"1 milione di miliardi" (sono all'estero) "ci servono per gli investimenti...". Questo annunciò il "genio" a fine agosto 2001, per iniziare il discorso sullo scudo fiscale. Ovviamente si riferiva alle Lire, dunque si riferia a 516MRD di Euro. Bene, nel 2001 rientrarono 59,8/Mrd: l'11% di quanto atteso.
Nella seconda iterazione, che scade il 30.6 ne rientreranno 4,5-5/MRD.: l'1% di quella cifra iperbolica.

La verità è che il genio spara idiozie da bere, adatte ai non addetti ai lavori.

Infatti
- nei 59,8/MRD del 2002 sono da includere
a) gli investimenti poi reinvestiti all'estero sottoforma di obbligazioni corporate internazionali, gestioni e fondi lussemburghesi, acquisto di azioni estere;
b) i rimpatri "virtuali", cioè l'assegnazione ad una fiduciaria italiana delle quote delle holding di famiglia detenute in lussemburgo (schema che fece ricco qualche studio commerciale, forse anche quello del genio?)
- La reiterazione dello scudo fu fatta in quanto la L 409 (quella sul primo scudo) conteneva implicitamente un enorme vacuum: l'imprenditore si liberava dalle implicazioni penali quale privato, ma quasi automaticamente metteva nei guai la propria azienda. Le stime conseguenti parlavano di 150-180/MRD di Euro (Il Sole 24 ore). Ne tornano 4,5 - 5/MRD.

Come definire tutto ciò, se riferito a quel "ci servono per gli investimenti!"?

Informauro