Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 15
  1. #1
    Viva l'Italia
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Roma
    Messaggi
    113,809
     Likes dati
    1,940
     Like avuti
    9,463
    Mentioned
    1170 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Integrazione obbligatoria?

    La retorica più consunta vuole che quando si parla di immigrati taluni immediatamente ci ricordino che anche noi siamo un popolo di migranti con eroi e vittime, a partire da Marcinelle.
    Vero Probabilmente tutti noi abbiamo qualche parente che è emegrato, alcuni non sono più tornati, altri sono tornati. Si parla di vite dure, di fatiche e delusioni e di tanta nostalgia delle quali le generazioni successive non hanno alcuna memoria per una terra che non è più la loro. I nostri migranti e i loro figli sono ormai inseriti in quelle terre prima straniere e che ora hanno fatto proprie. Probabilmente si sentirebbero stranieri qui.

    Stiamo comunque parlando, bene che vada, del secolo scorso e di tempi nei quali la mobilità era qualcosa di estremamente difficoltoso. Oggi, con un volo low cost i migranti tornano a casa per le vacanze, ho conosciuto quelli che vengono qui per una stagione che da loro consente la bella vita per le restanti 3 per tutta la famiglia.
    Ma la maggior parte dei migranti non hanno alcuna intenzione non solo di stabilirsi in Italia, ma nemmeno di inserirsi. Hanno i loro usi e intendono mantenerli, i loro costumi, le abitudini ... molti di loro vedono questo come un periodo che terminerà fra qualche tempo quando tutti torneranna a casa, la casa che hanno comperato grazie al lavoro fatto qui. E taluni sono piuttosto urtati della ingerenza che pratichiamo sulla loro vita, su cose che sono personali e che attengono la sfera privata.

    Ora, leggendo i media pare invece che tutti costoro vogliano inserirsi e soprattutto rimanere qui, ma direi che sarebbe il caso di cominciare a rivedere questo dogma perchè non solo non è realistico, è anche controproducente.
    Il sonno della ragione genera mostri.


    Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    26 May 2009
    Località
    In volo
    Messaggi
    931
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Integrazione obbligatoria?

    Citazione Originariamente Scritto da THE MATRIX Visualizza Messaggio
    La retorica più consunta vuole che quando si parla di immigrati taluni immediatamente ci ricordino che anche noi siamo un popolo di migranti con eroi e vittime, a partire da Marcinelle.
    Vero Probabilmente tutti noi abbiamo qualche parente che è emegrato, alcuni non sono più tornati, altri sono tornati. Si parla di vite dure, di fatiche e delusioni e di tanta nostalgia delle quali le generazioni successive non hanno alcuna memoria per una terra che non è più la loro. I nostri migranti e i loro figli sono ormai inseriti in quelle terre prima straniere e che ora hanno fatto proprie. Probabilmente si sentirebbero stranieri qui.

    Stiamo comunque parlando, bene che vada, del secolo scorso e di tempi nei quali la mobilità era qualcosa di estremamente difficoltoso. Oggi, con un volo low cost i migranti tornano a casa per le vacanze, ho conosciuto quelli che vengono qui per una stagione che da loro consente la bella vita per le restanti 3 per tutta la famiglia.
    Ma la maggior parte dei migranti non hanno alcuna intenzione non solo di stabilirsi in Italia, ma nemmeno di inserirsi. Hanno i loro usi e intendono mantenerli, i loro costumi, le abitudini ... molti di loro vedono questo come un periodo che terminerà fra qualche tempo quando tutti torneranna a casa, la casa che hanno comperato grazie al lavoro fatto qui. E taluni sono piuttosto urtati della ingerenza che pratichiamo sulla loro vita, su cose che sono personali e che attengono la sfera privata.

    Ora, leggendo i media pare invece che tutti costoro vogliano inserirsi e soprattutto rimanere qui, ma direi che sarebbe il caso di cominciare a rivedere questo dogma perchè non solo non è realistico, è anche controproducente.
    Concordo, chi si è inserito nella realtà in cui si trova ora, ben difficilmente vuole ritornare in Italia.
    Senza considerare che la nuova generazione nata e cresciuta all'estero, vede l'Italia solo come un posto per le vacanze, e nient'altro.
    Ultima modifica di Il profumo della vita; 30-09-09 alle 13:44
    Non è forte chi non cade, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi. (J.M)

  3. #3
    Viva l'Italia
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Roma
    Messaggi
    113,809
     Likes dati
    1,940
     Like avuti
    9,463
    Mentioned
    1170 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Rif: Integrazione obbligatoria?

