http://italy.indymedia.org/news/2003/06/316905.php

Bergamo, 20 giguno, conferenza con Robert Gallo il finto scopritore del virus HIV (vedi nota).
Volantinaggio dei compagni per smascherare la versione ufficiale dell’infettività dell’AIDS (HIV=AIDS), gli illustri dottoroni , Gallo compreso, ironizzano sui compagni e sul loro volantino e li sfidano a parlare alla conferenza durante il dibattito.
Poi pero’, quando si accorgono che l’invito viene raccolto tirano l’incontro oltre ogni limite.
Si trattava di un’intervista a Gallo e l’intervistatore sommerge Gallo di domande anche quando lui mostra chiaramente di essersi scocciato. In tal modo sono passate quasi due ore, gli ascoltatori sono stanchi e l’organizzatore della conferenza (proprio quello che ci aveva ipocritamente “invitato” al dibattio) annuncia che “purtroppo” questa volta il dibattito non ci sarà.
Dalla platea parte qualche grido per sputtanare la vigliaccheria di quei professoroni che prima irridono alla controinformazione dei compagni e poi fanno di tutto per evitare il confronto.
La code di paglia di questi medici (servi del potere delle multinazionali) brucia ormai da tempo.

NOTA:

GALLO NON HA SCOPERTO IL VIRUS DELL’AIDS

Robert Gallo è diventato famoso per “Una scoperta che oggi sappiamo, per sua stessa ammissione, non essere sua: quella del virus responsabile dell’AIDS.”
Tali parole sono tratte dal libro di Federico di Trocchio, professore di Storia della Scienza all’università di Lecce “Le bugie della scienza” (ed. Mondadori 1993). Di Trocchio precisa in seguito che un’indagine dell’Office of Scientific Integrity ha accertato “che fu proprio con comportamenti poco onesti (non si sa ancora se compiuti da lui o dal suo collaboratore Mikulas Popovic) e con veri e propri imbrogli che gli americani si sono attribuiti la scoperta del virus del secolo (…) Gallo insomma non aveva scoperto un nuovo virus ma aveva semplicemente cambiato il nome a quello dei francesi [Montagnier] ed aveva cercato di farlo passare per un retrovirus del tipo di quelli da lui già scoperti, tutto lascia supporre che ci si trovasse di fronte non tanto ad un caso di plagio quanto di un vero e proprio furto o appropriazione indebita di virus.”

L’HIV NON È LA CAUSA DELL’AIDS

Uno degli scienziati che lavoravano sui retrovirus, il premio Nobel Kary Mullis è diventato famoso perché ha cercato su tutte le pubblicazioni medico-scientifiche la prova, le evidenze sperimentali che tale virus fosse la causa dell’AIDS, chiedendo informazioni anche ai presunti “scopritori” di tale correlazione causale. Dopo questa ricerca non solo Mullis NON HA TROVATO NESSUNA PROVA SCIENTIFICA DIMOSTRANTE CHE IL RETROVIRUS HIV CAUSASSE L’AIDS, ma nessuno è mai stato in grado di smentire le sue affermazioni.
Le prove delle menzogne della tesi ufficiale sono tante, a cominciare dai 63 fattori accertati che rendono sieropositivi in assenza di virus HIV, (riportati sul sito statunitense http://www.aliveandwell.org), dalla presenza di circa venti milioni di sieropositivi senza traccia della malattia e di migliaia di malati sieronegativi (vedi ad esempio i resoconti del congresso mondiale sull’AIDS del 1992).
La stessa medicina ufficiale è costretta ad ammettere che i test per rilevare l’HIV non rilevano direttamente il virus ma l’anticorpo alla proteina p-24, la quale è contenuta anche negli agenti infettivi di: malaria, epatite B, papilloma virus, tubercolosi, sifilide, lebbra, febbre ghiandolare e altre malattie. Di conseguenza chi ha il papilloma virus (virus la cui presenza affligge circa il 20% dei giovani italiani) così come chi ha la malaria (malattia diffusissima in Africa) è secondo la medicina ufficiale affetto da HIV col fantasma dell’AIDS.
È invece certo che i farmaci “contro l’HIV” danneggiano il sistema immunitario uccidendo i globuli bianchi; sono ormai centinaia gli scienziati appartenenti al gruppo “rethinking AIDS” i quali affermano che molto spesso È IL FARMACO A GENERARE L’AIDS: ti diagnosticano la sieropositività (che non significa malattia), ti danno il farmaco il quale danneggia il tuo sistema immunitario, quindi sviluppi una Sindrome da Immunodeficienza Acquisita.
Secondo le tesi ufficiali l’AIDS sarebbe l’unica malattia virale in cui la creazione di anticorpi non segue il malessere creato dalla malattia ma lo precede; non sarebbe indice di una battaglia vittoriosa del nostro sistema immunitario, ma un campanello d’allarme di una sua imminente sconfitta. Eppure tutti dicono che grazie alla vittoria degli anticorpi sul morbillo quel virus non ci darà più fastidio; per l’AIDS ci vogliono fare credere che la presenza di anticorpi (sieropositività) porterà alla morte! È una menzogna mostruosa, che contraddice tutte le leggi della virologia.
Quale la probabile causa delle varie forme di AIDS allora? L’uso di droghe (cocaina, eroina, anfetamine, nitriti inalanti), l’abuso di antibiotici, e i farmaci prescritti ai sieropositivi. L’AZT scartato come sostanza troppo tossica negli anni 60 viene usato come terapia anti-AIDS dopo avere passato i test (ovviamente manipolati) finanziati dalla stessa casa farmaceutica che lo produce (e lo vende a circa 150 euro la confezione!). Il business della morte è servito!
Maggiori informazioni sono disponibili gratuitamente presso i siti:
http://www.ilvirusinventato.it http://www.duesberg.com http://www.antipsichiatria.it/download/marcia.zip

Comitato contro la medicalizzazione della vita