Qui sotto troverete un breve riassunto dei comunicati stampa del Partito
Comunista dei Lavoratori dell'Iran sulle recenti proteste in Iran:

18 Giugno, piu' di 20000 persone hanno protestato a Esfahan:
Secondo i resoconti ricevuti dal Partito comunista dei Lavoratori
dell'Iran, molte strade e quartieri di Esfahan sono teatro di proteste e
manifestazioni dal pomeriggio alla notte. Testimoni hanno riferito della
presenza di 20-40000 persone che gridavano slogan per la caduta del
regime Islamico dell'Iran e per la liberazione dei prigionieri politici.
Gli Hezbollahi e membri della sicurezza in borghese non hanno osato
avvicinarsi ai manifestanti. Pietre sono state lanciate alle guardie
della sicurezza. La protesta stava andando avanti al momento in cui
questo comunicato stampa e' stato scritto. Con la diffusione delle
manifestazioni alle altre citta', il movimento per la caduta del regime
Islamico ha fatto un grande passo. Decine di migliaia a Tehran, Shiraz,
Mashhad, Esfahan, Tabriz,Ahwaz, Bandar-Abbas, Kerman, Kermanshah,
Hamadan, Karaj, Shahin-Shahr e molte altre citta' hanno protestato
contro il regime Islamico e chiesto la sua caduta. Questo e' un nuovo
storico episodio, che la gente ha aspettato per tanto tempo. Il 10
Giugno non puo' essere cancellato. Il governo piu' barbaro della storia
dell'Iran e' vicino alla fine.

14 Giugno 2003, violento assalto del regime Islamico dell'Iran contro i
manifestanti; gli studenti e la gente stanno resistendo. Le
manifestazioni e le proteste contro la Repubblica Islamica dell'Iran
continuano. Gli studenti resistono e le loro proteste continuano con
l'appoggio di diverse sezioni della societa'. Il quarto giorno di
manifestazioni e' cominciato venerdi' mattina ed e' proseguito fino alle
5 di mattina di Sabato. A seguito di un incontro tra il Ministero degli
Interni e quello dell'Educazione, le forze di sicurezza della provincia
di Tehran e dell'Universita' di Tehran hanno preso possesso dei terreni
attorno all'Universita' di Tehran e del campus degli studenti sabato.
Erano appoggiate da agenti in borghese, che in questa occasione sono
stati armati con mitragliatrici e come al solito, coltelli, mazze,
catene e gas lacrimogeni. Nonostante questo, i dimostranti si sono
raccolti ed hanno cominciato a manifestare. Sempre piu' gente si e'
unita alla manifestazione e gli slogan sono diventati piu' radicali. La
manifestazione e' continuata per tutta la notte nelle vie attorno. In
diverse parti di Tehran, gli automobilisti hanno espresso il loro
sostegno agli studenti suonando i clacson. Un maggior numero di
poliziotti insieme ai loro gruppi mercenari e ad agenti in borghese sono
entrati nel campus degli studenti e nel dormitorio attaccando gli
studenti con catene, manganelli, mazze e lacrimogeni. Gli studenti si
sono scontrati con gli agenti ed hanno combattuto. Diverse motociclette
appartenenti ai mercenari Islamici sono state date alle fiamme. Gli
studenti hanno trattenuto diversi agenti in borghese. Durante gli
scontri della mattina un numero significativo di persone e studenti era
rimasto ferito e un numero imprecisato era stato arrestato. Le
manifestazioni degli ultimi quattro giorni hanno mostrato la
determinazione della popolazione Iraniana nel voler buttar giu' il
regime Islamico. La risolutezza degli studenti appoggiata da diversi
settori della popolazione e' significativamente differente dal precente
round di proteste. La gente sta indicando la via per sconfiggere il
regime. La gente ha visto che non esiste altro modo per sconfiggere il
regime Isalmico che l'usare la propria forza.

13 Giugno 2003, le manifestazioni a Tehran continuano. Guardie Islamiche
attaccano le donne che rimuovono il loro velo. Oggi, gli studenti hanno
manifestato nel campus dell'universita' di Tehran e nelle strade
circostanti gridando slogan contro il governo. La gente di Tehran e'
uscita dalle proprie case e molti sono andati sulle cime dei tetti. Ogni
mossa delle forze di sicurezza della Repubblica Islamica era
sbeffeggiata. Gli automobilisti suonavano i clacson in solidarieta' agli
studenti. Il campus dell'universita' e stato circondato ed isolato dalle
forze di sicurezza. Le strade sono piene di Baseejis e Pasdaran e agenti
in borghese. Un gruppo di ragazze si e' tolto il velo e ha danzato nelle
strade e ha urlato slogan. Le forze di sicurezza le hanno attaccate
ferocemente. La gente le ha aiutate a fuggire. In diverse occasioni le
forze di sicurezza hanno sparato gas lacrimogeni contro la folla. I
manifestanti gridavano: "Liberta' per tutti i prigionieri politici!",
"l'Iran non e' il Cile", "Fucili, Cannoni non sono piu' efficaci!".
Secondo agenzie di stampa la bandiera della Repubblica Islamica e' stata
data alle fiamme. Nel campus femminile dell'universita' di Beheshti, i
manifestanti hanno urlato slogan radicali contro il regime. "Abbasso la
Repubblica Islamica","Questo movimento culturale continuera' ogni
notte". "Khatami, Khatami, dimettiti, dimettiti!". "Abbasso Khamanei!".
Le forze di sicurezza hanno circondato il campus.