    Citazione Originariamente Scritto da Il profumo della vita Visualizza Messaggio
    Concordo, chi si è inserito nella realtà in cui si trova ora, ben difficilmente vuole ritornare in Italia.
    Senza considerare che la nuova generazione nata e cresciuta all'estero, vede l'Italia solo come un posto per le vacanze, e nient'altro.
    L'argomento sono gli immigrati che vogliono andarsene, non i nostri migranti che vorrebbero (manco per idea anche loro) tornare.
    Il sonno della ragione genera mostri.


    Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.

  4. #4
    email non funzionante
    Data Registrazione
    26 May 2009
    Località
    In volo
    Messaggi
    931
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Integrazione obbligatoria?

    Citazione Originariamente Scritto da THE MATRIX Visualizza Messaggio
    L'argomento sono gli immigrati che vogliono andarsene, non i nostri migranti che vorrebbero (manco per idea anche loro) tornare.
    Pardon.. Leggendo l'inizio dell'argomento, mi hai fatto venire la nostalgia di vivere all'estero (Parigi per la precisione)...!!!
    Tornando al topic, non vorrei generalizzare, ma credo che bisogna rivedere questo dogma, non tutti vogliono integrarsi, e imporlo forzatamente non giova a nessuno....e soprattutto a noi..
    Ultima modifica di Il profumo della vita; 30-09-09 alle 13:52
    Non è forte chi non cade, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi. (J.M)

  5. #5
    Reazionario dal 380 e.v.
    Data Registrazione
    02 Apr 2009
    Località
    Avrea Aetas
    Messaggi
    1,497
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Integrazione obbligatoria?

    Vero, si tende a tacere che gli immigrati hanno un movente utilitario (ricerca di benessere economico) per stabilirsi in un paese europeo qualsiasi, il che rende ridicole quelle proposte di "cittadinanza facile" per chi dimostra di "amare l'Italia". Come se a uno importasse di essersi fermato in Italia piuttosto che in Francia o Germania.
    Proprio per lo stesso motivo, ovviamente non hanno nemmeno il minimo interesse a "italianizzarsi" o "francesizzarsi" che sia; sarebbe quindi ora di buttare a mare la retorica dei buoni sentimenti cosmopoliti ed egualitari e regolarsi a nostra volta in modo utilitario.
    "C'era un Tempo in cui l'uomo viveva accanto agli Dei..poi la predicazione galilea ci porto' il deserto del nulla...e infine caddero le tenebre della modernità"



  6. #6
    Viva l'Italia
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Roma
    Messaggi
    113,809
     Likes dati
    1,940
     Like avuti
    9,463
    Mentioned
    1170 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Rif: Integrazione obbligatoria?

    Citazione Originariamente Scritto da Iperboreus Visualizza Messaggio
    Vero, si tende a tacere che gli immigrati hanno un movente utilitario (ricerca di benessere economico) per stabilirsi in un paese europeo qualsiasi, il che rende ridicole quelle proposte di "cittadinanza facile" per chi dimostra di "amare l'Italia". Come se a uno importasse di essersi fermato in Italia piuttosto che in Francia o Germania.
    Proprio per lo stesso motivo, ovviamente non hanno nemmeno il minimo interesse a "italianizzarsi" o "francesizzarsi" che sia; sarebbe quindi ora di buttare a mare la retorica dei buoni sentimenti cosmopoliti ed egualitari e regolarsi a nostra volta in modo utilitario.
    A proposito di cittadinanza. Conosco diversi Rumeni che la hanno pur non avendo alcuna intenzione di rimanere in Italia. Da qualche beneficio?
    Il sonno della ragione genera mostri.


    Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.

  7. #7
    Bannabile!!!
    Data Registrazione
    12 Jun 2002
    Località
    Firenze
    Messaggi
    105,410
     Likes dati
    13,783
     Like avuti
    17,409
    Mentioned
    1585 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito Rif: Integrazione obbligatoria?

    Citazione Originariamente Scritto da THE MATRIX Visualizza Messaggio
    A proposito di cittadinanza. Conosco diversi Rumeni che la hanno pur non avendo alcuna intenzione di rimanere in Italia. Da qualche beneficio?
    Se diventano pdc eccome.
    Chi sono i filosudici? Quelli che definiscono filoterroristi i difensori dei palestinesi.
    I fascioleghisti sono quelli che vogliono farvi dire che la meloni è bella e intelligente
    Israele=Paese Terrorista - Ai pazzi si da sempre ragione

  8. #8
    Reazionario dal 380 e.v.
    Data Registrazione
    02 Apr 2009
    Località
    Avrea Aetas
    Messaggi
    1,497
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Integrazione obbligatoria?

    Citazione Originariamente Scritto da THE MATRIX Visualizza Messaggio
    A proposito di cittadinanza. Conosco diversi Rumeni che la hanno pur non avendo alcuna intenzione di rimanere in Italia. Da qualche beneficio?

