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Discussione: Governo Berlusconi

  1. #81
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    In Origine Postato da FreeFlag
    Beh, vedo che se n'è accorto. Pthome, forse nella fretta, si è sbagliato quando scrive: "In effetti la nuova legge ha consentito a Berlusconi di uscire da un processo (mi pare All Iberian) per intervenuta prescrizione in virtù della nuova legge.

    Sembra non sia così.


    Dei tre articoli solo l'ultimo sembra vere una qualche attinenza. I primi due non fanno che riportare quanto già scritto qui in precedenza.

    Si tratta di capire, ora, se gli effetti ipotizzati si sono verificati oppure no. Pure la legge sulle rogatorie doveva liberare tutti i mafiosi....

    Cerchi, cerchi... Vede come la sto guidando nelle indagini?

    Dei tre articoli, le ricordo che:

    - il primo serve a ricordare che Berlusconi era indagato per falso in bilancio. Era pure imputato, in altri procedimenti, citati negli articoli successivi, oppure lo erano manager Fininvest.
    Il primo articolo precede l'approvazione della legge (e pure le elezioni).

    - il secondo segue l'approvazione della legge e ricorda che il Governo aveva una delega interna alla legge stessa e l'ha utilizzata per "ammorbidire ulteriormente" il reato di falso in bilancio.

    - il terzo illustra i timori del Tribunale di Milano circa i processi coinvolti dalla approvazione della legge (non mi pare però si parli degli effetti della delega, la data è la stessa del secondo articolo).

    Direi che illustrano bene il significato di "conflitto di interessi". Il mio obiettivo era questo, per ora.
    Quanto agli effetti pratici, vedremo.

    Grazie comunque per la guida.

    Mi da' un altro "aiutino"?
    Intendo, mi mostra un esempio di effetto pratico mancato, che smentisce i "profeti di sventura"?

  2. #82
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    In Origine Postato da Curioso
    Dei tre articoli, le ricordo che:

    - il primo serve a ricordare che Berlusconi era indagato per falso in bilancio. Era pure imputato, in altri procedimenti, citati negli articoli successivi, oppure lo erano manager Fininvest.
    Il primo articolo precede l'approvazione della legge (e pure le elezioni).

    - il secondo segue l'approvazione della legge e ricorda che il Governo aveva una delega interna alla legge stessa e l'ha utilizzata per "ammorbidire ulteriormente" il reato di falso in bilancio.

    - il terzo illustra i timori del Tribunale di Milano circa i processi coinvolti dalla approvazione della legge (non mi pare però si parli degli effetti della delega, la data è la stessa del secondo articolo).

    Direi che illustrano bene il significato di "conflitto di interessi". Il mio obiettivo era questo, per ora.
    Quanto agli effetti pratici, vedremo.

    Grazie comunque per la guida.

    Mi da' un altro "aiutino"?
    Intendo, mi mostra un esempio di effetto pratico mancato, che smentisce i "profeti di sventura"?
    I profeti di sventura avevano predetto che la legge sulle rogatorie avrebbe consentito a legioni di mafiosi, camorristi e terroristi vari di uscire dalle carceri e dileguarsi. Niente di questo è ovviamente accaduto e i profeti del girotondo hanno persino smesso di raccogliere le firme per un referendum abrogativo. La legge sulle rogatorie resta comunque uno dei fatti più inquietanti dei rapporti tra magistratura e politica di questi ultimi 10 anni. Per chi non si è soffermato infatti agli slogan piazzaioli non è sfuggito che anche in questo caso si è verificata una pesantissima ingerenza del solito pool di Milano nei fatti della politica ed è questo che a me preme sottolineare come l'argomento chiave.

    Non è sufficiente nè corretto infatti valutare gli atti con la lente di ingrandimento della attualità, ma ogni vatto va studiato nel suo complesso per come si è svolto, nella successione degli eventi che hanno provocato un comportamento. Rende infatti effettivamente e sicuramente perplessi l'atteggiamento di un esecutivo che legifera in questo modo se non si considerano le origini storiche di tali comportamenti.
    Io sostengo da tempo (ma su questo difficilmente si riesce a discutere pacatamene a causa degli ultras che popolano questo sito che hanno il potere a volte di trascinare anche il sottoscritto nella rissa) che molti dei provvedimenti, molte delle polemiche, molto degli scontri tra poteri di questi ultimi mesi, sia il risultato di una anomalia. che non è quella berlusconiana, e che risale a 10 anni fa, allo scoppio di tangentopoli

