"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
I Veneti indoeuropei dell’alto adriatico introdussero la lingua indoeuropea, che con l’assorbimento di residui linguistici preesistenti, diventerà quello che i linguisti chiamano “Venetico”. Si tratta quindi di un dialetto indoeuropeo. Da non confondere col veneto attuale, il quale è al massimo una derivazione del venetico originario.
Quello che l’archeologia ha scoperto di questa lingua è dovuto a oggetti, per lo più cultuali, in bronzo o ceramica, come lamine o cocci di vaso. Venivano iscritte frasi in cui era l’oggetto stesso a parlare con formule del tipo:“Io sono stato donato dalla persona X alla divinità Y”. Molti di questi oggetti sono stati trovati in centri di culto paleoveneto, per es. nei dintorni di Lagole in provincia di Belluno e ad Este in provincia di Padova.
Gli antichi Veneti scrivevano con andamento alterno:la prima riga da destra a sinistra; le successive righe iniziavano da dove aveva finito la precedente ( quindi la seconda andava da sinistra a destra, la successiva ancora da destra a sinistra, e così via ).
Polibio ci informa che i Veneti parlavano il venetico ancora nel 2° secolo a.C., inoltre iscrizioni in venetico si ritrovano anche dopo, il ché significa che il latino non lo ha sostituito se non nell’uso giuridico-amministrativo.
Il venetico antico subì più influssi all’epoca degli stanziamenti di Goti e Longobardi, con termini che entrarono a far parte profondamente dei dialetti locali, che non ad opera del latino.
Esempi nei dialetti veneti attuali ce ne sono finchè si vuole: da “stua” ( germanico “Stuhl” ) per “sedia”, a “scere” della pedemontana trevigiana = forbici ( germanico “Schere“ ), fino a “trincar” per “bere” ( tedesco antico e moderno: “trinken” ). Questo per limitarsi ad alcuni pochi esempi, ma ce ne sarebbero a non finire !
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
up
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf