Cè: "Azione del governo fallimentare
ROMA, 20 GIUGNO 2003 - «L'azione del governo in materia di immigrazione è fallimentare». Lo afferma Alessandro Cè, capogruppo alla Camera della Lega, aggiungendo che il Carroccio «preso atto che gli alleati hanno stracciato il patto elettorale, non si ritiene più vincolato ad approvare alcuna iniziativa del Governo».
«La lettura dell'inconsistente decreto sul contrasto all'immigrazione clandestina - afferma Cè - ci chiarisce definitivamente che non esiste alcuna volontà da parte dell'aleatorio ministro Pisanu, e quindi da parte del presidente del Consiglio Berlusconi, di creare un argine concreto all'invasione extracomunitaria del nostro Paese».
«Dobbiamo pertanto prendere atto - continua - che anche su questo tema prioritario, che riguarda la sicurezza e la legalità nel nostro Paese, l'azione del Governo è fallimentare e tradisce le promesse fatte agli elettori. La Lega Nord Padania da troppo tempo ha segnalato il ritardo del Governo nel dare risposte concrete alle esigenze reali dei nostri cittadini; da troppo tempo richiede con forza l'attuazione delle riforme nel rispetto del programma elettorale.
Gli alleati - secondo il capogruppo leghista - al contrario, frenano, chiedono il cambiamento del programma elettorale e Berlusconi tergiversa mentre dovrebbe imporre a tutti il rispetto e l'attuazione rapida del patto sulle riforme, elemento costitutivo dell'alleanza della Casa delle Libertà. La devoluzione, pagina 73 del programma elettorale, non va in Aula al Senato perché renderebbe ancora più evidente il tradimento del patto con gli elettori consumato da alcune componenti della maggioranza. E anche su questo il premier non si pronuncia».
«A questo punto - ha concluso Cè - la Lega Nord Padania, preso atto che gli alleati hanno stracciato il patto elettorale, non si ritiene più vincolata ad approvare alcuna iniziativa del Governo. Da oggi in poi avremo le mani libere e come unico riferimento il programma di vere riforme, purtroppo fino ad oggi disatteso, che ci lega ai nostri elettori e a tutti gli elettori della Casa delle Libertà che hanno votato per il cambiamento ed oggi si sentono traditi».