Data del primo arresto di Enzo Tortora: esattamente vent' anni fa. Professione dell'arrestato: presentatore televisivo, in quel periodo il più popolare del Paese.
Professione del primo dei principali accusatori, Giovanni Pandico: ergastolano per triplice omicidio, calunnia, tentato parricidio, incendio dell' abitazione dei genitori, minacce a mano armata contro il padre, tentato avvelenamento della madre, tentato avvelenamento della fidanzata di 14 anni. Professione del secondo dei principali accusatori, Pasquale Barra detto "O animale": ergastolano per omicidi plurimi tra i quali (in carcere) quello del boss Francis Turatello cui aveva divorato le viscere ancora calde. Numero degli arrestati per errore insieme a Tortora: 209.
Frammento di un articolo apparso sul Corriere della Sera a firma Luciano Visintin: "Tortora è personaggio dalle mille contraddizioni. Ligure spendaccione... osservatore ma al tempo stesso attore e portato all' esibizione... incline a un' affettazione non lontana dall' effeminatezza ma notoriamente amato dalle donne e propenso ad amare le più belle".
Frammento di un articolo apparso sul Messaggero a firma Costanzo Costantini: "Tortora desta qualche sospetto quando fa di tutto per nascondere la sua vita privata".
Frammento di un articolo apparso sul Secolo XIX a firma Luigi Compagnone: "Egli è solo uno dei tantissimi pessimi esempi dell' italiano che, sotto la lacrimuccia televisiva, nasconde il suo ardore per il danaro: e quindi è disponibile a tutto". Frammento di un articolo apparso sul Corriere della Sera a firma Adriano Baglivo: "Chi avrebbe mai pensato _ ha detto con profonda amarezza il magistrato _ che dietro una faccia che invoca umanità e che è vicina al dolore, si nasconde un cuore di pietra, una sporcizia impensabile". Frammento di un articolo apparso sul Secolo XIX a firma Luisa Forti e dedicato all' accusatore Gianni Melluso: "La camicia immacolata, la cravatta in seta gialla, le scarpe nuonissime ancora scricchiolanti, i capelli lucenti di shampoo, almeno due accessori made in Napoli (l' orologio rosso Ferrari e la cintura beige coccodrillata con fibbione Pierre Cardin), lo sciccoso Gianni Melluso si è presentato davanti ai giudici in un lino primaverile, guarda caso tinta tortora, con taschino impreziosito da stilografica d' oro. Preciso, tagliente, alle volte fin troppo pignolo, è apparso implacabile".
Filippo Facci - Appunto - Il Giornale
Sempre sulla vicenda Tortora:
TORTORA, UNA COLONNA INFAME1/2 - http://www.legnostorto.com/node.php?id=5033
TORTORA, UNA COLONNA INFAME2/2 - http://www.legnostorto.com/node.php?id=5066