"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
Società multirazziale e menzogne di regime
di Silvia Sanzini
La società multirazziale è il migliore dei mondi possibili: questa l'ultima fissazione di politici e giornalisti. «Abbiamo approvato la legge, ora dobbiamo cambiare la mentalità della gente», dirà soddisfatto il ministro Livia Turco subito dopo la votazione in Parlamento del testo sull'immigrazione. Parole che riecheggiano regimi d'altri tempi ma perfettamente conformi allo spirito di una legge che si propone «una politica di riconoscimento di diritti nei confronti degli immigrati decisiva per il futuro della convivenza civile in Italia, in una prospettiva di crescita dei tratti multietnici e multiculturali della nostra società...» (sic). E il ministro si spinge oltre e dichiara che farà una campagna per «dimostrare che, dati alla mano, gli immigrati sono utili al nostro benessere e alla nostra cultura». Menzogne folli e spudorate, come ben sanno le migliaia di cittadini che, in questi giorni, affollano i banchetti della Lega dove si raccolgono le firme per abrogare, tra l'altro, proprio la legge Turco sull'immigrazione. Nel frattempo, mentre ci bombardano con documentari e dossier rassicuranti sulla cultura islamica, amministratori solerti investono fondi per la progettazione di abitazioni «su misura» per extracomunitari. Il Comune di Modena ha stanziato 300 milioni per ideare le abitazioni multietniche, alloggi destinati agli extracomunitari, progettati tenendo conto delle loro abitudini e del loro sistema di vita, grazie alle indicazioni fornite dal "parlamentino" degli stranieri. E se cittadini esasperati di Milano, Torino e Genova scendono in piazza per difendersi dalla delinquenza extracomunitaria, allora scatta il teatrino organizzato del "politicamente corretto", con le sue deliranti sentenze di razzismo ed intolleranza, che tutto copre e giustifica nel nome della babele multirazziale.Così neppure i dati sull'infibulazione praticata nel nostro Paese hanno suscitato quell'orrore e quel disgusto che sarebbe lecito attendersi di fronte ad una pratica tanto ripugnante com'è la mutilazione dei genitali femminili. Secondo dati forniti dal ministero degli Interni, in Italia oltre 27mila bambine maomettane sono sottoposte all'asportazione del clitoride nella totale indifferenza dei ministri Turco e Bindi. Il problema - sollevato dalla scoperta di un ambulatorio nella moschea nei pressi di Milano dove veniva pratica l'infibulazione - è stato subito accantonato: una «pratica tradizionale», (e le tradizioni, quando appartengono agli estranei, vanno rispettate e difese) difficile da comprendere per una mentalità occidentale. Infatti il progetto della società multirazziale a tutti i costi non si ferma davanti alle sevizie sulle bambine e sugli animali praticati dagli islamici. Il progetto prevede che la nostra identità culturale, sempre più debole di fronte alle vessazioni multirazziali a cui siamo sottoposti, si stemperi per lasciar posto senza alcuna opposizione ad un futuro omogeneo già pianificato. Chi invece tiene ben salde le proprie specificità religiose e culturali sono gli islamici. È emblematica la storia di una famiglia di marocchini che vive da trent'anni in Italia e che desiderava tornare per una visita nel Paese di origine. Il bimbo della coppia, nato in Italia e registrato all'anagrafe per sbaglio come Giuseppe, è stato respinto alla frontiera: con quel nome non può mettere piede in Marocco. A casa dei vu' cumprà basta un nome occidentale per essere considerati "diversi" ed indesiderabili: nell'Italia dei fessi e dei masochisti, tutti gli estranei sono i benvenuti, specialmente quelli che fanno più danni.
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
Alla base del rifiuto c’è la crescente minaccia
della penetrazione albanese dalla frontiera con l’Italia
No all’immigrazione “europea”
Perché il Canton Ticino ha respinto gli accordi bilaterali con l’Ue
di Archimede Bontempi
Bellinzona (Cantone Ticino)
L’immigrazione è stata decisiva per il “no” massiccio che ha opposto il Canton Ticino agli accordi bilaterali tra la Confederazione e l’Unione Europea. Il Governo della Confederazione non può infatti, in base alla Costituzione, approvare Trattati internazionali che modifichino le legislazioni cantonali, senza l’approvazione dei Cantoni: questo è federalismo vero, non in salsa italiana. L’Unione Europea, nell’ambito degli accordi bilaterali per una maggiore integrazione politica, commerciale e scientifica, ha inserito, in base al principio di “libera circolazione” all’interno dell’Unione, la soppressione del contingentamento degli stranieri dal 2006, con la possibilità di reintrodurla eventualmente dopo il 2013, in caso si verificasse un afflusso tale da mettere in pericolo l’identità della Confederazione. Ma il Canton Ticino ha rigettato in blocco questa pesante intromissione negli affari interni cantonali: la regolazione dei flussi migratori spetta ai Cantoni, in base alla Costituzione federale. E non è servito a niente lo specchietto per le allodole costituito dalla promessa dell’Unione Europea di permettere agli svizzeri di entrare sul mercato del lavoro europeo a partire dal 2003. E non solo il Canton Ticino, ma anche i Grigioni hanno respinto gli accordi. La Lega dei Ticinesi di Giuliano Bignasca è stata protagonista della campagna politica contro gli accordi, ricordando come, al contrario dell’immigrazione padana degli anni 60, che ha portato migliaia di lavoratori frontalieri nelle fabbriche ticinesi, richiamando anche capitali tedeschi per la qualità della manodopera, oggi il Cantone sia minacciato dalla penetrazione albanese proveniente dalle frontiere-colabrodo della vicina Repubblica italiana.
L’esponente socialista Pietro Martinelli ha accusato i ticinesi dalle colonne del giornale in lingua francese La Tribune de Genève di avere paura di perdere non già la propria identità, bensì i propri “privilegi economici”, compreso il riciclaggio dei soldi della mafia... Argomenti che si commentano da soli. Più responsabilmente l’economista Remigio Ratti ha fatto notare che: «I Trattati bilaterali con l’Ue arrivano in un momento in cui l’economia ticinese sta per ripartire, ma anche quando l’integrità dei confini è ancora sentita profondamente dai cittadini». Il Corriere della Sera aveva provato addirittura a “infiltrare” come clandestino un suo cronista per provare quanto fossero “trattati male” gli immigrati clandestini nel Ticino: un vero e proprio boomerang che ha portato le autorità cantonali a monitorare ancora più severamente la frontiera.
L’economia del Ticino si sta riprendendo ora, dopo anni di lenta ma inarrestabile recessione, che ha fatto diminuire del 25% il fabbisogno di manodopera, ma il Cantone preferisce favorire i frontalieri lombardi, tradizionale serbatoio di manodopera qualificata, piuttosto che gli immigrati dal Mediterraneo, con i loro difficili problemi d’immigrazione e d’integrazione. Ha fatto scalpore infatti, qualche anno fa, il caso dei musulmani che pretendevano l’abolizione delle classi miste in tutte le scuole del Comune di Bellinzona: allora furono quasi tutti rimpatriati d’autorità. E nessuno si azzardò a parlare di “razzismo”. Si trattava infatti di difendere la Costituzione federale. La Svizzera, si sa, non è l’Italia: infatti è uno Stato federale, dove i cittadini contano, eccome!
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
Per meticcio, storicamente si intende il discendente fra padre francese e madre indiana pellerossa.
Ma cos'e' veramente (si usa meticcio, ma potrebbe essere mulatto,ecc)?
Se io Sudtirolese di origini Sassoni, sposo una Ceca (non orba), i miei figli saranno meticci? Credo di no!
Infatti, qui da noi quando si fa il censimento, Inglesi, Tedeschi, Mitteleuropei, Russi sono considerati bianchi o caucasici. Ma anche in questi Paesi, ci sono confini etnici e razziali. Nel caso di certi albanesi o greci la classificazione diventa ambigua, anche se generalmente sono considerati bianchi.
Dopo i bianchi, la piu' grande maggioranza sono i latino, che visto che sono classificati a parte, significa che sono di un altra razza. Ergo, i figli di un bianco e di un latino, sono meticci? Tecnicamente si, ma non tutti sono d'accordo. Per la discendenza fra un bianco e nero, senz'altro nessuno potra' negare l'aggettivo, anche se simpatizzante di questo tipo di unioni. Cosi fra bianchi e asiatici o fra neri e asiatici.
Ergo, quanti sono d'accordo con la definizione Americana, quanti con quella biblica, e quanti soltanto con quella di evidente forte apparenza estetica.
Se si affronta un problema, sarebbe bene capire quanto e fino a quanto si e' uniti a contrastarlo.
-N-
WASP: White AngloSaxon ProtestantOriginally posted by Gringo
A questo proposito mi sembra molto efficace la definizione data dalla società statunistense:
Bianco oriundo europeo = Wasp o Anglos
Negri puri e mulatti = niggers
Asiatici gialli = yellow niggers
Terroni, arabi, ebrei e mediterranei = whiggers (white niggers)
Sudamericani meticci o puri = Hispanics o Ladinos
Indiani dell'India = Hindi
Pellerossa = Native
da quando gli inglesi e protestanti sono buona cosa?
meticcio=ibrido tra bianco e mongoloide asiatico o americano (amerindio)
mulatto=ibrido tra bianco e negroide africano o americano (e per estensione, tra bianco e razze "scure" in generale, includendo gli indiani del sud e i melanesiani)
gli ibridi tra bianchi europei e "bianchi" (le virgolette sono d'obbligo) nordafricani e medio-orientali-iranici ecc... non hanno nome corrente, ma essendo un prodotto di mescolanza intra-razziale anzichè inter-razziale, non sono propriamente nè meticci nè mulatti.
appunto, non c'è miglior definizione per dei popoli che accettano supini ed allegri il suicidio e l'invasione da parte di altri popoli.Originally posted by Der Wehrwolf
nell'Italia dei fessi e dei masochisti, tutti gli estranei sono i benvenuti, specialmente quelli che fanno più danni.
Oltretutto è l'opinione che gli extracomunitari hanno di noi: idioti...
e chi te l'ha detto che indica tutti i bianchi? è solo che in queste cavolate si vuole sempre giudicare gli altri dall'alto e non si può stare fuori, quindi ora qualcuno cerca di inquadrarsi in qualche razza perchè essere semplicemente un essere umano non gli basta.Originally posted by Gringo
x Adsum: oramai il termine WASP non ha piu' il significato religioso ed etnico di un tempo, visto che tra i wasp ci sono pure gli irlandesi e i polacchi...oramai il termine "wasp" sta ad idicare in generale tutti i bianchi cristiani (di qualsiasi confessione) oriundi europei (esclusi gli italiani meridionali, turchi, arabi e mediterranei in generale, che invece sono definiti whiggers e considerati alla pari dei negri e degli ispanici latinoamericani.)
in quale zona inizia ad esserci l'italiano meridionale dopo che finisce quale italiano? quello "centrale" o quello "nordista"?Originally posted by Gringo
x Adsum: oramai il termine WASP non ha piu' il significato religioso ed etnico di un tempo, visto che tra i wasp ci sono pure gli irlandesi e i polacchi...oramai il termine "wasp" sta ad idicare in generale tutti i bianchi cristiani (di qualsiasi confessione) oriundi europei (esclusi gli italiani meridionali, turchi, arabi e mediterranei in generale, che invece sono definiti whiggers e considerati alla pari dei negri e degli ispanici latinoamericani.)