    A noi no, a loro sicuramente si.
    "C'era un Tempo in cui l'uomo viveva accanto agli Dei..poi la predicazione galilea ci porto' il deserto del nulla...e infine caddero le tenebre della modernità"



  9. #9
    Super Troll
    Data Registrazione
    14 Apr 2009
    Messaggi
    58,978
     Likes dati
    1,044
     Like avuti
    7,866
    Mentioned
    60 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Integrazione obbligatoria?

    Ci vogliono morti

    di Ida Magli
    ItalianiLiberi | 16/05/2009

    Non esistono “società” multietniche. Quale che sia la buona fede o l’ingenuità di coloro che si affannano in questi giorni ad affermare il contrario, una società multietnica non può esistere perché una “società” non è data dalla somma di singoli individui, ma dal loro appartenere e vivere in una “cultura”. Ogni cultura possiede una sua “forma”, creata dalle particolari caratteristiche che distinguono un popolo dall’altro e che si manifestano nella diversa visione del mondo, nella diversa sensibilità nei confronti della natura, nella diversità delle lingue, delle religioni, delle arti, dei costumi, dei sentimenti. Ciò che mantiene in vita una cultura è la “personalità di base” del popolo che l’ha creata, quel particolare insieme di comportamenti che ci fa dire con molta semplicità: gli Inglesi sono fatti così, gli Americani sono fatti così, gli Spagnoli sono fatti così, e che ci permette di riconoscere immediatamente, anche senza conoscere il nome dell’autore, come “tedesca” una sinfonia di Wagner e come ”italiana” una sinfonia di Rossini. La diversità delle culture costituisce la maggiore ricchezza della storia umana.

    Ma le culture muoiono. La storia ci dimostra che anche le più forti, le più ricche, le più potenti, ad un certo punto spariscono e non sempre perché distrutte da conquistatori di guerra. E’ sparita quella straordinaria dell’Antico Egitto di cui ci rimane, oltre all’immensa ammirazione per le piramidi, anche la consapevolezza di essere talmente diversi da non sapere come abbiano fatto a costruirle; è sparita quella di Omero, di Fidia, della cui morte non riuscivano a darsi pace prima di tutto i Romani che hanno fatto l’impossibile per conservarla in vita (perfino parlando il greco fra loro), ma in seguito innumerevoli pensatori, poeti, artisti d’Occidente così che ad un certo punto Hegel ha perso la pazienza e gli ha gridato in faccia brutalmente l’unica risposta: “ Laddove un tempo il sole splendeva sui Greci, oggi splende sui Turchi, dunque smettetela di affannarvi e non ci pensate più! ” E’ così, infatti: sono gli uomini i creatori e portatori di una cultura; non appena sopraggiungono altri uomini, portatori di un’altra personalità di base, di un’altra cultura, quella invasa deperisce e muore. Non è necessario neanche che gli invasori siano numericamente in maggioranza: l’invasore è sempre il più forte per il fatto stesso che è riuscito ad impadronirsi del territorio di un altro e che si aggrappa, molto più che a casa propria, ai costumi, ai cibi, ai riti, alla religione della sua cultura nel timore di perdere la propria identità.

    Chiunque neghi questo, nega agli esseri umani, invasori o invasi che siano, ciò che li contraddistingue come “uomini”, riducendone i bisogni e gli scopi alla sopravvivenza biologica. “Non di solo pane vive l’uomo”. La Conferenza episcopale italiana sembra essersene dimenticata e tocca a noi, Italiani, e convinti che la nostra “cultura” debba essere salvaguardata, come e più delle altre, anche per tutto quello che contiene della bellezza del messaggio evangelico, domandare ai Vescovi se non sia il caso che essi si interroghino, prima di tutto su che cosa significhi per loro definirsi “italiani”, e poi su quale sarà il prossimo (vicinissimo) futuro del cristianesimo in Italia. Riteniamo anche che tocchi a noi, proprio perché laici e convinti che la libertà del pensiero sia il patrimonio irrinunciabile dell’Occidente, difendere il messaggio di Gesù dal tentativo sempre più pressante, e tragicamente traditore, di ridurlo ad una variante dell’Antico Testamento e, di conseguenza, anche dell’islamismo. Senza la ribellione di Gesù alla mentalità normativa e tabuistica dell’ebraismo, senza la forza del suo comando: “La vostra parola sia: sì sì, no no”, così simile all’assoluto valore riposto dai Romani nella propria parola, i suoi seguaci non avrebbero capito che il destino del cristianesimo era Roma. A questo punto gli Italiani non vorrebbero essere costretti a ricordarsi che sono stati sempre i Papi a chiamare gli stranieri in Italia.

