Passaporto di plastica nell'Ue
Dal 2004 il documento non sarà più nazionale, ma europeo. Dotato di microchip, conterrà i dati di conformazione dell'iride e le impronte digitali.
BRUXELLES – Un passaporto di plastica. Con un microchip, simile a quello contenuto nelle carte di credito, dove saranno contenuti i dati di conformazione dell’iride e le impronte digitali. Sarà così, dal 2004, il nuovo documento identificativo che riguarderà i cittadini dell’Unione europea. Il progetto, presentato al vertice di Salonicco, si inserisce nelle proposte messe a punto in tema di immigrazione.
Le “informazioni biometriche” renderanno così i passaporti “più sicuri e più difficilmente falsificabili”. Elettronici saranno anche i futuri visti e permessi di soggiorno che saranno rilasciati ai cittadini extracomunitari. Non solo. I futuri passaporti, poi, non saranno più nazionali, ma semplicemente europei. I documenti saranno quindi uguali per tutti i cittadini dei 25 Paesi che fanno parte dell’Unione allargata.
Il cambio dei passaporti permetterà di venire incontro alle richieste degli Stati Uniti che hanno deciso di approntare fin dal primo gennaio un sofisticato sistema per verificare l'identità di turisti e residenti esteri quando entrano negli Usa. Il "Sistema di informazione sui visti", come stabilito al vertice di Salonicco, censirà tutti i permessi di questo tipo dati dai paesi Ue per evitare abusi da parte degli immigrati.
Vi è accordo tra i Quindici che la Commissione Ue impieghi 140 milioni di euro per sviluppare questa banca dati e altri progetti connessi. "In questo quadro - si afferma nelle conclusioni del Vertice finito sabato scorso - è necessario delineare un approccio coerente per quel che riguarda i sistemi di identificazione o i dati biometrici, che consenta di applicare soluzioni armonizzate per i documenti dei residenti di paesi terzi, i passaporti dei cittadini dell'Ue e i sistemi di informazione".
(23 GIUGNO 2003, ORE 168)