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Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
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    Predefinito Fabbisogno energetico : il Governo assesta un colpo mortale all'ambiente

    Una follia : la grande pensata x aumentare la capacità produttiva è porre la fiducia (nessun dibattito in aula !!) x consentire alle Centrali idroelettriche di scaricare acqua calda nei laghi e fiumi (fino ad oggi è/era proibito lo scarico di acqua avente temperatura più calda rispetto al prelievo)

    Nulla di nulla sugli altri mezzi eco-sostenibili in grado di aumentare la produzione di energia : in primis l'energia eolica e quella solare (pannelli) ... mentre gli altri Paesi industrializzati stanno facendo passi da gigante in qs direzione

    Siamo alla solita cultura dell'emergenza , ma in questo caso è in gioco la vita biologica dei nostri fiumi e dei nostri laghi , già duramente provati dalla siccità. Maledetti , quante macerie ci lascerete nel 2006 ?

    Corriere del 21-6-2003

    Gli scarichi
    danneggeranno i nostri fiumi»


    «Gli scarichi di acqua più calda dalle centrali idro o termoelettriche generano nei fiumi uno squilibrio ecologico che provoca danni», dice Filippo Vaini veterinario ed esperto ittiologo. Che genere di danni?
    «Bisogna intanto distinguere. L’acqua utilizzata per far girare le turbine nelle centrali idroelettriche si riscalda ben poco, molto meno di quella impiegata nelle centrali termoelettriche per raffreddare gli impianti di combustione. Nel primo caso abbiamo variazioni intorno ad un grado e anche meno. Nel secondo si registrano invece aumenti di 3-4 gradi».
    E quindi?
    «Essendo le centrali idroelettriche al novanta per cento in montagna, i corsi d’acqua interessati ospitano preferibilmente salmonidi come trote o temoli. Per questi animali ambientati in un clima più freddo anche mezzo grado può essere fatale».
    E per le centrali termoelettriche?
    «Il guaio è più serio perché smaltire alcuni gradi richiede al fiume un tempo maggiore ed uno spazio di smaltimento ben più ampio. Qui incontriamo solitamente cavedano, carpa e barbo».
    Ma che cosa succede ai pesci?
    «Due sono le conseguenze negative accertate. La prima riguarda l’alimentazione e succede che d’inverno continuano a mangiare come fossero in autunno. Più grave è il fatto che vengono inoltre alterati i ritmi riproduttivi cambiando radicalmente i periodi».
    In alcuni casi, però, si allevano anche pesci nelle acque di scarico delle centrali?
    «Certamente. Ma questo è un modo per utilizzare al meglio una situazione diversa per cui è possibile far crescere dalle carpe alle orate alle anguille. Ma, ripeto, questo è un discorso differente. L’acqua calda che esce dalle centrali provoca un danno all’ecosistema».

  2. #2
    Globalization Is Freedom
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    Con l'energia eolica o solare ci fai andare a malapena il tostapane, senza contare che sono fonti estremamente costose. In realtà la fonte energetica più economica e pulita è un tiro di schioppo da noi: si chiama nucleare ed è quella da cui provengono tutti i KWh che compriamo da Francia e Svizzera...
    "Non spargerai false dicerie; non presterai mano al colpevole per essere testimone in favore di un'ingiustizia. Non seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo per deviate la maggioranza, per falsare la giustizia. Non favorirai nemmeno il debole nel suo processo" (Esodo 23: 1-3)

  3. #3
    allevatore
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    In origine postato da Stonewall
    Con l'energia eolica o solare ci fai andare a malapena il tostapane, senza contare che sono fonti estremamente costose. In realtà la fonte energetica più economica e pulita è un tiro di schioppo da noi: si chiama nucleare ed è quella da cui provengono tutti i KWh che compriamo da Francia e Svizzera...
    ma Gheddafi è più contento se compriamo il gas da lui, e poi adesso c'è suo figlio che gioca nel Perugia magari se lo mettono titolare ci fa qualche sconto.

  4. #4
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    Riporto testuale da altro Forum :

    -"A parte i danni di natura ecologica, questo decreto si chiama SBLOCCA-centrali in quanto in definitiva consente di dare avvio alle procedure per la loro costruzione in culo a comuni, province, regioni e quant'altro, impedendo loro di fatto qualsiasi azione.

    E la devolution? E Roma padrona?

    Il governo porrà la fiducia su questo decreto, vai Bossi tiralo fuori e faccelo vedere quanto ce l'hai duro e non votare la fiducia"

  5. #5
    Homo faber fortunae suae
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    In origine postato da Stonewall
    In realtà la fonte energetica più economica e pulita è un tiro di schioppo da noi: si chiama nucleare ed è quella da cui provengono tutti i KWh che compriamo da Francia e Svizzera...

  6. #6
    Ridendo castigo mores
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    In origine postato da Delaware
    Riporto testuale da altro Forum :

    -"A parte i danni di natura ecologica, questo decreto si chiama SBLOCCA-centrali in quanto in definitiva consente di dare avvio alle procedure per la loro costruzione in culo a comuni, province, regioni e quant'altro, impedendo loro di fatto qualsiasi azione.

    E la devolution? E Roma padrona?

    Il governo porrà la fiducia su questo decreto, vai Bossi tiralo fuori e faccelo vedere quanto ce l'hai duro e non votare la fiducia"
    'a coso'... non l'hanno ancora inventata l' energia per internet ..

    purtroppo OGNI tipo di energia ha un costo ambientale e ha pure un valor strategico primario per l' intero sistema economico e che per questo non puo' essere materia politica esclusiva di nessun localismo . In altre parole la regione e il comune possono trattare su costi e benefici locali ma sta a chi governa l' intera economia decidere alla fine per tutti.

    questo impprovviso esplodere del ' problema energetico nazionale' mi fa ridere .Gli italiani compravano ( pagandola cara ) l' energia in eccesso delle centrali nucleari francesi , pensando di essere piu furbi dei francesi (a cui risolvevano un problema du eccessi ..) e a cui affidavano una parte della loro indipendenza politica ...
    .... e facendo pure finta che passando la frontiera l' energia nucleare diventasse ecologica ...

  7. #7
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    In origine postato da Stonewall
    Con l'energia eolica o solare ci fai andare a malapena il tostapane, senza contare che sono fonti estremamente costose. In realtà la fonte energetica più economica e pulita è un tiro di schioppo da noi: si chiama nucleare ed è quella da cui provengono tutti i KWh che compriamo da Francia e Svizzera...
    Veramente qui sotto si parla di un risparmio energetico che arriva al 70 %

    Corriere 30-6-2003

    Firenze, una famiglia vive affidandosi solo a pannelli solari e riciclaggio


    «Ho creato la casa che cattura l’energia Risparmiamo fino al 70% sulle bollette»

    Maurizio Bacci, ingegnere: se c’è un blocco abbiamo qualche ora di autonomia


    FIRENZE - Un casale del Trecento nelle campagne del Chianti. Pietre e mattoni rossi, piccole arcate, un’aia con giardino e invisibili tecnologie a prova di blackout. Il casale, 150 metri quadrati, si trova nel borgo di Cerbaia Val di Pesa, in provincia di Firenze. Lo ha ideato Maurizio Bacci, 42 anni, pisano, una laurea in Ingegneria ambientale al Politecnico di Milano (fu la prima d’Italia), oggi a capo di una società che opera nel settore dell’ hi-tech ecologico. L’ingegnere ci abita da 15 anni con la moglie Laura e i due figli Francesca e Iacopo, 10 e 14 anni, «felicemente e con un certo orgoglio - dice - perché risparmiare energia fa bene alla mente, al cuore e al portafoglio. Abbiamo già ammortizzato i costi». La famiglia Bacci è diventata un simbolo in paese, soprattutto da quando ha stravinto il concorso delle «migliori» bollette di luce, gas e acqua, organizzato dalle scuole elementari dimostrando di aver risparmiato il 70%. Il segreto? «Pannelli solari, camini termici, erogatori di acqua ed elettrodomestici a basso consumo, arredamento pensato per risparmiare energia - spiega Bacci -. E una filosofia di fondo: la lentezza. Una lavatrice può lavare tutto in un’ora e consumare moltissimo, ma può farlo anche silenziosamente per tutta la notte assorbendo dieci volte meno di energia».
    La «casa taglia bollette» non è ancora indipendente dalla rete nazionale e, se manca la luce, i pannelli solari e gli altri accorgimenti consentono un’autonomia di poche ore. Però in futuro potrebbe diventarlo, perché Bacci sta lavorando a un progetto per trasformare l’isola di Gorgona in un luogo energeticamente autonomo, con dispositivi solari, eolici e con lo sfruttamento di onde e biomasse.
    Nel casale di Cerbaia le tecnologie si mimetizzano nel panorama. Il lucido prototipo di pannello solare ad alto rendimento (produce il doppio di energia di un comune pannello) rispecchia cielo e nuvole e anche il serpentone di tubi trasparenti, che riciclano l’acqua calda, si fonde all’architettura. Il camino nasconde un sistema per imprigionare calore e, grazie a un ventilatore, lo eroga in casa, insomma una sorta di riscaldamento ad aria con un risparmio sul metano del 30-40%.
    Il soffitto è stato isolato con pannelli di sughero, la tinta usata per imbiancare le pareti è naturale, isolante e blocca umidità, gli infissi sono di legno naturale, il migliore isolante in assoluto. Anche i rubinetti sembrano nella norma e l’acqua scorre veloce. «Su tutti i rubinetti e sulla doccia sono stati montati erogatori idrici che mescolano aria e acqua simulando una forte pressione» spiega l’ingegnere.
    Mancano i lampadari tradizionali. Al loro posto abat-jour con lampade a basso consumo. E il riscaldamento? C’è una caldaia a metano, anch’essa a basso consumo, ma viene utilizzata come integratore. «L’accendiamo poco, anche perché in inverno ci siamo abituati a vivere a una temperatura di 16-18 gradi magari indossando un golf - spiega ancora Bacci -. L’isolamento, l’energia solare e il riciclo ci garantiscono un bel po’ di autonomia».

  8. #8
    Ridendo castigo mores
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    in altre parole una vita da ottocento che non credo sarebbe gradita dai piu'..

    ma il problema e' un altro .. hai mica trovato anche uno studio che dimostri come ' energia fotovoltaica' possa mandare la fiat d'inverno ? ..

  9. #9
    allevatore
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    In origine postato da Delaware
    Veramente qui sotto si parla di un risparmio energetico che arriva al 70 %

    Corriere 30-6-2003

    Firenze, una famiglia vive affidandosi solo a pannelli solari e riciclaggio


    «Ho creato la casa che cattura l’energia Risparmiamo fino al 70% sulle bollette»

    Maurizio Bacci, ingegnere: se c’è un blocco abbiamo qualche ora di autonomia


    FIRENZE - Un casale del Trecento nelle campagne del Chianti. Pietre e mattoni rossi, piccole arcate, un’aia con giardino e invisibili tecnologie a prova di blackout. Il casale, 150 metri quadrati, si trova nel borgo di Cerbaia Val di Pesa, in provincia di Firenze. Lo ha ideato Maurizio Bacci, 42 anni, pisano, una laurea in Ingegneria ambientale al Politecnico di Milano (fu la prima d’Italia), oggi a capo di una società che opera nel settore dell’ hi-tech ecologico. L’ingegnere ci abita da 15 anni con la moglie Laura e i due figli Francesca e Iacopo, 10 e 14 anni, «felicemente e con un certo orgoglio - dice - perché risparmiare energia fa bene alla mente, al cuore e al portafoglio. Abbiamo già ammortizzato i costi». La famiglia Bacci è diventata un simbolo in paese, soprattutto da quando ha stravinto il concorso delle «migliori» bollette di luce, gas e acqua, organizzato dalle scuole elementari dimostrando di aver risparmiato il 70%. Il segreto? «Pannelli solari, camini termici, erogatori di acqua ed elettrodomestici a basso consumo, arredamento pensato per risparmiare energia - spiega Bacci -. E una filosofia di fondo: la lentezza. Una lavatrice può lavare tutto in un’ora e consumare moltissimo, ma può farlo anche silenziosamente per tutta la notte assorbendo dieci volte meno di energia».
    La «casa taglia bollette» non è ancora indipendente dalla rete nazionale e, se manca la luce, i pannelli solari e gli altri accorgimenti consentono un’autonomia di poche ore. Però in futuro potrebbe diventarlo, perché Bacci sta lavorando a un progetto per trasformare l’isola di Gorgona in un luogo energeticamente autonomo, con dispositivi solari, eolici e con lo sfruttamento di onde e biomasse.
    Nel casale di Cerbaia le tecnologie si mimetizzano nel panorama. Il lucido prototipo di pannello solare ad alto rendimento (produce il doppio di energia di un comune pannello) rispecchia cielo e nuvole e anche il serpentone di tubi trasparenti, che riciclano l’acqua calda, si fonde all’architettura. Il camino nasconde un sistema per imprigionare calore e, grazie a un ventilatore, lo eroga in casa, insomma una sorta di riscaldamento ad aria con un risparmio sul metano del 30-40%.
    Il soffitto è stato isolato con pannelli di sughero, la tinta usata per imbiancare le pareti è naturale, isolante e blocca umidità, gli infissi sono di legno naturale, il migliore isolante in assoluto. Anche i rubinetti sembrano nella norma e l’acqua scorre veloce. «Su tutti i rubinetti e sulla doccia sono stati montati erogatori idrici che mescolano aria e acqua simulando una forte pressione» spiega l’ingegnere.
    Mancano i lampadari tradizionali. Al loro posto abat-jour con lampade a basso consumo. E il riscaldamento? C’è una caldaia a metano, anch’essa a basso consumo, ma viene utilizzata come integratore. «L’accendiamo poco, anche perché in inverno ci siamo abituati a vivere a una temperatura di 16-18 gradi magari indossando un golf - spiega ancora Bacci -. L’isolamento, l’energia solare e il riciclo ci garantiscono un bel po’ di autonomia».
    16-18 gradi in casa d'inverno? una notte per far andare la lavatrice? la doccia con metà acqua?
    Come minimo saranno anche vegani...

 

 

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