    E la sinistra? Strano a dirsi, si comporta più o meno come la Chiesa. Cosa pensa di fare degli Italiani, della cultura italiana, quella sinistra che per tanti anni è stata l’unica forza politica a interessarsi di antropologia, a pubblicare Lévi-Strauss, Malinowski, Foucault, Leroi-Gourhan? Perché adesso tace di fronte alla morte della cultura italiana, dopo aver tanto pianto sulla morte delle culture primitive? Perché ci odia? Perché non fa per gli immigrati l’ unica cosa giusta e che sarebbe in grado di fare molto meglio degli altri partiti, ossia aiutarli a rimanere nel proprio paese? Non è iscrivendoli all’anagrafe come “italiani” che gli stranieri creeranno le melodie di Monteverdi o di Puccini, dipingeranno le Madonne di Raffaello o di Mantegna, scriveranno i versi di Petrarca o di Leopardi.

    Né si dica che gli stranieri servono a combattere il decremento demografico. Gli Italiani fanno pochi figli per tre motivi principali. Il primo: siamo troppi per l’estensione del nostro territorio (260 abitanti per km.quadrato contro, per esempio, i 22 abitanti per km. quadrato degli Stati Uniti), senza tener conto del fatto che la maggior parte del territorio italiano è formata da montagne. La natura segue le sue leggi di sopravvivenza e, a causa dell’eccessiva densità, fa diminuire la prolificità. Non può sapere che i politici lavorano contro le sue leggi, col risultato che più gente entra, più la natura cerca di far diminuire gli abitanti, ossia gli Italiani dato che è nell’interesse degli immigrati fare più figli che possono per diventare maggioranza. Il secondo motivo consiste proprio nel senso di condanna a morte che si respira nell’aria. Non c’è bisogno di spiegazioni antropologiche: la gente sente benissimo di essere assediata e che non le è permesso neanche il più piccolo gesto di difesa. A che pro fare figli se non servono a conservare ciò che è italiano? Infine, il terzo motivo: la difficoltà concreta di provvedere ai figli. Sono state sempre le donne, prima del femminismo e del loro inserimento nel lavoro, ad assistere i malati, i bambini, i vecchi: è il cambiamento totale della vita quotidiana della società che avrebbe dovuto comportare anche il cambiamento totale della sua organizzazione, cosa che invece non è stata fatta. Questo problema sarebbe risolvibile soltanto se tutte le forze, il denaro, gli interessi della nazione fossero concentrati, non sull’immigrazione, ma sui bisogni della sussistenza fisica degli Italiani, dei bambini, delle madri, delle famiglie. Ma non è così. Quel poco che ha fatto il governo Berlusconi, è soltanto un segno di buona volontà, non ciò che sarebbe necessario: una nuova organizzazione impegnata psicologicamente ed economicamente a far nascere molti italiani. E soprattutto, al di là delle cose concrete: cominciare a far sentire agli Italiani che qualcuno li ama e vuole che essi vivano.

    Ida Magli

    Roma, 14 Maggio 2009
    Ultima modifica di ugolupo; 30-09-09 alle 16:14

  10. #10
    Viva l'Italia
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Roma
    Messaggi
    113,809
     Likes dati
    1,940
     Like avuti
    9,463
    Mentioned
    1170 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Rif: Integrazione obbligatoria?

    Potremmo anche capovolgere il discorso. E quindi se io vado in Iran o in Afganistan sono costretta ad adeguarmi. Così non posso guidare la macchina e devo per forza andare in giro infagottata.
    Non ci sta molto bene, no? A meno che io non sia una estimatrice di quella cultura eviterò di finire in un luogo dove non ho nemmeno una identità.

    Detto ciò volere a tutti i costi che gli stranieri si integrino ha esattamente le stesse caratteristiche. E senza voler estremizzare con l'accettazione di loro caratteristiche che la nostra cultura per fortuna rifiuta, questo non signifa che debbano per forza integrarsi.
    Il sonno della ragione genera mostri.


    Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.

 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Ma l'ora di religione obbligatoria la fa lui???
    Di Spetaktor nel forum Destra Radicale
    Risposte: 73
    Ultimo Messaggio: 21-10-09, 18:53
  2. Obbligatoria, ma non troppo
    Di Razionalista nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 31-03-08, 13:00
  3. Leva obbligatoria
    Di heimdall nel forum Destra Radicale
    Risposte: 110
    Ultimo Messaggio: 11-07-07, 23:40
  4. Istruzione obbligatoria
    Di Silvioleo nel forum Il Seggio Elettorale
    Risposte: 248
    Ultimo Messaggio: 08-09-05, 19:10
  5. In Germania prostituzione obbligatoria...
    Di Skarm nel forum Comunismo e Comunità
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 15-03-05, 18:44

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito