che sta forse il mistero, il segreto o l'insondabile destino d'Israele. Fra i popoli della terra uno ve ne doveva pur essere che avrebbe accettato d'essere custode e depositario di quella parola: quell'uno doveva essere Israele che portava nel suo stesso nome il segno di questa incomparabile missione; doveva essere quell'Israele che si era formato dal nucleo di una gente che il nome di Dio e la vocazione dell'Uno aveva sempre sentito nelle proprie vene e nel proprio sangue. Così nacque la cosiddetta elezione d'Israele o la sua autoelezione al servizio di Dio. Essa nacque quando nell'immensa distesa del deserto un popolo volle consacrarsi a un'idea e quella volle servire per tutti i tempi. Quell'idea era l'idea dell'Uno, era l'idea di Dio, l'idea dell'Assoluto da realizzarsi sulla terra; era un popolo che nei Dieci Comandamenti prendeva nelle sue mani la consegna di quell'idea per sé e per gli uomini. L'aspirazione e il sogno, il desiderio e la nostalgia di far regnare l'Assoluto in mezzo agli uomini, di far scendere sulla terra un raggio della gloria divina, mediante la santificazione della vita e la proclamazione dell'amore di Dio tra gli uomini, questo doveva essere il programma che il popolo d'Israele si proponeva di tradurre in realtà. Fuori di quel programma, la vita d'Israele non avrebbe avuto significato . I Dieci Comandamenti segnano le linee maestre di quel programma, sono dieci parlate, ma sono una sola, sono dieci comandi, ma scendono da un principio e conducono a una meta, sono una sintesi, sono, come tutta la Torà, una via: la via del Re, la via dell'Uno. Se gli uomini hanno troppo spesso dimostrato di dimenticare quel supremo insegnamento che hanno ricevuto da Dio e da Israele, se gli uomini hanno ripagato con l'odio il debito d'onore che avevano verso Israele, ciò non significa altro che gli uomini e i popoli sono ancora lontani, troppo lontani da quell'insegnamento. Non per questo Israele verrà meno al suo mandato, non per questo abbasserà la sua insegna che è sempre quella ove sta scritto in eterno la parola di Dio, parola di amore e di fratellanza: in quella parola Israele troverà sempre ragione di vita per sé e per gli uomini. " ( Rabbino Riccardo Pacifici )

    " "L 'ebraismo nasce come distinzione. Dalla distinzione prendono forma il suo specifico modo di conoscere, la sua ermeneutica fondamentale, il suo metodo, la sua capacità di analisi, il suo rigore, il modo con cui si applica al mondo. Nell'ebraismo ogni cosa è determinata in quanto tale perché distinta: le acque sono distinte e separate dalla terra, la luce è distinta dalle tenebre. Così in Genesi si descrive la creazione: e il popolo di Israele è distinto e separato da ogni altro popolo. Anzi: addirittura è popolo "eletto ", scelto. È infatti popolo di Dio e non solo appartenente al mondo e alla storia degli uomini. Popolo santo "Kasher", di sacerdoti, separato. Popolo che abita "al di là del fiume" a cui è stata data una Legge che è anche una Strada. Un popolo che cammina sulla strada di Dio. Distinto ma non solitario; separato, ma non “per sé solo ". Non come tutti gli altri, eppure né snob né aristocratico. Non confuso con gli altri seppure con gli altri: ma convinto che il modo più corretto per stare con gli altri parte dalla non rinuncia ad una definizione di sé, alla propria identità e alla propria memoria " ( G. Della Pergola ). "

    per finire ancora con un'esposizione cristiana (cattolico romana):

    " Il disegno di Dio, essendo un progetto di relazioni interpersonali, si realizza nella storia. Non è possibile scoprirlo ricorrendo a deduzioni filosofiche sull'essere umano in generale. Esso si rivela attraverso iniziative divine imprevedibili e, in particolare, con una chiamata rivolta a una persona scelta tra tutte nella moltitudine umana , Abramo (Gn 12,1-3), e prendendo in mano la sorte di questa persona e della sua posterità, che diventa un popolo, il popolo d'Israele (Es 3,10). L'elezione d'Israele, tema centrale nell'Antico Testamento (Dt 7,6-8), resta fondamentale nel Nuovo Testamento. Ben lungi dal rimetterla in questione, la nascita di Gesù dà ad essa la più eclatante conferma. Gesù è « figlio di Davide, figlio di Abramo » (Mt 1,1). Viene a « salvare il suo popolo dai suoi peccati » (1,21). È il Messia promesso a Israele (Gv 1,41.45); è « la Parola » (Logos) venuta « tra i suoi » (Gv 1,11-14). La salvezza da lui apportata col suo mistero pasquale viene offerta in primo luogo agli Israeliti. 345 Come previsto dall'Antico Testamento, questa salvezza ha, d'altra parte, ripercussioni universali. 346 È offerta anche ai Gentili [pagani] . Effettivamente essa è accolta da molti di loro, tanto che sono diventati la grande maggioranza dei discepoli di Cristo. Ma i cristiani provenienti dalle nazioni beneficiano della salvezza solo in quanto introdotti, con la loro fede nel Messia d'Israele, nella posterità di Abramo (Gal 3,7.29). Molti dei cristiani provenienti dalle « nazioni » non hanno abbastanza consapevolezza che erano, per natura, degli « olivastri » e che la loro fede in Cristo li ha innestati sull'olivo scelto da Dio (Rm 11,17-18).

    L'elezione d'Israele si è concretizzata nell'alleanza del Sinai e le istituzioni ad essa collegate, soprattutto la Legge e il santuario. Il Nuovo Testamento si situa in un rapporto di continuità con questa alleanza e queste istituzioni. La nuova alleanza annunciata da Geremia e fondata nel sangue di Gesù ha portato a compimento il progetto di alleanza tra Dio e Israele, superando l'alleanza del Sinai con un nuovo dono del Signore che integra e amplifica il suo primo dono . Similmente, « la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù » (Rm 8,2), che è un dinamismo interiore, rimedia alla debolezza (8,3) della Legge del Sinai e rende i credenti capaci di vivere nell'amore generoso, che è « pienezza della Legge » (Rm 13,10). Quanto al santuario terreno, il Nuovo Testamento si esprime in termini preparati dall'Antico Testamento, relativizzando il valore di un edificio materiale come abitazione di Dio (At 7,48) e appellandosi a una concezione del rapporto con Dio in cui l'accento si sposta verso l'interiorità. Su questo punto, come su molti altri, si vede quindi che la continuità si basa sull'impulso profetico dell'Antico Testamento.
    " ( Pontificia Commissione Biblica : "Il Popolo ebraico e le sue Scritture nella Bibbia Cristiana" )

    Mi pare che queste letture siano sufficientemente chiare per fugare qualsiasi preoccupazione, spesso falsa, ipocrita, tendenziosa e...antisemita, circa la ragione per la quale il "Popolo Eletto" è tale non per soggiogare il resto dell'umanità, ma per ben altri disegni della Provvidenza Divina, a beneficio di tutti i popoli e di tutte le culture della Terra. Che poi ci siano integralisti in tutte le fedi, e che questi integralismi soprattutto quando si politicizzano siano....di per sè pericolosi.....e tutt'altro paio di maniche.

    Shalom!!!

  8. #8
    sacher.tonino
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    Caro Moderatore
    Il 3d in questione non contiene nessun bersaglio intelletuale.
    Esso, il 3d, vuole essere solo un invito alla riflessione sull'impatto che le Religioni hanno nei rapporti tra gli uomini.
    Cordiali Saluti
    sacher.tonino

  9. #9
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    Predefinito cari ragazzi......

    ........è un bel po' che non entro in discussioni nel forum, e perciò non voglio tediarvi con lunghe tiritere.....
    in sintesi:

    Io la penso come la Fallaci:
    NON ci può essere comprensione , nè pacifica convivenza con il mondo islamico. SIANO TOTALMENTE INCOMPATIBILI

    Il discorso è lungo e ci porterebbe lontano.
    Il suo libro La rabbia e l'orgoglio riassume ottimamente il mio punto di vista e quindi è inutile che mi ripeta.

    Con questo : ho il massimo rispetto per chi mi rispetta, ma da qui a concedere questo e quello sotto forma di leggi " speciali" per il loro credo...............questo no:
    si adeguino loro agli usi nostri e costumi che, oltretutto sono fin troppo democratici.

    Non sono razzista!

    Rispetto tutti quelli che rispettano me

    Voglio vivere nel mio paese secondo le nostre regole senza condizionamenti esterni.

  10. #10
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    Predefinito

    Originally posted by Pieffebi
    Beh il problema è complesso, ma in linea generale è da ricordare che i più grandi massacri e genocidi dell'età moderna sono stati generati da ideologie e non da religioni, e a volte nel nome dello Stato laico....se non del materialismo ateo.
    Shalom!
    Tutto ciò che le dittature comuniste, naziste, fasciste e filo-occidentali sono riuscite a fare in un secolo è un'inezia rispetto a quanto hanno combinato le religioni in migliaia di anni.
    HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!

 

 
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