  3. #83
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    In Origine Postato da pthome66
    I profeti di sventura avevano predetto che la legge sulle rogatorie avrebbe consentito a legioni di mafiosi, camorristi e terroristi vari di uscire dalle carceri e dileguarsi. Niente di questo è ovviamente accaduto e i profeti del girotondo hanno persino smesso di raccogliere le firme per un referendum abrogativo. La legge sulle rogatorie resta comunque uno dei fatti più inquietanti dei rapporti tra magistratura e politica di questi ultimi 10 anni. Per chi non si è soffermato infatti agli slogan piazzaioli non è sfuggito che anche in questo caso si è verificata una pesantissima ingerenza del solito pool di Milano nei fatti della politica ed è questo che a me preme sottolineare come l'argomento chiave.

    Non è sufficiente nè corretto infatti valutare gli atti con la lente di ingrandimento della attualità, ma ogni vatto va studiato nel suo complesso per come si è svolto, nella successione degli eventi che hanno provocato un comportamento. Rende infatti effettivamente e sicuramente perplessi l'atteggiamento di un esecutivo che legifera in questo modo se non si considerano le origini storiche di tali comportamenti.
    Io sostengo da tempo (ma su questo difficilmente si riesce a discutere pacatamene a causa degli ultras che popolano questo sito che hanno il potere a volte di trascinare anche il sottoscritto nella rissa) che molti dei provvedimenti, molte delle polemiche, molto degli scontri tra poteri di questi ultimi mesi, sia il risultato di una anomalia. che non è quella berlusconiana, e che risale a 10 anni fa, allo scoppio di tangentopoli

    Pesantissima ingerenza? Le opinioni contrarie degli addetti ai lavori non sono ammesse? E perchè non si è interpellata la Magistratura prima di procedere?
    Ma poi il Parlamento è sovrano, sì o no? Oppure "non lo lasciano legiferare", così come diceva di se' Berlusconi (non mi lasciano governare), nonostante l'ampia maggioranza? Troppo comodo incolpare gli altri delle proprie azioni e pure dei propri errori, troppo comodo....

    L'anomalia ha radici in Tangentopoli, la quale ha radici nel decennio "allegro" che comincia nel 1980. Prima le tangenti, poi Tangentopoli e la debolezza della politica rispetto alla forza della magistratura, anche troppa, vero (ma era frutto della debolezza della politica). Quindi la reazione (mescolata ad una volontà di riforme) ergo Berlusconi (1994), poi la caduta, per manifesta incapacità a stare in piedi, poi il Centrosinistra (per un pelo) con Prodi, l'Europa, le riforme (alcune).
    Quindi le divisioni del Centrosinistra e il ritorno di Berlusconi e della stessa alleanza del 1994.

    Il riassunto serve a dire che Berlusconi è figlio dell'anomalia degli anni '90 e del decennio craxiano precedente, figlio legittimo di entrambi.

    Mi scuso per le approssimazioni e le eventuali omissioni, comunque non volute.

  4. #84
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    In Origine Postato da Curioso
    Pesantissima ingerenza? Le opinioni contrarie degli addetti ai lavori non sono ammesse? E perchè non si è interpellata la Magistratura prima di procedere?
    Ma poi il Parlamento è sovrano, sì o no? Oppure "non lo lasciano legiferare", così come diceva di se' Berlusconi (non mi lasciano governare), nonostante l'ampia maggioranza? Troppo comodo incolpare gli altri delle proprie azioni e pure dei propri errori, troppo comodo....

    L'anomalia ha radici in Tangentopoli, la quale ha radici nel decennio "allegro" che comincia nel 1980. Prima le tangenti, poi Tangentopoli e la debolezza della politica rispetto alla forza della magistratura, anche troppa, vero (ma era frutto della debolezza della politica). Quindi la reazione (mescolata ad una volontà di riforme) ergo Berlusconi (1994), poi la caduta, per manifesta incapacità a stare in piedi, poi il Centrosinistra (per un pelo) con Prodi, l'Europa, le riforme (alcune).
    Quindi le divisioni del Centrosinistra e il ritorno di Berlusconi e della stessa alleanza del 1994.

    Il riassunto serve a dire che Berlusconi è figlio dell'anomalia degli anni '90 e del decennio craxiano precedente, figlio legittimo di entrambi.

    Mi scuso per le approssimazioni e le eventuali omissioni, comunque non volute.
    Il tutto figlio di una democrazia "sotto scorta", senza alternanza di governo, caratterizzata dal consociativismo, dal partito comunista più grande e potente dell'Europa occidentale, da una rete di lobbyes industriali e sindacali che avevano più potere degli stessi partiti, di un Paese che ha convissuto con il Vaticano essendone costantemente condizionato. E via di questo passo si potrebbe risalire la fascismo corporativo, al Risorgimento, al papato, ai francesi, agli austriaci, al Comuni, al Rinascimento, al feudalesimo e all'impero romano.

    Stando ai fatti, tu che sei curioso, dovresti chiederti non solo che cosa dice, per esempio, la legge sulle rogatorie, ma quale origine e quali vicissitudini ha vissuto. Ti dovresti chiedere chi fu a proporla alla Svizzera e soprattutto perchè, chi la sollecitò ripetutamente al Parlamento e perchè e a quali condizioni alla fine l'accordo venne ratificato.
    E magari chiederti anche il perchè dell'ostruzionismo svizzero quando esiste un accordo tra la stessa Svizzera e gli USA del 1972 che ha le medesime caratteristiche con restrizioni sull'autenticità ancora maggiori. Se non riesci a essere tanto curioso da farti queste domande riguardo uno solo degli argomenti di discussione e cercare una risposta (che io ho già raccolto sulla rete) vuol dire che proprio così curioso non sei e che ti bastano le tesi di chi ti è vicino.
    Cordialmente.

  5. #85
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    In Origine Postato da pthome66
    Io sostengo da tempo (ma su questo difficilmente si riesce a discutere pacatamene a causa degli ultras che popolano questo sito che hanno il potere a volte di trascinare anche il sottoscritto nella rissa...
    Direi che questa è una delle rare osservazioni intelligenti che si leggono qui. Non serve ribattere sempre alle sciocchezze, alle critiche, agli insulti. Il risultato è quello di non capirci più niente.

    E' una critica che rivolgo anzitutto a me stesso. Si tratta solo di "scegliere" chi sono gli interlocutori corretti. Uno è sicuramente il Sig. Curioso.

    Da un altro, quello dei disegnini, ho già preso le distanze da tempo...

  6. #86
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    In Origine Postato da pthome66
    Stando ai fatti, tu che sei curioso, dovresti chiederti non solo che cosa dice, per esempio, la legge sulle rogatorie, ma quale origine e quali vicissitudini ha vissuto. Ti dovresti chiedere chi fu a proporla alla Svizzera e soprattutto perchè, chi la sollecitò ripetutamente al Parlamento e perchè e a quali condizioni alla fine l'accordo venne ratificato.
    E magari chiederti anche il perchè dell'ostruzionismo svizzero quando esiste un accordo tra la stessa Svizzera e gli USA del 1972 che ha le medesime caratteristiche con restrizioni sull'autenticità ancora maggiori.
    Ma io mi domanderei anche perchè in Francia una persona non puo' controllare più del 19% di una rete televisiva e se ne ha tre non puo' controllarne più del 5%?

    E perchè la legge sulle rogatorie venne votata solo allora? E se era tanto importante perchè non se ne fece menzione in sede elettorale?

    Ai curiosi.
    "Che l'uomo si concepisca come una creatura di Dio oppure come una scimmia che ha fatto carriera comporta una netta differenza nell'atteggiamento da tenere verso la realtà; nei due casi si obbedirà a imperativi interiori diversissimi."

    Arnold Gehlen

  7. #87
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    In Origine Postato da pthome66
    Il tutto figlio di una democrazia "sotto scorta", senza alternanza di governo, caratterizzata dal consociativismo, dal partito comunista più grande e potente dell'Europa occidentale, da una rete di lobbyes industriali e sindacali che avevano più potere degli stessi partiti, di un Paese che ha convissuto con il Vaticano essendone costantemente condizionato. E via di questo passo si potrebbe risalire la fascismo corporativo, al Risorgimento, al papato, ai francesi, agli austriaci, al Comuni, al Rinascimento, al feudalesimo e all'impero romano.

    Stando ai fatti, tu che sei curioso, dovresti chiederti non solo che cosa dice, per esempio, la legge sulle rogatorie, ma quale origine e quali vicissitudini ha vissuto. Ti dovresti chiedere chi fu a proporla alla Svizzera e soprattutto perchè, chi la sollecitò ripetutamente al Parlamento e perchè e a quali condizioni alla fine l'accordo venne ratificato.
    E magari chiederti anche il perchè dell'ostruzionismo svizzero quando esiste un accordo tra la stessa Svizzera e gli USA del 1972 che ha le medesime caratteristiche con restrizioni sull'autenticità ancora maggiori. Se non riesci a essere tanto curioso da farti queste domande riguardo uno solo degli argomenti di discussione e cercare una risposta (che io ho già raccolto sulla rete) vuol dire che proprio così curioso non sei e che ti bastano le tesi di chi ti è vicino.
    Cordialmente.

    Ahimè, negli anni dal 1945 al 1990 abbiamo scontato pure la nostra posizione di paese di confine tra due "blocchi" e la nostra storia precedente.

    Potresti essere più chiaro circa la questione della legge sulle rogatorie? Ok, per il contenuto me la sbrigo io, ma per il resto mi sfugge qualcosa del tuo discorso (ostruzionismo svizzero, chi propose la legge,...), evidentemente non conosco certi antefatti (infatti è una legge che finora non ho commentato).

    Però ti prego, non anticipare giudizi (Se non riesci ad essere tanto curioso.....), non è funzionale a questa discussione (come non lo sono gli insulti che spesso, purtroppo, vedo girare in molti thread).

    Infine, vorrei essere così curioso da poter approfondire tutto, ma per ovvie ragioni spesso me ne manca il tempo, come a te e a tutti, credo. Ci proverò nel weekend.

    Saluti

  8. #88
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    In Origine Postato da Curioso
    Ahimè, negli anni dal 1945 al 1990 abbiamo scontato pure la nostra posizione di paese di confine tra due "blocchi" e la nostra storia precedente.

    Potresti essere più chiaro circa la questione della legge sulle rogatorie? Ok, per il contenuto me la sbrigo io, ma per il resto mi sfugge qualcosa del tuo discorso (ostruzionismo svizzero, chi propose la legge,...), evidentemente non conosco certi antefatti (infatti è una legge che finora non ho commentato).

    Però ti prego, non anticipare giudizi (Se non riesci ad essere tanto curioso.....), non è funzionale a questa discussione (come non lo sono gli insulti che spesso, purtroppo, vedo girare in molti thread).

    Infine, vorrei essere così curioso da poter approfondire tutto, ma per ovvie ragioni spesso me ne manca il tempo, come a te e a tutti, credo. Ci proverò nel weekend.

    Saluti
    Forse non tutti sanno che:

    La legge sulle rogatorie è frutto di un accordo tra Italia e Svizzera stipulato ai tempi del Ministro Flick nel 1998.

    Che l'accordo si rese necessario a causa del blocco delle rogatorie da prte Svizzera a motivo delle ripetute gravi violazioni del pool di Milano che utilizzava le rogatorie in modo non conforme ai trattati internazionali.

    Che l'accordo fu consigliato e sollecitato ripetutamente proprio dal pool di Milano reo dell'incidente diplomatico con la Svizzera. Gherardo Colombo, in un'intervista al Borghese, chiese «una forte iniziativa diplomatica del governo».

    Che intorno a queste rogatorie si è combattuta una battaglia politica e istituzionale. Le richieste formulate dal pool vennero bloccate dalle autorità svizzere dopo i ricorsi degli avvocati. Ma le proteste del pool avevano provocato l'intervento del ministro delle Finanze e del Guardasigilli Flick. E la Confederazione ha così ripreso a collaborare. In particolare modo la consegna degli atti sui tre conti riconducibili alla Fininvest è avvenuta durante una visita di Flick a Berna. Una coincidenza? Il miistro Flick venne definito però dall'opposizione "Il ragazzo spazzola del pool».

    Che, tanto per gradire, che il pasticciaccio si è concluso con un bel baratto della serie "noi vi diamo tutti i documenti che volete, nelle forme che preferite e coi tempi che ritenete (magari non stando nemmeno molto a curare i dettagli quali l'autenticità o altro) e voi vi ripigliate i clandestini che ci entrano dall'Italia.

    Dal Corsera del 10/09/1998:
    ROMA - Immigrati in cambio di segreti bancari. È evidente che i primi non c'entrano nulla con i secondi. Ma dato che la Svizzera voleva assolutamente bloccare l'afflusso di clandestini provenienti dal nostro Paese e l'Italia aveva bisogno, per la sua giustizia, di accelerare le inchieste giudiziarie sbloccando le rogatorie, alla fine l'intesa si è trovata. Verrà firmata oggi pomeriggio alla Farnesina alla presenza del ministro degli Esteri Lamberto Dini, dell'Interno Giorgio Napolitano, del Guardasigilli Giovanni Maria Flick e del ministro federale elvetico della Giustizia, Arnold Koller. Non si tratta, in effetti, di un vero e proprio baratto, ma di un complesso pacchetto di accordi che riguardano la riammissione degli immigrati, la cooperazione giudiziaria e quella fra le rispettive polizie e dogane. Accordi che sono frutto di una laboriosa trattativa. Basta pensare alle difficoltà vissute recentemente nelle rogatorie in tema fiscale, per potere cioè indagare su cittadini italiani che hanno commesso reati in Italia e che hanno depositi bancari o, comunque, interessi nella vicina Svizzera. Già un anno fa la Confederazione elvetica ha attenuato, con un'apposita legge, la copertura dei segreti bancari. Restava però lo scoglio rappresentato dalla lentezza che caratterizza le rogatorie. Ma c'erano anche equilibri geopolitici da aggiustare: da quando sono in vigore gli accordi di Schengen, la Svizzera è praticamente accerchiata da Paesi che fanno tutti parte dell'Unione Europea. E quindi, dato che non sembra in vista un suo ingresso nella zona Euro, ha bisogno di stipulare una miriade di patti bilaterali su molteplici questioni. Sul fronte degli immigrati si era già messa d'accordo con Francia, Austria e Germania. Mancava solo l'Italia. D'ora in poi, quindi, i clandestini trovati nel territorio elvetico e provenienti dal nostro Paese saranno ricondotti in Italia. E, per un effetto a catena, se si tratta di marocchini, tunisini, sloveni o albanesi, saranno rispediti a casa loro, perché con quegli Stati esistono altri accordi di riammissione. Senza però dimenticare che il patto funzionerà anche «al contrario». Ci sono infatti, anche se in numero limitato, clandestini diretti dalla Svizzera in Italia (ultimamente è stato scoperto un nutrito gruppo di filippini). Per loro varrà la stessa legge: saranno consegnati nelle mani delle autorità elvetiche.

    Che l'accordo, seppur pressantemente sollecitato dallo stesso Borrelli in una intervista a Repubblica pochi mesi prima delle elezioni del 2001, non venne mai convertito in legge dal CSX. Un "conflitto di interessi 2"?

    Che la legge italiana è stata pesantemente avversata anche dalla Svizzera che addusse quale motivazione l'eccessiva onerosità delle procedure. Peccato che la Svizzera avesse in corso fino dal 1973 un accordo con gli USA i cui termini sono di gran luga più stringenti di quelli contenuti nella legge italiana. Forse la motivazione vera era che vigevano specifici accordi non scritti assunti con Flick a suo tempo?

    Riporto comunque uno stralcio dell'accordo Usa/Svizzera, ma si può trovare all'indirizzo http://www.admin.ch/ch/i/rs/0_351_933_6/index.html :
    Trattato fra la Confederazione Svizzera e gli Stati Uniti d’America sull’assistenza giudiziaria in materia penale Conchiuso il 25 maggio 1973 Approvato dall’Assemblea federale il 18 giugno 1975
    Istrumenti di ratificazione scambiati il 27 luglio 1976
    Entrato in vigore il 23 gennaio 1977

    Capitolo V Atti scritti, incarti e mezzi di prova

    Art. 181 Atti d’affari
    1. Se vien richiesta la produzione di documenti, quali libri, carte, dichiarazioni, processi verbali, conti o altri scritti, o estratti di tali atti, ad eccezione dei documenti pubblici indicati all’articolo 19, qualunque sia il loro carattere e la loro forma, il funzionario incaricato dell’esecuzione ordina, su esplicita domanda dello Stato richiedente, la produzione di tali documenti in base a un documento procedurale. Il funzionario interroga la persona che produce il documento, facendole prestare giuramento o promessa di dire la verità. Egli esamina l’autenticità del documento e verifica se si tratta di un memorandum o di un processo verbale concernente un’azione, un’operazione, un fatto o un avvenimento, se il documento fu compilato nel normale svolgimento degli affari e se è usuale, nel corso regolare degli affari, compilare simili documenti al momento dell’atto, dell’operazione, del fatto o dell’avvenimento oppure entro un termine ragionevole.

    2. Il funzionario fa stendere processo verbale della deposizione del testimonio e lo allega al documento.

    3. Dopo aver verificato i fatti indicati al capoverso 1, il funzionario certifica quale è stata la procedura seguita e quali le decisioni adottate e autentica il documento, una copia o un estratto dello stesso, come pure il processo verbale della deposizione del testimonio. Il certificato e l’autenticazione devono essere firmati dal funzionario che dovrà altresì indicare la sua funzione ufficiale e apporre il sigillo dell’autorità incaricata dell’esecuzione della domanda.

    4. Ogni persona incaricata di trasmettere il documento autenticato certifica l’autenticità della firma e della funzione ufficiale della persona attestante o della persona che procedette all’ultima certificazione, nel caso di precedenti certificazioni. La certificazione finale può essere fatta da:
    a. un funzionario dell’ufficio centrale dello Stato richiesto;
    b. un agente diplomatico o un funzionario consolare dello Stato richiedente che esercita le sue funzioni nello Stato richiesto, oppure da
    c. un agente diplomatico o un funzionario consolare dello Stato richiesto che esercita le sue funzioni nello Stato richiedente.


    5. Nel caso in cui una domanda ai sensi del presente articolo concerne un procedimento giudiziario pendente, l’imputato ha il diritto, se lo richiede, di presenziare o di farsi rappresentare da un patrocinatore; alla persona che produce il documento, egli può porre domande sulla sua autenticità e ammissibilità quale mezzo di prova. Se l’imputato richiede di essere presente o di farsi rappresentare, un rappresentante dello Stato richiedente o di uno dei suoi Stati membri ha pure il diritto di presenziare e di porre domande al testimonio.

  9. #89
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    Vedi curioso, io non ti voglio convincere che Berlusconi è un santo e la Bocassini con tutto il Pool una legione di demòni. Non ti voglio convincere che il cdx ha ragione in assoluto a richiedere di ripensare ai rapporti tra politica e magistratura, ma vorrei solo che ci si rendesse conto che in questa battaglia tra poteri dello Stato non c'è chi mena e chi le prende solamente, ma tutte le parti se le danno di santa ragione per quanto possono e per quanto è in loro potere, con sistemi leciti e a volte anche con qualche sottrefugio e sconfinamento.
    Un altro esempio petrebbe essere quello della vicenda del giudice Brambilla del processo SME. Un'altra ancora il pasticcio del fascicolo misterioso 9520. Un'altra ancora (e qui si entra nell'archeologia) nella famosa conferenza stampa contro il decreto Biondi, altro clamoroso sconfinamento dei magistrati a danno del Parlamento.
    Prova a sondare quanti dei girotondini conoscono a fondo la vicenda rogatorie o la storia del Brambilla. Secondo me il 99% non le conosce come probabilmente l'80% è convinto che il falso in bilancio è stato depenalizzato.

  10. #90
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    Forse non tutti sanno che:

    La legge sulle rogatorie è frutto di un accordo tra Italia e Svizzera stipulato ai tempi del Ministro Flick nel 1998.

    Che l'accordo si rese necessario a causa del blocco delle rogatorie da prte Svizzera a motivo delle ripetute gravi violazioni del pool di Milano che utilizzava le rogatorie in modo non conforme ai trattati internazionali.

    Che l'accordo fu consigliato e sollecitato ripetutamente proprio dal pool di Milano reo dell'incidente diplomatico con la Svizzera. Gherardo Colombo, in un'intervista al Borghese, chiese «una forte iniziativa diplomatica del governo».

    Che intorno a queste rogatorie si è combattuta una battaglia politica e istituzionale. Le richieste formulate dal pool vennero bloccate dalle autorità svizzere dopo i ricorsi degli avvocati. Ma le proteste del pool avevano provocato l'intervento del ministro delle Finanze e del Guardasigilli Flick. E la Confederazione ha così ripreso a collaborare. In particolare modo la consegna degli atti sui tre conti riconducibili alla Fininvest è avvenuta durante una visita di Flick a Berna. Una coincidenza? Il miistro Flick venne definito però dall'opposizione "Il ragazzo spazzola del pool».

    Che, tanto per gradire, che il pasticciaccio si è concluso con un bel baratto della serie "noi vi diamo tutti i documenti che volete, nelle forme che preferite e coi tempi che ritenete (magari non stando nemmeno molto a curare i dettagli quali l'autenticità o altro) e voi vi ripigliate i clandestini che ci entrano dall'Italia.

    Dal Corsera del 10/09/1998:
    ROMA - Immigrati in cambio di segreti bancari. È evidente che i primi non c'entrano nulla con i secondi. Ma dato che la Svizzera voleva assolutamente bloccare l'afflusso di clandestini provenienti dal nostro Paese e l'Italia aveva bisogno, per la sua giustizia, di accelerare le inchieste giudiziarie sbloccando le rogatorie, alla fine l'intesa si è trovata. Verrà firmata oggi pomeriggio alla Farnesina alla presenza del ministro degli Esteri Lamberto Dini, dell'Interno Giorgio Napolitano, del Guardasigilli Giovanni Maria Flick e del ministro federale elvetico della Giustizia, Arnold Koller. Non si tratta, in effetti, di un vero e proprio baratto, ma di un complesso pacchetto di accordi che riguardano la riammissione degli immigrati, la cooperazione giudiziaria e quella fra le rispettive polizie e dogane. Accordi che sono frutto di una laboriosa trattativa. Basta pensare alle difficoltà vissute recentemente nelle rogatorie in tema fiscale, per potere cioè indagare su cittadini italiani che hanno commesso reati in Italia e che hanno depositi bancari o, comunque, interessi nella vicina Svizzera. Già un anno fa la Confederazione elvetica ha attenuato, con un'apposita legge, la copertura dei segreti bancari. Restava però lo scoglio rappresentato dalla lentezza che caratterizza le rogatorie. Ma c'erano anche equilibri geopolitici da aggiustare: da quando sono in vigore gli accordi di Schengen, la Svizzera è praticamente accerchiata da Paesi che fanno tutti parte dell'Unione Europea. E quindi, dato che non sembra in vista un suo ingresso nella zona Euro, ha bisogno di stipulare una miriade di patti bilaterali su molteplici questioni. Sul fronte degli immigrati si era già messa d'accordo con Francia, Austria e Germania. Mancava solo l'Italia. D'ora in poi, quindi, i clandestini trovati nel territorio elvetico e provenienti dal nostro Paese saranno ricondotti in Italia. E, per un effetto a catena, se si tratta di marocchini, tunisini, sloveni o albanesi, saranno rispediti a casa loro, perché con quegli Stati esistono altri accordi di riammissione. Senza però dimenticare che il patto funzionerà anche «al contrario». Ci sono infatti, anche se in numero limitato, clandestini diretti dalla Svizzera in Italia (ultimamente è stato scoperto un nutrito gruppo di filippini). Per loro varrà la stessa legge: saranno consegnati nelle mani delle autorità elvetiche.

    Che l'accordo, seppur pressantemente sollecitato dallo stesso Borrelli in una intervista a Repubblica pochi mesi prima delle elezioni del 2001, non venne mai convertito in legge dal CSX. Un "conflitto di interessi 2"?

    Che la legge italiana è stata pesantemente avversata anche dalla Svizzera che addusse quale motivazione l'eccessiva onerosità delle procedure. Peccato che la Svizzera avesse in corso fino dal 1973 un accordo con gli USA i cui termini sono di gran luga più stringenti di quelli contenuti nella legge italiana. Forse la motivazione vera era che vigevano specifici accordi non scritti assunti con Flick a suo tempo?

    Riporto comunque uno stralcio dell'accordo Usa/Svizzera, ma si può trovare all'indirizzo http://www.admin.ch/ch/i/rs/0_351_933_6/index.html :
    Trattato fra la Confederazione Svizzera e gli Stati Uniti d’America sull’assistenza giudiziaria in materia penale Conchiuso il 25 maggio 1973 Approvato dall’Assemblea federale il 18 giugno 1975
    Istrumenti di ratificazione scambiati il 27 luglio 1976
    Entrato in vigore il 23 gennaio 1977

    Capitolo V Atti scritti, incarti e mezzi di prova

    Art. 181 Atti d’affari
    1. Se vien richiesta la produzione di documenti, quali libri, carte, dichiarazioni, processi verbali, conti o altri scritti, o estratti di tali atti, ad eccezione dei documenti pubblici indicati all’articolo 19, qualunque sia il loro carattere e la loro forma, il funzionario incaricato dell’esecuzione ordina, su esplicita domanda dello Stato richiedente, la produzione di tali documenti in base a un documento procedurale. Il funzionario interroga la persona che produce il documento, facendole prestare giuramento o promessa di dire la verità. Egli esamina l’autenticità del documento e verifica se si tratta di un memorandum o di un processo verbale concernente un’azione, un’operazione, un fatto o un avvenimento, se il documento fu compilato nel normale svolgimento degli affari e se è usuale, nel corso regolare degli affari, compilare simili documenti al momento dell’atto, dell’operazione, del fatto o dell’avvenimento oppure entro un termine ragionevole.

    2. Il funzionario fa stendere processo verbale della deposizione del testimonio e lo allega al documento.

    3. Dopo aver verificato i fatti indicati al capoverso 1, il funzionario certifica quale è stata la procedura seguita e quali le decisioni adottate e autentica il documento, una copia o un estratto dello stesso, come pure il processo verbale della deposizione del testimonio. Il certificato e l’autenticazione devono essere firmati dal funzionario che dovrà altresì indicare la sua funzione ufficiale e apporre il sigillo dell’autorità incaricata dell’esecuzione della domanda.

    4. Ogni persona incaricata di trasmettere il documento autenticato certifica l’autenticità della firma e della funzione ufficiale della persona attestante o della persona che procedette all’ultima certificazione, nel caso di precedenti certificazioni. La certificazione finale può essere fatta da:
    a. un funzionario dell’ufficio centrale dello Stato richiesto;
    b. un agente diplomatico o un funzionario consolare dello Stato richiedente che esercita le sue funzioni nello Stato richiesto, oppure da
    c. un agente diplomatico o un funzionario consolare dello Stato richiesto che esercita le sue funzioni nello Stato richiedente.


    5. Nel caso in cui una domanda ai sensi del presente articolo concerne un procedimento giudiziario pendente, l’imputato ha il diritto, se lo richiede, di presenziare o di farsi rappresentare da un patrocinatore; alla persona che produce il documento, egli può porre domande sulla sua autenticità e ammissibilità quale mezzo di prova. Se l’imputato richiede di essere presente o di farsi rappresentare, un rappresentante dello Stato richiedente o di uno dei suoi Stati membri ha pure il diritto di presenziare e di porre domande al testimonio.
    A quanto mi dici, e coincide con quello che ricordo, l'accordo si rese necessario in quanto gli accordi precedenti erano assai "stringenti", mentre la magistratura italiana aveva bisogno di più flessibilità e celerità, che inizialmente la Svizzera non pareva disposta a concedere.
    Me lo confermi tu indirettamente parlando di quello tra USA e Svizzera, frutto di una trattativa degli anni '70, quando la Svizzera aveva un atteggiamento assai meno "collaborativo" rispetto ad oggi: penso ad esempio al segreto bancario. Tempi diversi, 25 o 30 anni possono essere parecchi in questi campi.

    Quanto ai "baratti", beh, lo dice pure l'articolo del Corriere che hai riportato: "Non si tratta, in effetti, di un vero e proprio baratto, ma di un complesso pacchetto di accordi che riguardano la riammissione degli immigrati, la cooperazione giudiziaria e quella fra le rispettive polizie e dogane. Accordi che sono frutto di una laboriosa trattativa."
    Quindi, un accordo tra stati per risolvere problemi che stanno a cuore ad entrambi. Non ci trovo nulla di scandaloso.

    In questo quadro credo rientri pure la visita di Fick in Svizzera, prima della stipula dell'accordo. Sono azioni che possono non piacere (ad esempio all'opposizione di allora), ma non mi paiono scandalose, rientrano nella dialettica tra stati sovrani.

    Quello che semmai proverei ad analizzare è se la legge sulle rogatorie, poi approvata dal Centrodestra, rientra nel quadro di quell'accordo del 1998, oppure se ne discosta e dove e di quanto.

    Non è che per caso è questa la ragione delle critiche svizzere, a legge approvata?

    Spero di aver compreso bene il senso delle tue argomentazioni e di aver risposto (abbastanza) a tono.

 

 
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