L'avvocatura dello Stato nella lista dei cattivi
Da Repubblica.it
Il governo prepara il blitz attraverso un decreto
per i legali dell'interesse pubblico niente più cause penali
Sme, l'Avvocatura dello Stato
esclusa dal processo al premier
di UMBERTO ROSSO
ROMA - Il j'accuse dell'avvocato dello Stato al processo Sme, che chiede un miliardo di danni a Previti e soci imputati? Roba vecchia, superata, soprattutto non bisogna rifare il bis nel processo-stralcio a carico di Berlusconi. E così sarà, se passa il decreto legge che, giusto una settimana dopo l'arringa dell'avvocato Domenico Salvemini al processo di Milano, è finito sul tavolo del governo. Fuori la difesa dello Stato nel round più delicato della vicenda di corruzione.
La bozza del progetto, filtrata da Palazzo Chigi, è arrivata nelle mani del sindacato degli avvocati dello Stato: sta già provocando una rivolta. Due soli, brevi, articoli, "misure urgenti per l'Avvocatura dello Stato". Il primo spalanca le porte alla privatizzazione: il patrocinio delle amministrazioni dello Stato, della collettività cioè, passerebbe in gran parte agli avvocati del "libero foro". C'è un "aumento costante ed esponenziale del carico di lavoro", lamenta la relazione che accompagna la proposta di decreto, e non ci sono soldi per assumere nuovi avvocati dello Stato. Il sindacato è saltato sulla sedia e ha fatto un po' di conti. Cinquecento milioni di euro. Tanto può costare alle casse pubbliche l'arruolamento degli avvocati "privati", alla faccia dei quattrini che non ci sono per nuovi assunti (20-30 basterebbero).
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Ma la perla del decreto è racchiusa nell'articolo 2. Stabilisce che l'Avvocatura dello Stato non può più costituirsi parte civile nei processi penali ma soltanto in sede civile. Letteralmente: "Esercita azione per il risarcimento o le restituzioni esclusivamente nel processo civile". Comma successivo: si azzera tutto, quando passa la legge si passa anche un bel colpo di spugna sui processi penali pendenti, "la costituzione di parte civile delle Istituzioni cessa di produrre qualsiasi effetto". Si comincia da capo, i danni si possono chiedere solo in un nuovo processo civile.
Ora, quali sono i processi penali pendenti che premono alle porte dell'Avvocatura? Passando al setaccio i procedimenti, se ne scopre solo uno: lo stralcio Sme per il presidente del Consiglio. "C'è una coincidenza temporale obiettiva fra bozza di decreto e processo - annota Giammario Rocchitta, comitato nazionale dell'Associazione degli avvocati dello Stato - ma a noi interessano solo i sorprendenti contenuti del provvedimento, che non ci piacciono. Una controriforma".
Dunque, se il governo mette a stretto giro la firma sotto il decreto (e già il ricorso a questo iter di legge sprint, invece del ddl, pare indicativo), l'avvocato Domenico Salvemini verrà tagliato fuori dal processo contro Berlusconi. Con molti imbarazzanti risvolti cancellati, per il premier che è anche presidente di turno Ue. I nostri partner europei verrebbero dispensati dall'assistere al paradosso dell'avvocato dello Stato che, in nome della presidenza del Consiglio, chiede i danni al presidente del Consiglio in carica, imputato. Salvemini, difensore dello Stato in tanti processi difficili (da Calvi allo scandalo petroli), contro Previti e gli altri imputati disse: "La presidenza del Consiglio ha subito danni morali enormi. La corruzione in atti giudiziari viene a far cadere una delle garanzie dello Stato democratico...".
Molto meglio spegnere perciò i riflettori, spostare una nuova puntata dall'incandescente aula milanese ad una futuribile causa civile. Già, ma perché? La relazione che accompagna il testo del governo spiega che nei processi penali le udienze sono "lunghe e spesso defatiganti", che possono svolgersi anche "fuori dalle sedi di ordinario servizio", insomma il patrocinio dell'Avvocatura è diventato "estremamente gravoso". L'avvocato lavora "a tempo pieno" al processo penale, cosa che "complica enormemente la trattazione di migliaia di altri affari che ha sul suo ruolo".
Una montagna di cause? I sindacalisti esibiscono le tabelle: nel '99 su 150 mila procedimenti solo duemila erano di patrocinio in sede penale. C'è già un filtro che regola la presenza dello Stato in queste cause. E sono le battaglie che, come spiega l'avvocato Rocchitta, "rappresentano proprio l'aspetto più qualificante, un momento fondamentale di presenza dello Stato a tutela degli interessi della collettività". I danni all'ambiente a Porto Marghera. Per le tangenti alla Guardia di finanza. Per i contrabbandi petroliferi. Se passa il decreto, scrivono gli avvocati in un documento di protesta interno, saremmo all'assurdo giuridico: per esempio, nei processi penali per il saccheggio dell'ambiente sarebbero legittimati a costituirsi parti civili le associazioni, dal Wwf a Italia Nostra, ma "sarebbe inibito per legge il ministero dell'Ambiente, il cui scopo istituzionale è proprio la tutela ambientale" .
(13 giugno 2003)
P.s. Lo Stato in tal maniera non potrà essere parte civile nel processo per l'omicidio del poliziotto durante l'azione che ha portato all'arresto della brigatista Lioce; come dire che per salvare una persona (indovina chi?) si manda a carte quarantotto tutto.